Siamo figli dei monti e dei venti,
dell’aspra terra e dei torrenti,
del rombo del tuono e della luce del lampo,
dei camini accesi e dell’erba del campo.
Siamo figli, siamo padri, siamo eroi,
prestati alle città col senno di poi,
per ritrovarsi puntuali a Ligonchio
il 16 d’agosto al rintocco di San Rocco.
Siamo figli di un temporale,
di boschi verdi o ingialliti,
di tetti scoscesi innevati,
figli dell’aristocratica Centrale.
Siamo figli di gente perbene,
cresciuti con gli zigomi taglienti,
come il profilo de monti e la forza
nell’affrontare la vita senza catene.
Siamo figli di paese,
delle scarpate di sassi e sterpi,
delle mamme col grembiule
pasticciato di cose buone.
Siamo figli del pane e sugo delle nonne,
degli orti di patate, della polenta di castagne,
delle curve e dei tornanti, delle frane e delle maestà,
figli dei cespugli di mirtilli e dell’amore dei nostri avi.
Siamo figli di un territorio acqua e sapone,
com’è la nostra anima, figli dei ricordi,
quando finirà l’estate e i passi saranno
obbligati ad andarsene, mentre il cuore vorrà restare.
Alberto Bottazzi
Grazie per il dono di questa bellissima poesia che racconta le nostre radici !