Domani mattina alle ore 11 presso il Bar VR di via Roma 53 sarà presentato a Castelnovo ne' Monti il circolo di Fratelli d'Italia nel capoluogo montano. Alla presentazione saranno presenti i candidati di Fratelli d'Italia alle prossime elezioni politiche del 25 settembre.
Il circolo di Castelnovo ne' Monti sarà presieduto da Sauro Fontanesi - già comandate della Polizia municipare di Castelnovo ne' Monti, oltre che di Parma - , che ringrazia il coordinatore provinciale Alessandro Aragona per il contributo fornito e l'impegno verso un percorso nuovo che vedrà il partito di Fratelli d'Italia artefice di un cambiamento per la comunità di Castelnovo ne' Monti.
"Il mio impegno sarà a tutto campo scevro da pregiudizi, disponibile al confronto con chiunque, a favore della sicurezza sociale e pubblica - dice Sauro Fontanesi - Castelnovo non sarà un punto di arrivo ma di partenza con la certezza che, a breve, altri circoli territoriali nasceranno e potranno disponibilità e competenze a favore dei cittadini".
Dopo la presentazione del circolo, seguirà pranzo conviviale al ristorante Carnido.
E i martiri di Cervarolo, della Bettola, di Stazzema ecc si rivoltano nella tomba.
AG
Egr. Sig. Fontanesi, non ho nulla a che fare con Fratelli d’Italia, ma le faccio i miei più cari auguri, spero che Fratelli d’Italia sappia proporre persone che sappiano ridare un futuro a questi territori montani, persone che sappiano porre il bene comune davanti agli interessi di parte o di partito, esattamente l’opposto di quello che è stato fatto in questi decenni. Questo nostro paese Italia è stato portato allo sfascio totale; i nostri figli non saranno neppure in grado di pagare gli interessi dei debiti che questo paese ha contratto e sta ancora contraendo, ma i paesi montani sono quelli che ne pagheranno le maggiori conseguenze, grazie a certi Amministratori locali (Sindaci o Presidenti) che non hanno mai sostenuto le opere che avrebbero garantito un futuro su queste terre montane del nostro appennino Reggiano, mi riferisco alla fondovalle Val Secchia, Val d’Enza, Val Lonza, diga di Vetto e servizi vari, ma presumo che questi NO a tutto derivassero da disposizione di una certa politica che ha sempre Amministrato questa Regione, Provincia e Comuni.
Franzini Lino Presidente della Municipalità di Ramiseto
Al Sig. AG vorrei dire: e gli innocenti uccisi nel triangolo della morte reggiano?. Parlare di Fratelli d’Italia e collegarli a certi massacri commessi da bande assassine è pietoso.
Da parte mia non faccio differenza tra fascisti o comunisti delle foibe, tra partigiani rossi o neri. chiunque se non si nasconde dietro a delle ideologie partitiche, sa bene quali massacri sono stati fatti anche a guerra finita, non certo dai fascisti; ma di questi nessuno ne parla, questa è l’italia fascista o l’Italia comunista?
Davide
Al sig. Davide consiglio di farsi curare dalla sindrome del benaltrismo che vedo che lo ha colpito.
Vuole paragonare i 32 morti della Bettola, i 24 di Cervarolo, i 560 di Sant’Anna di Stazzema, i 1.830 di Marzabotto, tutti compiuti con l’ausilio delle brigate fasciste, a quanti morti nel suo “triangolo della morte reggiano”?
Oppure tirare in ballo le foibe, pagina tristissima, ma vendetta compiuta anche per motivi etnici, più che per motivi politici cos’è se non benealtrismo?
Inoltre mi riusulta che nessuno circolo venga fondato da nostalgici di Tito o di Stalin.
Mentre in FdI la stessa leader pochi anni fa definiva mussolini (in minuscolo) un buon politico.
Auguri a noi se verranno veramenti eletti gli amici di Orban, Vox, Putin ecc.
