Riceviamo e pubblichiamo
Zona Pastorale di Felina
09.10.2022 -Domenica XXVIII del Tempo Ordinario (Anno C)
Prima Lettura: 2Re 5,14-17:
L’episodio ci narra una conversione e un «battesimo».
Salmo Responsoriale: Sal 97,1; 2-3ab; 3cd-4:
Il salmista ci invita a riconoscere a salvezza che il Signore dona a tutti coloro che in lui confidano.
Seconda Lettura: 2Tm 2,8-13:
L’apostolo invita i battezzati alla perseveranza.
Vangelo Lc 17,11-19:
Il lebbroso che ringrazia è segno della salvezza universale
portata da Cristo.
Calendario settimanale
Sabato 8 ottobre
Inizio del catechismo: ore 15,00 grande gioco; ore 16,30 Santa Messa.
Domenica 9 ottobre Domenica XXVIII
Nelle iniziative dell’ottobre missionario nel “Bosco di MAROLA”
- ore 9,30 Ritrovo all’inizio del bosco nei pressi del seminario di Marola
- ore 10,00 camminata nel bosco con don Gabriele Carlotti (missionario reggiano in amazzonia) che ricorderà i missionari: Antonina Neri, don Romano Zanni, don Pietro Ganapini, Luciano Lanzoni
- ore 11,00 Santa Messa all’aperto.
- Conclusione con pic nic (portato da casa).
Mercoledì 12 ottobre
ore 20,30 al Centro interparrocchiale di Castelnovo
Incontri della scuola di Teologia
Giovedì 13 ottobre
ore 20,30 Marcia penitenziale al Santuario di Bismantova
Recita del Santo Rosario e Santa Messa
Sabato 15 ottobre Santa Teresa di Gesù Bambino
ore 16.30 nella Basilica della Ghiara, Santa Messa presieduta dal Vescovo Giacomo nella festa annuale delle Case della Carità.
Domenica 16 ottobre Domenica XXIX
In questo mese di ottobre dal venerdì al sabato all’oratorio del Fariolo alle 20,15 recita del Santo Rosario
Domenica 23 ottobre sarà la nostra Zona pastorale a preparare il pranzo per la Casa della Carità.
Per informazioni Deanna.
La Caritas abbisogna di: olio di oliva e di semi.
Un racconto per l’anima
La preghiera ci rende uomini.
- Henri Ghéon un ufficiale francese, nella guerra di conquista in Africa, era caduto prigioniero nelle mani di un beduino, il quale lo tenne in schiavitù per più mesi. Lo trattava con la frusta e le legnate. Ciò che più feriva l’orgoglio del francese era però il nome con cui il padrone lo chiamava sempre: «cane», «cane infedele», «cane d’un cristiano».
Ad un certo punto l’ufficiale reagì gridando: «E va bene, sono tuo prigioniero, tuo schiavo. Ma sono sempre un uomo. Perché mi urli sempre che sono un cane?». Rispose il beduino: «Tu un uomo? Ma tu sei un povero cane soltanto! In sette mesi che sei con me, non ti ho visto pregare neppure una volta. Non sei un cane, dunque?».
Lettera enciclica Fratelli tutti
del Santo Padre Francesco
sulla fraternità e l'amicizia sociale
Capitolo primo: le ombre di un mondo chiuso
16. In questo scontro di interessi che ci pone tutti contro tutti, dove vincere viene ad essere sinonimo di distruggere, com’è possibile alzare la testa per riconoscere il vicino o mettersi accanto a chi è caduto lungo la strada? Un progetto con grandi obiettivi per lo sviluppo di tutta l’umanità oggi suona come un delirio. Aumentano le distanze tra noi, e il cammino duro e lento verso un mondo unito e più giusto subisce un nuovo e drastico arretramento.
17. Prendersi cura del mondo che ci circonda e ci sostiene significa prendersi cura di noi stessi. Ma abbiamo bisogno di costituirci in un “noi” che abita la Casa comune. Tale cura non interessa ai poteri economici che hanno bisogno di entrate veloci. Spesso le voci che si levano a difesa dell’ambiente sono messe a tacere o ridicolizzate, ammantando di razionalità quelli che sono solo interessi particolari. In questa cultura che stiamo producendo, vuota, protesa all’immediato e priva di un progetto comune, «è prevedibile che, di fronte all’esaurimento di alcune risorse, si vada creando uno scenario favorevole per nuove guerre, mascherate con nobili rivendicazioni». Lo scarto mondiale.
Domenica XXIX del Tempo Ordinario (Anno C)
16 Ottobre 2022
Vangelo secondo Luca (Lc 18,1-8)
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».