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Pellegrinaggio parrocchiale alla Madonna del Carmelo

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Riceviamo e pubblichiamo

 


Zona Pastorale di Felina
18.09.2022 -
Domenica XXV del Tempo Ordinario (Anno C)


 

Introduzione alle Letture

Prima Lettura Am 8,4-7:
Il profeta riferisce le parole udite da Dio nei riguardi dei
profittatori, dei commercianti fraudolenti, degli usurai.

Salmo Responsoriale Sal 112,1-2; 4-5; 7-8:
Il salmista ci racconta l’opera di
Dio in coloro che lo servono con cuore puro.

Seconda Lettura 1Tm 2,1-8:
L’apostolo ci invita ad evitare i conflitti e le prese di posizione.

Vangelo Lc 16,1-13:
Cristo porta a compimento le parole del profeta e ci invita a sua volta a scegliere chi servire, sapendo che non si possono servire due padroni.


 

Calendario settimanale

Domenica 18 settembre Domenica XXV
Ore 16,00 Battesimo di Croci Vittoria,
di Daniele e Giaroni Alessia.

Lunedì 19 Settembre
Pellegrinaggio parrocchiale alla Madonna del Carmelo di san Felice sul Benaco (zona Garda) con visita anche al Vittoriale
Per informazioni Zelinda tel 328 934 9604

Martedì 20 Settembre San Andrea Kim e comp martiri
Ore 20,30 Incontro dei catechisti.

Mercoledì 21 Settembre San Matteo Apostolo

Venerdì 23 Settembre San Pio da Pietrelcina

Sabato 24 Settembre
Convocazione ecclesiale in apertura del nuovo anno pastorale
Mons Giacomo Morandi presenta gli orientamenti pastorali
Cattedrale Santa Maria Assunta di REGGIO EMILIA
Ore 16,00 Accoglienza 16,30 Presentazione 17,15 Santa Messa

Domenica 25 Settembre Domenica XXVI

 

La Caritas abbisogna di: olio di oliva e di semi.


 

Un racconto per l’anima

Esempi biblici di preghiera
Quando Mosè pregava sul monte l’esercito degli Israeliti vinceva nella battaglia contro i nemici; quando Mosè smetteva per stanchezza, anche l’esercito cessava di vincere.
Mardocheo, zio della regina Ester, ottenne la salvezza del suo popolo,
ricordando al Signore che tutto dipende dai suoi decreti e che nessuno
può resistere alla sua volontà, se egli ha decretato di salvare Israele.
Azaria e i suoi compagni uscirono illesi dalla fornace ardente, per aver
confidato nella potenza infinita di Dio.


 

Lettera enciclica Fratelli tutti
del Santo Padre Francesco
sulla fraternità e l'amicizia sociale

Capitolo primo: le ombre di un mondo chiuso

9. Senza la pretesa di compiere un’analisi esaustiva né di prendere in considerazione tutti gli aspetti della realtà che viviamo, propongo soltanto di porre attenzione ad alcune tendenze del mondo attuale che ostacolano lo sviluppo della fraternità universale. Sogni che vanno in frantumi
10. Per decenni è sembrato che il mondo avesse imparato da tante guerre e fallimenti e si dirigesse lentamente verso varie forme di integrazione. Per esempio, si è sviluppato il sogno di un’Europa unita, capace di riconoscere radici comuni e di gioire per la diversità che la abita. Ricordiamo «la ferma convinzione dei Padri fondatori dell’Unione europea, i quali desideravano un futuro basato sulla capacità di lavorare insieme per superare le divisioni e per favorire la pace e la comunione fra tutti i popoli del continente». Ugualmente ha preso forza l’aspirazione ad un’integrazione latinoamericana e si è incominciato a fare alcuni passi. In altri Paesi e regioni vi sono stati tentativi di pacificazione e avvicinamenti che hanno portato frutti e altri che apparivano promettenti.
11. Ma la storia sta dando segni di un ritorno all’indietro. Si accendono conflitti anacronistici che si ritenevano superati, risorgono nazionalismi chiusi, esasperati, risentiti e aggressivi. In vari Paesi un’idea dell’unità del popolo e della nazione, impregnata di diverse ideologie, crea nuove forme di egoismo e di perdita del senso sociale mascherate da una presunta difesa degli interessi nazionali. E questo ci ricorda che «ogni generazione deve far proprie le lotte e le conquiste delle generazioni precedenti e condurle a mete ancora più alte. È il cammino. Il bene, come anche l’amore, la giustizia e la solidarietà, non si raggiungono una volta per sempre; vanno conquistati ogni giorno. Non è possibile accontentarsi di quello che si è già ottenuto nel passato e fermarsi, e goderlo come se tale situazione ci facesse ignorare che molti nostri fratelli soffrono ancora situazioni di ingiustizia che ci interpellano tutti».


 

Per pregare con il Vangelo della prossima Domenica

 

Domenica XXVI del Tempo Ordinario (Anno C)
25 Settembre 2022
Vangelo secondo Luca (Lc 16,19-31)

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di là possono giungere fino a noi”. E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosé e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».

 

 

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