AG
Mi scusi, senza entrare nel merito delle vicende atroci a cui lei fa riferimento e, che sono incontestabili, pero’, a mio avviso credo che l’accostamento con la notizia riportata da Redacon sia totalmente fuori luogo, a meno che, ma dichiarandolo apertamente e non alludendo come quando parla di nostalgici, non ritiene tale il Sig. Fontanesi. Mi fa sorridere, se non piangere, la frase sul fatto che non vengono fondati circoli di nostalgici di Tito e Stalin, le ricordo che siamo in Italia, lei e’ sicuro che in ex Jugoslavia o in Russia non ce ne siano? Fdi e’ un partito legittimamente riconosciuto, con i suoi circoli in Italia come tutti gli altri partiti, senza entrar nel merito dei sondaggi. Chiudo riaffermando il mio parere personale che i suoi commenti alla notizia postata siano inappropriati e totalmente mancanti di rispetto nei confronti del Sig. Fontanesi. La saluto cordialmente.
Andrea.S
Sauro ti credevo un po’ piu’ ……. moderato 🙂
Gian
Qualcuno non riesce ancora a liberarsi del passato e di certi stereotipi. Il problema oggi non è fascismo/comunismo, anche perchè la democratica america ha sostenuto e voluto il regime di Pinochet in Cile insieme a molti altri in America latina e non solo, ha fatto guerre a più non posso, ha basi quasi ovunque, soffia sul fuoco dove sooltanto qualcuno osa rivendicare un po’ di libertà dal dominio del dollaro. Oggi i problemi sono le politiche neoliberiste che ci hanno impoverito e tante altre belle cose che il potere ha “riformato”: vi ricordate qundo hanno abolito i Comitati di Controllo? Chi l’ha fatto e perchè? …
Solstizio
Stando dunque al ragionamento di AG, la destra italiana non dovrebbe probabilmente esistere, o quantomeno non avanzare pretese di governo, avendo retaggi di cui vergognarsi, mentre la sinistra non avrebbe invece scheletri negli armadi, tanto che i regimi comunisti – in una con foibe e triangolo della morte ricordati da Davide – sarebbero soltanto una mera invenzione dei “reazionari” d turno.
Qualcuno potrebbe semmai pensare che, nel lanciare le sue stroncanti critiche, la sinistra faccia differenza tra destra e centrodestra, ma non pare essere affatto così perché gli odierni e quotidiani “strali” contro la Meloni sono stati preceduti dalla sistematica “demonizzazione” del Cav. fin dai suoi esordi sulla scena politica, secondo la logica che solo la sinistra ha titolo e requisiti di idoneità per governare il Belpaese.
Ancora prima era toccato al Segretario socialista, raffigurato talora con l’abbigliamento del Ventennio, il che sembra dirci che la sinistra non ha perduto l’abitudine di voler delegittimare l’avversario politico, in modo da “neutralizzarlo” e avere così già a priori “partita vinta” nelle urne, una “tattica” che talvolta può casomai funzionare ma che potrebbe anche riservare sorprese (nel senso di produrre l’effetto opposto).
P.B. 27.08.2022
P.B.
Egr. Comandante Fontanesi, vada avanti, non tenga conto di certi commenti; abbiamo bisogno di persone serie e oneste, persone vecchio stampo che operano per il bene del territorio montano, abbandonato e dissestato a causa di chi da anni lotta per trasformare questi territori in una riserva indiana, opponendosi ad ogni opera. Auguri per il futuro di questo nuovo circolo che lotterà sicuramente per ottenere ciò che serve e non per ubbidire ciecamente ai dictat di un certo potere politico
Daniele
Lino Franzini… Ma ti si è rotto il disco ?
