Il gruppo Misto presenta un'interrogazione per chiedere all'esecutivo di considerare progetti alternativi alla costruzione della diga che consentano anche il miglioramento della rete delle acque potabili.
In sola parola: abbandonare il progetto della diga di Vetto lungo il corso del fiume Enza, sostenendo che il progetto, “altamente impattante, dovrebbe essere sostituito con interventi quali il miglioramento della rete per le acque potabili, risparmio, utilizzo delle acque reflue in agricoltura, realizzazione di una rete di piccoli invasi, riduzione delle perdite per impermeabilizzazione della rete consortile irrigua, ravvenamento artificiale delle falde di conoide”.
Solo pochi giorni fa l’annuncio di un primo passo concreto per progettare un invaso territoriale strategico con il via livera dato in seno alla Conferenza Stato Regioni: 45 milioni di euro per la progettazione di infrastrutture irrigue in ambito nazionale. Di queste risorse, 9,5 milioni di euro saranno assegnati all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po per la progettazione di infrastrutture idriche rilevanti, da ripartire tra i vari interventi che l’Autorità stessa riterrà finanziabili.
Il Gruppo Misto chiede “come la Regione sostiene l’adattamento dei sistemi agricoli alle mutate condizioni climatiche, visto che la situazione in cui ci troviamo oggi era largamente prevedibile da almeno un quindicennio, e per quali ragioni si sia arrivati impreparati a una tale situazione d’emergenza”.
“L’impatto della costruzione della diga di Vetto su tutti gli ecosistemi legati al corso d’acqua -ha spiega il Gruppo Misto- sarebbe devastante. Inoltre, non è solo l’agricoltura ad avere necessità di investimenti per garantire le risorse idriche, è necessario, oltre che un obbligo di legge, assicurare il deflusso minimo vitale per l’Enza e per tutti i corsi d’acqua del nostro territorio regionale, affinché possano continuare a consentire la sopravvivenza degli habitat e delle specie animali e vegetali che vi sono insediate, oltre a garantire i servizi ecosistemici”.
Questa è l’Italia! C’è sempre qualcuno contrario e la politica per paura di perdere poltrone non prende mai posizione. Da almeno 40 anni sento parlare della diga di Vetto e son certo che nessuno la vedrà mai come del resto tutte le riforme che avrebbe bisogno questo paese.
Giovanni
Una precisazione che credo utile per non ingenerare polveroni.
Nel gruppo misto in regione c’è una sola persona: Giulia Gibertoni.
Le affermazioni sono quindi espressione di una persona e non di un gruppo.
Anna Maria Gualandri
Ben fatto. La diga di Vetto esiste solo nell’immaginario leghista.
Antonio Ceccardi
Siete persone con gli occhi foderati di prosciutto se non vedete l’importanza di un’opera simile
Andrea Romani
Condivido la mozione del gruppo misto.
Paolo Romei
Che sia un gruppo o una persona singola non ritengo che poi porterà l’acqua quando saremo senza. Ho sentito oggi una affermazione di un noto geologo (Tozzi) che mi ha impressionato: il 2022 (ANNO PIÙ CALDO DI SEMPRE) forse non è il peggiore ma il migliore degli anni che verranno.!!!! Meditate gente meditate prima di dire no a tutto.. è continuare a ragionare come 50 anni fa, il mondo è cambiato
Massimo Carpineti
Giusta la precisazione di Anna Maria, chi legge “Gruppo Misto” è portato a pensare che si parli di un Gruppo, A livello mondiale, chi ragiona, sa che l’acqua in futuro sarà mille volte più importante del petrolio e del gas, questo ha portato gli Stati che pensano alle necessità del proprio paese a prendere provvedimenti; ma nei paesi dove chi amministra per farlo ha bisogno del sostegno dei “NO” a tutto, non si faranno mai le opere che servono, ma presto porterà alla morte di tutto. La diga di Vetto come da progetto Marcello è poco più di un bicchiere d’acqua, 100 milioni di metri cubi, in Italia ci sono Dighe da 200/400/600 e 800 milioni di metri cubi, ma anche queste sono piccoli invasi, la Turchia sta realizzando 13 dighe la più piccola è di oltre un miliardo di metri cubi, la Pizzarotti sta realizzando tre Dighe in Australia da 30 miliardi di mc; la Salini Impregilo sta realizzando in Etiopia la Diga di Kariba da 84 miliardi di metri cubi, in Canada sono state realizzate dighe da 130 miliardi di metri cubi; ma chi sa dire di NO a tutto fa apparire la Diga di Vetto come la più grande diga del mondo, mentre mi ripeto, è un bicchiere d’acqua, essendo ad usi plurimi; anche come sbarramento è piccola cosa, è alta solo 83 metri, Ridracoli è 103 metri, la Gran Dixance in Svizzera è 285 metri. Ma chi guadagna dal businnes del pompaggio delle acque, chi vende energia prodotta da gas e gasolio si opporrà sempre alla Diga di Vetto e chi ha interessi che il Parmigiano Reggiano faccia la fine di Fiat, Lancia, Alitalia, ecc dirà che la diga di Vetto non serve. Ma la colpa non è loro, è di chi Amministra, che dovrebbe dire: si adegui il progetto e a Vetto si riparte con i lavori sospesi, lavori progettati, appaltati e iniziati
Franzini Lino
Parliamo della candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Emilia-Romagna: come hanno risolto il problema dei rifiuti di Roma, risolveranno anche il problema della carenza d’acqua in regione.
SC