Quasi 11 milioni di euro di finanziamenti a progetti candidati da diverse Unioni dei Comuni della Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano. Tra le 38 le Green communities che verranno finanziate in Italia con il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, ben quattro ricadono nei territori dell’Appennino tosco-emiliano. Tre (Lunigiana, Garfagnana, Appennino parmense) sono stati finanziati con la graduatoria ufficializzata ieri dal Ministero per gli Affari regionali e le Autonomie, uno era già stato approvato extrabando a maggio (Appennino reggiano).
“Uncem, Comuni, Unioni e Ministero hanno svolto un lavoro importante – osserva Giuseppe Vignali direttore del Parco nazionale dell’Appennino – il nostro ente è partner nei progetti di Lunigiana, Garfagnana e Appennino reggiano, in particolare sul tema del bosco e dei servizi ecosistemici, ma non solo”.
Il percorso delle Green communities italiane, che era stato inserito nella legge 221 del 2015 ed è ora finanziato dal Pnrr, ha avuto ben 179 candidature: 38, soltanto finanziate. “Ben quattro qui da noi” prosegue ancora Vignali -. Le Green communities sono comunità locali che dovranno elaborare piani di sviluppo sostenibile da un punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale. Dovremo ora investire bene e subito iniziando un percorso di crescita e collaborazione coi territori”.
Primo progetto classificato nella regione Toscana è quello proposto dall’Unione dei Comuni della Lunigiana, finanziato dal Pnrr 2.635.000 euro. “La proposta di Green Community di Lunigiana – afferma Gianluigi Giannetti, presidente Unione di Comuni Montana Lunigiana – è stata resa possibile grazie alla partnership con Università Modena e Reggio Emilia, Università di Firenze e Parco nazionale dell’Appennino e Riserva di biosfera. I principi chiave di questo progetto saranno la forestazione, la gestione della risorsa idrica, energie da fonti rinnovabili, turismo sostenibile, abbattimento produzione di rifiuti, integrazione dei servizi di mobilità”.
“La Lunigiana è prima in Toscana e questo è un risultato storico – commentano Marco Pinelli, sindaco di Podenzana, e Matteo Mastrini, sindaco di Tresana, delegati alle Green Community e Comunità energetiche da parte dell’Unione -. Questo è per noi per il quale tutti dobbiamo sentirci orgogliosi e protagonisti. Da questo spirito sinergico e dalla passione e competenza profusa in questo lavoro si deve partire per costruire il futuro della Lunigiana ed essere pronti a cogliere le opportunità che si presenteranno, per garantire uno sviluppo sostenibile e virtuoso del nostro territorio”.
3.432.000 euro assegnati al progetto Garfagnanagreenland promosso dall’Unione dei Comuni della Garfagnana. “Intendiamo anche in questo caso valorizzare le risorse ambientali del territorio e dei suoi 14 comuni, ma anche la mobilità dolce (elettrica), con attenzione a rigenerazione e conservazione di castagneti di pregio – afferma Raffaella Mariani, sindaco di San Romano in Garfagnana e vicepresidente del Parco nazionale dell’Appennino -. Un punto fondamentale è stata proprio la partnership col Parco nazionale per la filiera del bosco, dalla certificazione ai piani di gestione per la tutela e l’utilizzo attento delle foreste, anche nelle forme più innovative come la compravendita dei crediti di sostenibilità. Altro pilastro è la collaborazione col sistema scolastico, dell’ex Vivaio forestale oggi a disposizione della neo Scuola Agraria della Garfagnana, dove si sperimenta la banca del germoplasma e si svilupperanno progetti a tutela della biodiversità. Ma anche la collaborazione con scuole per corsi post diploma sulle stesse tematiche”.
A Reggio Emilia già a maggio era stato premiato il progetto per la nascita della Green Community per lo sviluppo sostenibile, il cui soggetto attuatore sarà l’Unione dell’Appennino reggiano, prevede tre linee di lavoro: gestione integrata e certificata del patrimonio forestale (con la piattaforma per la compravendita dei crediti di sostenibilità), gestione energetica e sviluppo delle fonti rinnovabili, gestione sostenibile delle colture e zootecnia (allargamento dei beneficiari di Life agriCOlture). Proprio questo progetto è uno dei tre scelti a livello nazionale dal Ministero, insieme a quelli “Terre del Monviso” e “Parco Regionale Sirente Velino” delle Regioni Piemonte e Abruzzo, ognuno dei quali ricevere un analogo finanziamento di 2 milioni di euro.
2.774.000 euro, infine, in Emilia Romagna per il progetto dell’Unione di Comuni Vali Taro e Ceno.