Antonio ceccardi
Ricondurre le politiche attuali alle ideologie del passato è una forzatura inutile. Va bene guardare indietro ma se si guarda indietro bisogna considerare tutto, il bene e il male di ogni ideologia, solo così si può costruire un futuro migliore. Non vedo il male assoluto da nessuna parte e non mi piacciono coloro attenti solo ai peccati altrui, chi lo pensa è in errore. La storia è piena di nefandezze e distinguere chi ne ha fatte di più o di peggiori non è così semplice, ricordiamole tutte e facciamo in modo che non si debba riviverle. Ho visto nostalgici col braccio teso e nostalgici col pugno chiuso, tutti con l’attenzione rivolta all’avversario, al nemico, presi dai misfatti altrui senza la giusta disamina e considerazione di cosa abbia prodotto la propria ideologia. Le pagine della vergogna le hanno scritte tutti e ricordare solo quelle che fanno comodo è da ipocriti. Buon lavoro a tutti coloro che si impegnano per costruire augurandomi che la competizione avvenga sul farlo meglio e non sul danneggiare l’avversario.
Antonio D. Manini
P.B. lei per caso è di destra?
Curioso
Quando si sostengono verità assolute, indubbie, e conclamate, giova anche il disco rotto.
F G
F G
Pensavo di aver raggiunto il top quando il responsabile del PD montano ha parlato di rivoluzione. Invece c è chi si spinge oltre come il Sig. AG ( Agrigento nella Settimana Enigmistica?) gente che vede solo il passato, neanche il presente, figuriamoci se hanno idee per il futuro! AG ed altre sigle andate avanti cosi che fate tutto da soli (suicidio politico). Grazie di esistere, così si vedono le differenze con chi vede avanti.
Dott. Cavana
Cavana
Da che pulpito viene la predica…
Andrea
Pensavo di aver raggiunto il top quando il responsabile del PD montano ha parlato di rivoluzione. Invece c è chi si spinge oltre come il Sig. AG ( Agrigento nella Settimana Enigmistica?) gente che vede solo il passato, neanche il presente, figuriamoci se hanno idee per il futuro! AG ed altre sigle andate avanti cosi che fate tutto da soli (suicidio politico). Grazie di esistere, così si vedono le differenze con chi vede avanti.
Dott. Cavana
Cavana
E chi sarebbero quelli che vedono avanti? Lei?
Curioso
Sicuramente se avesse aperto un circolo PD con tanto di inaugurazione da parte del sindaco, non ci sarebbe stato neanche un commento. A Castelnovo siete arretrati come l’ultima gomma posteriore del camion
Andrea
Rivolgendomi a “Curioso”, io ho cercato semplicemente di dire che l’avversario politico va contrastato, anche duramente, ma sul piano dei programmi e delle proposte, senza cioè volerlo “demonizzare” e delegittimare, come negli anni mi sembra aver ripetutamente fatto la sinistra, e non so che altro aggiungere se secondo “Curioso” il pensarla così mi fa apparire automaticamente di destra.
P.B. 28.08.2022
P.B.
Vedo che P.B. continua a soffrire di amnesie (e faccio volutamente riferimento all’articolo da lui scritto intitolato “Le amnesie della politica”).
Difatti scrive “l’avversario politico va contrastato, anche duramente, ma sul piano dei programmi e delle proposte, senza cioè volerlo demonizzare e delegittimare, come negli anni mi sembra aver ripetutamente fatto la sinistra”, dimenticandosi di quando Berlusconi vedeva comunisti dappertutto (persino nell’Ulivo, roccaforte democristiana), e soprattutto di quando dava dei “coglioni” agli elettori di centrosinistra.
Fonte:https://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/Notizie/Politiche2006/articoli/04_Aprile/04/coglioni.shtml
Andrea
E’ bellissimo vedere i vari Cavana, PB, Davide pronti ad accusare chi ricorda il recente passato degli esponenti di destra, le loro recentissime frequentazione (Putin per Salvini e Berlusconi, Orban per Salvini e Meloni, Vox per Meloni, le dichiarazioni sul “grande politico” riferite a mussolini della Meloni) con argomenti che si rifanno alla demonizzazione dell’avversario.
Vederli stracciarsi le vesti parlando di confronto sui programmi.
Volete parlare di programmi?
Di flat tax che favorisce la parte più ricca del paese?
