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A Villa Minozzo emanata ordinanza anti aggressioni da cani

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Cresce la tensione sulla questione delle greggi ‘importate’ nel Parco Nazionale dell’Appennino.

E aumenta la paura tra i cittadini, dal momento che continuano le aggressioni dei maremmani alle persone. Da qui la decisione del sindaco di Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi, di emanare un’ordinanza a "tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei maremmani".

“I numerosi eventi segnalati avvengono in prossimità di zone ad alta densità turistica del comune di Villa Minozzo, dove i maremmani hanno aggredito vari turisti: questo rappresenta un grave pericolo con il rischio di cagionare gravi danni a persone e bambini che frequentano le zone turistiche ed escursionistiche, quindi si è reso necessario adottare disposizioni cautelari volte alla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani a causa del verificarsi di incidenti legati alla non corretta gestione degli animali da parte dei proprietari”.

Nell’ordinanza si legge, poi, che “ai fini della prevenzione di danni o lesioni a persone, animali o cose il proprietario e il detentore di un cane, anche se si tratta di cani da lavoro addetti alla guardiania dei greggi di pecore o altro bestiame, deve osservare scrupolosamente le seguenti norme: tenere una distanza minima di 150 mt dei cani e dei greggi, dai sentieri percorsi da bikers, escursionisti, turisti e/o comunque dalle zone ad alta frequenza turistica e di passaggio del territorio del comune di Villa- Minozzo”.

Nell’atto si specifica “che i cani da guardiania possono svolgere il loro lavoro durante il pascolo del bestiame, solo e comunque alla presenza di un custode/pastore, al quale il cane obbedisca in caso di richiamo. In caso di allontanamento del pastore i cani devono essere posti in sicurezza: collocati all’interno di un recinto chiuso, oppure affidati ad altro custode”.

Per i casi di recidiva trova applicazione la misura massima della sanzione. Le Forze dell’Ordine, ognuna per quanto di propria competenza, sono incaricate di far rispettare la presente ordinanza.

Solo l’altro giorno, brutta disavventura per un altro escursionista che è stato aggredito da 4 maremmani a pochi giorni da un episodio analogo. L’uomo è stato assalito da 4 dei 6 maremmani che stazionavano incustoditi e senza gregge presso il passo di Lama Lite, lungo la forestale di accesso al rifugio Battisti. La rete utilizzata a contenerli non è stata sufficiente, 2 cani l’hanno saltata mentre gli altri due hanno approfittato del varco inferiore per uscire. Il mal capitato, inseguito, ha provato a difendersi come ha potuto riuscendo a sferrare un pugno che ha portato uno dei cani ad accasciarsi in seguito al colpo. Episodio che ha permesso all’escursionista di guadagnare una via di fuga pur riportando morsi e graffi medicati successivamente al pronto soccorso.

3 COMMENTS

  1. Bravo sindaco finalmente un esponente politico coraggioso toglie la testa da sotto la sabbia, evidenziando un problema latente. Mi aspetto un commento da certe organizzazioni agricole che prima hanno elargito contributi per l’acquisto di cani poi si sono nascosti dietro un cartello attenzione cani di guardiania

    Cisco

    • Firma - Cisco
  2. Se l’ordinanza sindacale, come qui si legge, prevede “che i cani da guardiania possono svolgere il loro lavoro durante il pascolo del bestiame, solo e comunque alla presenza di un custode/pastore, al quale il cane obbedisca in caso di richiamo”, se ne potrebbe dedurre che non esiste una norma, nazionale o regionale, comportante tale obbligo, dal momento che si è dovuto ricorrere ad un provvedimento locale per introdurlo; aspetto di non poco conto, perlomeno a mio vedere, che finora non era tuttavia mai emerso con la necessaria chiarezza, salvo mie sviste e l’essere smentito..

    P.B.

    • Firma - P.B.