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Primo del Faieto: poeta e cantastorie

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Dovremmo stare qui a lungo per ricordare tutto quello che Primo Rinaldi ha fatto nella sua vita, per la nostra comunità di Cortogno.

Impegnato nella scuola, cassiere della latteria, suonatore per decenni del nostro armonio, volontario pluripremiato dell’Avis di Casina, impegnato in politica, impegnato nello sviluppo del territorio agricolo con la Coldiretti fin dagli anni settanta con il compianto direttore Nazzari, per decenni anima del coro “i Superstiti della Montagna” del maestro Giaroli. Il coro è stato attivo dall’anno 1974 al 2001.

Ha presenziato a 204 messe cantate, di cui 33 messe per esequie, ha effettuato 108 concerti. Il coro, al suo apice, aveva 35 coristi, dei quali purtroppo ne sono rimasti solo 6. Primo era il nostro poeta, il nostro cantastorie. Ogni occasione era buona per raccontare alcune poesie, per raccontare storie e aneddoti delle famiglie cortognesi.

Fra i vari suoi scritti memorabile quello che ha dedicato alla Tite all’atto della chiusura del bar, dove ricordava la storia della nostra famiglia Domenichini “ad Caseta”.

Era un uomo di profonda saggezza e cristianità. Era attento ai temi sociali, al rispetto del prossimo e del straniero. Amava recitare una poesia scritta da un anonimo sul muro di Berlino nel 1994. “Il tuo Cristo è ebreo e la tua democrazia è greca. La tua scrittura è latina e i tuoi numeri sono arabi. La tua auto è giapponese e il tuo caffè è brasiliano. Il tuo orologio è svizzero e il tuo walkman è coreano. La tua pizza è italiana e la tua camicia hawaiana. Le tue vacanze sono turche, tunisine o marocchine. Cittadino del mondo, non rimproverare al tuo vicino di essere
straniero".

Concludo con uno dei vari scritti di Primo: “Saluto tutti voi e benvenuti, io sono Primo del Faieto. (come amava presentarsi lui… non si presentava me Primo Rinaldi ma come Primo del Faieto, anche alle persone sconosciute). Sono nato qui, ho vissuto qui, e ho fatto anche la richiesta di morire qui (e nostro Signore lo ha accontentato). Ho fatto il coltivatore diretto per 60 anni, vivendo in mezzo agli animali, alle mucche, ai vitellini, alle pecore, agli agnellini, alle galline, ai conigli, ai cani, ai gatti, alle rondini… Qui siamo al Faieto Alto, uno tra i luoghi più belli del nostro comune di Casina..(e aggiungerei del nostro Appennino Reggiano).

Qui la lingua ufficiale è il dialetto. Mia nonna non sapeva nessuna parola di italiano, a quelli che gli facevano un favore non diceva grazie ma DIO AV LAR MIRTA” (cioè Dio ve ne renderà merito)…

Caro Primo, credo proprio di potermi permettere di dire, per quello che hai fatto, per quello che sei stato per la nostra comunità, che sicuramente DIO AT LAR MIRTA !!!!

 

di Matteo Domenichini "Cortogno 2022"