Di nucleare pulito al posto delle rinnovabili? Per una centrale nucleare a fissione occorrono minimo 20 anni, per una a fusione (il nucleare pulito di cui si riempe la bocca qualcuno) forse 40/50 (ricordo a tutti che non ne è stata costruita nessuna e la tecnologia è ancora di là da venire).
Di diritti? Quelli che le destre vogliono negare? L’aborto come nelle marche, le unioni civili, lo ius scolae.
Qualcuno parla tanto della montagna come di una riserva indiana, bene è proprio la chiusura culturale di questa destra che chiuderà i confini trasformando tutta l’Italia in una riserva indiana.
AG
Lei Sig, AG (Agrigento come scrive il Dr. Cavana?), anzitutto farebbe bene a non nascondersi dietro ad uno pseudonimo o ancora meglio con una sigla (ci metta la faccia se non teme il confronto) e poi ad essere piu’ civile e democratico senza demonizzare i “suoi avversari politici”, perche’ tutti hanno qualcosa da dire o da proporre e credo che l’ex comandante Sig. Fontanesi (che non conosco personalmente) faccia solo bene a portare nuove idee e proposte per il ns Appennino, e rivangare retaggi del passato o frasi dette in diversi contesti da politici “non di suo gradimento”, non aiutino nessuno e non siano in linea con un paese che ritiene essere libero e democratico come il suo partito dovrebbe rappresentare…
Enrico Ferretti 1960
Che bello vedere tante persone discutere del nulla, lo specchio della politica.
Continuate così che poi facciamo noi
Davide
E’ proprio così: si parla del nulla. Sarebbe cpome parlare della Chiesa parlando della Santa Inquisizione e delle streghe bruciate sul rogo. Oggi i nipoti di Stalin sono i più accesi anticomunisti ( almeno a certi livelli e sicuramente nelle politiche neoliberiste praticate) ma … del resto Stalin di comunisti ne auccse molti, così come la destra non ha più nulla a che vedere col fascismo. Parliamo dei problemi reali dell’oggi, non delle farfalle svolazzanti sulla ali di una storia passata. Ma forse è solo per nascondere le nefandezze fatte di recente che si ricorre al trapassato remoto.
Solstizio
Egregio sig. Ferretti, mi scusi l’intrusione ma se mi permette vorrei esprimermi su due punti, argomenti peraltro triti e ritriti.
Redacon ci dà la possibilità di firmare i commenti come meglio crediamo, e se qualcuno preferisce per i più disparati motivi non esporsi (non tutti, ad esempio, siamo politici o liberi professionisti), credo sia legittimato a farlo, nei limiti dell’educazione e del buon senso su cui già vigilano i moderatori. Altrimenti Redacon dovrebbe chiedere i documenti a tutti coloro che scrivono su questa piattaforma.
Inoltre, sarebbe a mio modesto parere ora che a destra facciate pace col contraddittorio, e che non urliate alla censura o alla demonizzazione ogni qualvolta qualcuno esprime un parere diverso dal vostro.
Non trovo in ciò che ha scritto AG nulla di censorio, maleducato o delegittimante. Trovo semplicemente dei pareri, con i quali mi trovo peraltro abbastanza d’accordo. Non è legittimo pensare, ad esempio, che in terra di lotta partigiana l’apertura di un circolo facente capo ad un partito post-fascista (almeno il “post” ce lo concedete?) faccia rivoltare nella tomba le vittime di quella ideologia? Non è forse questa una semplice opinione, dalla quale si può tranquillamente dissentire senza urlare allo scandalo?
Andrea
Signor Davide, il nulla, come lo chiama lei, è la nostra storia e il nostro futuro.
Con voi speriamo di non trovarci in una botte di carta igienica.
Curioso
A me sembra che Andrea punti a fare un tutt’uno fra cose piuttosto differenti tra loro, come il voler mescolare acqua ed olio, posto che, salvo miei vuoti di memoria, ho costantemente parlato di “demonizzazione” dell’avversario quale esponente politico trasformato in pericoloso “nemico”, ossia una personalizzazione ben “mirata” che a me pare essere qualcosa di molto diverso rispetto al contrastare l’ideologia comunista.
