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Diga di Vetto, arrivano i soldi per lo studio di fattibilità

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Un primo passo concreto per progettare un invaso territoriale strategico: la Conferenza Stato Regioni ha dato il via libera all’intesa sul Decreto Ministeriale che per la prima volta garantisce 45 milioni di euro per la progettazione di infrastrutture irrigue in ambito nazionale.

Ora si attende la firma del Decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile.

Di queste risorse, 9,5 milioni di euro saranno assegnati all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po per la progettazione di infrastrutture idriche rilevanti, da ripartire tra i vari interventi che l’Autorità stessa riterrà finanziabili.

L’ assessore regionale all’Agricolture, Alessio Mammi afferma di ritenere molto importanti le risorse stanziate dal Governo perché si tratta di un primo passo concreto, dopo mesi di impegni ,per salvaguardare la risorsa idrica, ad uso plurimo.
“La realizzazione di invasi - dichiara - come la riduzione delle perdite e il riutilizzo delle acque reflue, sono strategie da attuare parallelamente ed in sinergia con le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici. Lo studio di fattibilità tecnico-economica, in questi casi, rappresenta l’avvio del percorso per dotarsi di progetti adeguati alla stagione che stiamo vivendo”.

“Come Regione dialogheremo con l’Autorità di Bacino – continua - per rappresentare le esigenze dell’Emilia-Romagna, così come fatto con il Ministero che in tal senso ha accolto le nostre istanze, proseguendo l’attività di analisi già avviata come nel caso dell’Enza".

E conclude: “Una convenzione con il Consorzio di Bonifica Centrale e la Bonifica Parmense, che saranno incaricati della progettazione. Un primo passo concreto dopo mesi di impegni per progettare un invaso territoriale strategico. Ora serve giungere in tempi rapidi alla firma del Decreto da parte del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, per rendere operative le risorse e procedere alle progettazioni”.

2 COMMENTS

  1. Egr.i Cittadini di Reggio Emilia e Parma, montanari e non montanari, agricoltori e non agricoltori, spero che tutti comprendiate l’esatto significato delle parole tecniche; questi milioni di Euro verranno assegnati per “Studi di fattibilità Tecnico/Economica”; se parliamo del torrente Enza è quello che fece sicuramente il Dott. Grisanti nel 1800 e quello che fece fare il Consorzio di Bonifica Bentivoglio Enza negli anni 1980; se parliamo di Dighe come quella di Vetto, si sappia che solo dopo questi “Studi di Fattibilità Tecnico/Economica” si potrà parlare di un “Progetto di Massima” da proporre agli organi Autorizzativi, che autorizzeranno, o meno, la Progettazione Esecutiva dell’opera; chi ha lunga vita, forse, avrà una speranza. Sempre parlando dell’Enza, credo che se ci fosse veramente l’intenzione di realizzare una diga a Vetto, in tempi accettabili (dai 6 agli 8 anni), questi milioni di Euro dovrebbero essere destinati all’adeguamento del Progetto Marcello alle normative del 2014, il Progetto Marcello è tutt’ora validissimo, non ha bisogno di Studi di Fattibilità, di Progetto di Massima, di Progetto Esecutivo, va solo adeguato e si parte con i lavori, sempre se ci fosse la volontà di farlo e non di prendersi una decina di anni circa per studi di fattibilità e nuovi progetti

    Franzini Lino Presidente della Municipalità di Ramiseto

    • Firma - Franzini Lino Presidente della Municipalità di Ramiseto
  2. Franzini sta scoprendo gli altarini della politica Regionale, Bonaccini sa bene che per continuare ad amministrare ha bisogno del sostegno dei no alla diga di Vetto, pertanto è chiaro che si parlerà di studi di fattibilità, di invasi, di laghetti nelle cave dismesse ma non si parlerà mai della ripresa dei lavori della diga di Vetto, l’unica opera che serve; l’agricoltura può aspettare, non è una priorità, la priorità è la sedia.

    Sergio

    • Firma - Sergio