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230 insegnanti della Riserva di Biosfera a scuola nel Parco

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Dalle sei province della Mab Unesco a Castelnovo ne' Monti 230 insegnanti si sono dati appuntamento al teatro Bismantova.

“Perché, sin dal 2008, c’è un modo in più per fare scuola a contatto con la natura – spiega Natascia Zambonini, coordinatrice del progetto ‘La Scuola nel Parco’ –. Questa iniziativa è inserita nell’Action plan della Riserva di Biosfera dell’Appennino e dal 2019 è cofinanziata nell’ambito dalla Strategia nazionale aree interne. Da quando siamo partiti, sono oltre duemila gli insegnanti che hanno aderito al programma la Scuola nel Parco che ha coinvolto numerosissimi studenti. Questo progetto ha la convinzione che il contatto con la natura e lo studio del territorio siano esperienze capaci di connettere le persone coi sistemi ambientali, sviluppando così didattiche innovative, conoscenze, empatia, benessere e consapevolezza. Il suo valore aggiunto è nell’approfondire e condividere la progettazione, a partire dal seminario iniziale e dei gruppi di lavoro, che sarà poi sviluppata durante l’anno nelle scuole, dando così il senso dell’essere una scuola in una Riserva di Biosfera dell’Appennino. In sostanza si mira a qualificare l’offerta formativa scolastica del territorio costruendo percorsi di cittadinanza attiva del Parco e della riserva Unesco”.

Nel seminario di studi svoltosi a Castelnovo ne’ Monti gli insegnanti, accolti dal presidente dell’Unione Montana Vincenzo Volpi, hanno avuto modo di ascoltare Emanuele Ferrari, insegnate di lettere assessore di Castelnovo ne’ Monti con delega a scuola e servizi educati, formazione professionale, politiche giovanili e cultura e referente proprio dell’area istruzione Snai.

Raffale Milani, docente dell’Università di Bologna ha relazionato sulla morfologia delle bellezze naturali, mentre Fausto Giovanelli, coordinatore della riserva Mab Unesco Appennino, ha parlato di Parco, scuola e territorio: “la formazione del capitale umano, con sapere e competenze tecniche e professionali, ma anche affezione appartenenza e conoscenza del territorio è oggi la più importante strategia delle risorse dell’Appennino, quella che davvero ne può garantire la vitalità e la vita”.

Infine, Giovanna Daniele, del settore patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, relazionato sui valori del territorio regionale tra natura e patrimonio culturale.
Nel pomeriggio i 230 docenti, suddivisi per gruppi, hanno partecipato a laboratori didattici (a Castelnovo ne’ Monti alla Pietra di Bismantova, nel centro storico, nei laboratori dell’Istituto Mandela, quindi a Casina a Bergogno) dedicati alla didattica della storia, in natura, dell’educazione all’immagine, del suono e della musica, della poesia tascabile, degli impollinatori e degli ecosistemi fluviali. Ne sono scaturite proposte didattiche e metodologie di lavoro per l’anno scolastico imminente.