Contrasto forte e deciso ma in ogni caso senza delegittimazione, come del resto traspare bene anche nell’articolo che ci sottopone Andrea – dove peraltro il Cav. spiega le ragioni del suo linguaggio – ovvero senza evocare scenari apocalittici e rovinosi in caso di vittoria delle sinistre, mentre ciò sta invece avvenendo a parti invertite, cioè nella eventualità che il centrodestra dovesse venir premiato dalle urne.
Se poi la memoria non mi tradisce, nel Belpaese il pensiero socialdemocratico e liberalsocialista venivano considerati all’epoca “destrorsi”, e per così dire “eretici” , in quanto riformisti e dunque non allineati alla ortodossia di sinistra, di stampo essenzialmente massimalista, salvo che oggi la parola riformista fa non di rado capolino tra le fila della sinistra, come se per esserlo realmente bastasse il dichiararsi tali.
Anziché sdegnarsi perché nasce un Circolo di FdI – mentre ciò non è mai successo quando a farlo è stato un partito dell’altro versante politico – la sinistra dovrebbe forse fare i conti con le proprie contraddizioni, e i propri ritardi, come poc’anzi dicevo, e circa i diritti che le destre vogliono negare, a parere di AG, varrebbe forse la pena di aver presente che ci sono pure altri diritti e principi rispetto a quelli proclamati dalla sinistra.
P.B. 30.08.2022
P.B.
E via con la difesa dell’indifendibile. Se noi evochiamo il pericolo fascista demonizziamo l’avversario, se Berlusconi evoca il pericolo comunista ne sta legittimamente contrastando l’ideologia. Tutto chiaro.
Al resto delle sue considerazioni, rispondo solo con un articolo: Berlusconi se vince la sinistra sarà regime.
https://www.lastampa.it/politica/2005/12/01/news/berlusconi-se-vince-la-sinistra-e-regime-1.37136954
Andrea
Trovo veramente stucchevole l’ennesima polemica sul nome o sulle sigle. Come se chi si firma con un nome e un cognome avesse la presunzione di essere talmente unico da essere immediatamente riconoscibile da tutti i lettori.
Se volessi cavarmela con una battuta direi che mantengo l’anonimato per paura dell’olio di ricino che potrebbe arrivare nei prossimi anni.
Più seriamente invece dico che semplicemente non ho aspirazioni politiche, non devo farmi “notare” e “votare” da nessuno, quindi mi basta diffondere e difendere le mie idee.
Del resto mi sembra che sia quello che fa anche un’autorevole firma che spesso scrive su questa pagine, tal P.B. con cui spesso non sono d’accordo, ma di cui non posso non riconoscere l’eleganza dell’eloquio.
Poi mi si accusa di saper solo demonizzare l’avversario, sono l’unico in questi commenti che ha contestato alcuni punti programmatici del centro destra e l’incoerenza delle posizioni in politica estera. Nessuno ha risposto nel merito.
AG
Dei vari commenti mi interessa ben poco, perchè sono abituato ad andare avanti per la mia strada, senza zavorre tra piedi. . E’ tuttavia singolare che la maggior parte di chi si avventura a scrivere commenti non abbia il coraggio di mettere nome e cognome in modo da poter essere identificato. E’ ancor più singolare questo atteggiamento in presenza dell’attuale Governo progressista, liberista, ecologista ecc.ecc., come si avesse paura di poter essere mandati…..dove? in Siberia? E come potranno parlare identificandosi questi quando magari in un futuro non troppo lontano andrà a governare la destra? Avranno forse paura di essere prelevati a casa da bande con il famoso cappellino col pon-pon? Vi consiglio di proseguire così, nell’anonimato più stretto…non si sa mai!!!!..Comunque se non si ha il coraggio di mettere la firma ai propri commenti o idee, è meglio stare zitt!!
Dott.Cavana
AG il solito nostalgico. L’olio di ricino non va più, è roba passata. Adesso va di moda il Polonio o i suoi derivati. Fa più veloce, non dà alterazioni dell’alvo e non lascia tracce. Non so dove lo prendono, ma vedo che lo usano spesso quelli dell’Est!!!
Dott.Cavana
Ad ovest, invece, per uccidere i vari Medgar Evans usano le “pedine del loro gioco”.
Solstizio
mi sono letto tutti i commenti di questo articolo, commenti che non dicono nulla di nuovo sullo stato della politica italiana e che ad ogni tornata elettorale si rinvigoriscono degli stessi argomenti contrapposti; una cosa però mi ha fermato e mi ha fatto rileggere una parte di un commento e che, purtroppo, rappresenta pienamente un’ombra che c’è a Castelnovo e su cui tutti fanno finta di nulla, questo passaggio di commento recita: [i]…ci dà la possibilità di firmare i commenti come meglio crediamo, e se qualcuno preferisce per i più disparati motivi non esporsi (non tutti, ad esempio, siamo politici o liberi professionisti)”[/i] come se esporsi per esprimere un proprio libero parere, senza difffamare, potesse diventare un problema o ritorcersi su chi lo espone. ebbene se questo timore è cosi diffuso, probabilmente qualcosa che non va c’è e di sicuro le elezioni non lo risolveranno, e nemmeno i circoli.
Corrado Parisoli
Sul modo con cui firmare i propri scritti e commenti confermo quanto già espresso in precedenti occasioni, e che mi fa trovare d’accordo con quanto qui dicono Andrea e AG, nel senso di ritenere che si mettono a confronto soprattutto le idee, e non tanto chi le esprime, mentre c’è chi ritiene invece di identificarsi, con nome e cognome, vuoi per farsi conoscere o riconoscere, vedi chi ricopre ruoli politici ed istituzionali, vuoi per una pluralità di ragioni, quali il voler spendere, altrettanto legittimamente, autorevolezza e credito che si ritengono guadagnati nel corso della vita, così da dar maggior voce e forza alle proprie tesi (ambedue le posizioni mi paiono più che rispettabili).
Dissento invece da entrambi circa il contenuto dei rispettivi commenti, perché ad urlare per così dire allo scandalo, usando un’espressione di Andrea, è stato il primo commento, se andiamo a rileggerlo, e sempre riguardo ad AG, visto che non condivide le idee del centro destra in materia energetica – più articolate di quanto AG fa intendere – dovrebbe allora dirci come farebbe fronte al problema. Ho notizia che più d’una famiglia ha ritenuto di munirsi di stufa, o aumentare la dotazione esistente, ma dovrà forse vedersela con la corrente di pensiero che vorrebbe rarefare il taglio dei boschi visti come “serbatoi di carbonio” (idea che non viene dal centro destra)
Col tema dei diritti sollevato da AG si entra poi in un terreno oltremodo delicato e complesso, dove ciascuno ragiona col proprio sentire, che può divergere da quello di altri causa un differente “retroterra” o sulla base delle proprie esperienze, e se c’è chi guarda con interesse ai diritti “declamati” dalla sinistra, v’è pure chi vorrebbe condizioni di maggiore sicurezza, oppure non vedersi occupata la casa nella eventualità di sua assenza, o che vorrebbe veder conservati i nostri simboli religiosi nei luoghi pubblici, e salvaguardata la nostra identità, o non è entusiasta della cosiddetta “teoria gender”….., tutti argomenti abbastanza “trascurati” dalla sinistra (perlomeno a mio vedere).
P.B. 30.08.2022
P.B.
Riguardo al non esporsi nell’esprimere il proprio libero parere, uno degli ultimi commenti ci dice “se questo timore è cosi diffuso, probabilmente qualcosa che non va c’è e di sicuro le elezioni non lo risolveranno, e nemmeno i circoli”, viene cioè riconosciuto il problema – affatto insignificante – ma sono le “arrendevoli” conclusioni a non convincermi, o quantomeno a non persuadermi fino in fondo.
Nel passato capitava abbastanza spesso di sentir discutere, in giro, di politica e argomenti correlati, mentre da un po’ d’anni a questa parte questo succede poco o niente, e molteplici possono esserne le ragioni, e tra queste la disaffezione verso la politica, verosimilmente confermata dall’astensionismo, ma potrebbe anche essere che non ci si senta “garantiti” come una volta poteva essere.
Una garanzia derivante allora da una pluralità di partiti radicati sul territorio – e funzionanti da reciproco contrappeso rispetto a potenziali egemonie – spesso dotati di sezioni e sedi locali, ossia strumenti in grado di intercettare e respingere eventuali “ritorsioni”, poi tale “strutturazione” è venuta largamente meno, con vuoti e “squilibri” che anche un circolo può in quale misura “mitigare”.
P.B. 31.08.2022
Gentile P.B. le rispondo pur consapevole che le nostre posizioni sono e rimarranno diametralmente opposte.
Per quanto riguarda la questione energetica e climatica, che sono strettamente collegate, sono assolutamente convinto che chi in questi anni si è fermamente opposto in Italia e in Europa a qualunque politica di mitigazione delle emissioni (Lega e Fratelli d’Italia) non possa adesso vantare soluzioni miracolose.
Soluzioni che io intravedo possibili? Aumento delle rinnovabili, da subito, eliminazione dei limiti burocratici ai nuovi impianti solari sulle abitazioni ad uso civile (per limitare il consumo di suolo), limitazione dell’illuminazione notturna, incentivazione dello smart working per limintare l’uso dell’auto e le conseguenti emissioni di inquinanti e di co2 (oltre al risparmio per il lavoratore). Solo per citare qualche aspetto, non certamente sufficente a coprire tutto il fabbisogno, ma necessario a fare da ponte per lo sviluppo fra qualche decennio di energia nucleare a fusione. Fra qualche decennio appunto.
Questo era un lavoro da iniziare da anni fa, ma nessuno governo ha veramente spinto in questa direzione, neanche il PD anche se qualcuno mi ascrive tra i suoi sostenitori.
Ma è sui diritti che siamo veramente all’opposto, lei crede che riconoscere i diritti di qualcuo sia privare qualcun’altro dei propri.
Riconoscere i matrimoni gay non toglie niente alle famiglie eterosessuali.
Riconoscere la possibilità di scegliere il proprio fine vita non toglie niente a nessuno.
Riconoscere la cittadinanza a tanti giovani nati, che hanno studiato, che hanno amici e si sentono italiani non toglie niente a nessuno.
E qui però lei gioca sporco parlando di criminlaità e di occupazioni illegali, facendo un parallelo fra extra-comunitario e criminale. In Italia, terra di mafia, camorra, e illegalità diffusa.
Ho risposto a lei con cui posso avere avere un confronto civile. A quell’utente che si firma “Cavana” ma che potrebbe essere chiunque e che fa della sterile e inutile polemica sul presunto riconoscimento dico:
Ma lei ha la presunzione che tutti conoscano e riconoscano un tal dott. Cavana?
All’utente che si firma “Enrico Ferretti 1960” suggerisco di aprire una pagina di facebook e fare una ricerca per il nome Enrico Ferretti. Ne escono una sbrodolata. Come pensa di averci messo la faccia in mezzo a tanti Enrico Ferretti?
Ma veramente caro Sig.re “non firmato” si accontenta di verificare su fb chi sono Io? Il cognome Ferretti e’ molto comune in Provincia di Reggio ma non solo e se vuole le posso fornire privatamente sia la mia e-mail personale, sia il numero di cellulare, cosi se lo vorra’ mi potra’ contattare per confrontarci su politica ma soprattutto sui contenuti, che come ha scritto qualcuno prima, qui mancano, forse perche’ ci siamo fermati un po’ tutti a sterili polemiche ed “all’uno contro l’altro” a prescindere dal pensiero e dai concetti espressi. Quello che non capisco e’ la mancanza di una strategia che prevenga e tuteli i cittadicom, come nel caso dell’energia. Un esempio su tutti sono gli utili stratosferici (7 miliardi in 6 mesi) dell’ENI (partecipata statale), che ha contrattato il prezzo del gas molto prima della crisi ed ha speculato, applicando le tariffe di vendita attuali; allora dico: il ns stato dov’era e chi doveva controllare dormiva? Aggiungo solo un piccolo pensiero sulla criminalita’ a cui faceva riferimento: e’ assolutamente vero che in Italia abbiamo la camorra, la mafia (e non solo italiana), ecc, ed e’ proprio per questo che si vorrebbe evitare di “importarne altra”. Buona serata
La fima al mio precedente commento non è stata apposta direi per errore. Sono sempre AG. Vede caro Ferretti che anche lei però mi propone uno scambio “privato” di email.
Quindi non gridi allo scandalo se lo faccio anche io utilizzando uno pseudonimo.
Gentile AG, sulla sicurezza mi vedo “appioppare” parallelismi che non ho fatto, posto che intendevo molto più semplicemente il senso di insicurezza e preoccupazione che ha ormai conquistato molti di noi di fronte ai ripetuti episodi di teppismo, vandalismo, delinquenza, di cui raccontano le cronache, quando non ne siamo testimoni diretti (indipendentemente da chi ne sia l’autore, e dalla sua etnia).
Impensierisce altresì la minimizzazione che certuni fanno di tali riprovevoli episodi, una “indulgenza” che ha forse qualche radice nel concetto degli “espropri proletari”, risalenti agli anni Settanta, e che, presumibilmente, non nutre granché simpatia per la “proprietà privata”, così che tende piuttosto a tradursi in buonismo o permissivismo, o comunque in una linea di pensiero sostanzialmente “giustificazionista”.
Quanto al mio credere “che riconoscere i diritti di qualcuno sia privare qualcun’altro dei propri”, se in qualche caso può essere casomai possibile la convivenza, per altri mi sembra molto più difficile, giacché li vedrei invece alternativi, come il voler mantenere i nostri simboli religiosi nei luoghi pubblici, o chiedere invece l’opposto in nome del multiculturalismo (visto quale superamento delle identità).
Posso naturalmente sbagliarmi, ma io penso che in mezzo ai tanti dubbi che ciascuno di noi può o deve nutrire, qualche certezza dovremmo pur darcela per non trovarci perennemente “disorientati”, e tra queste includerei i cosiddetti “principi non negoziabili” – ancorché non sempre li ho visti trattare come tali – e sono probabilmente questi a rendere diametralmente e irriducibilmente opposte le nostre posizioni.
P.B. 31.08.2022
Riguardo al “fornire privatamente sia la mia e-mail personale, sia il numero di cellulare, cosi se lo vorrà mi potrà contattare per confrontarci su politica”, come propone Enrico Ferretti 1960 ad AG, propenderei per la tesi del secondo, nel senso di ritenere da parte mia preferibile che la politica – vista l’importanza di cui io l’accredito – non venga “rinchiusa” in un discorso a due, per quanto interessante possa essere, ma veda piuttosto un confronto quanto più largo e partecipato, come Redacon rende possibile (e fino a quando ce ne darà la possibilità).
Concordo invece con Ferretti circa il fatto che un flusso migratorio in entrata superiore a quello sopportabile per un determinato Paese, provoca innanzitutto problemi al Paese stesso, per un insieme di ragioni abbastanza note – ma nel contempo pure a chi vi arriva, aggiungo io, causa l’impossibilità di venir accolto ed “assorbito” nel giusto modo – senza tirare in ballo un presunto “sentimento razzista” che spesso viene strumentalmente attribuito a chi non esprime idee di sinistra, o non si trova ad essere sull’onda del “politicamente corretto”.
P.B. 03.09.2022