“Una revisione complessiva del tracciato della Statale 63, soprattutto tra il Bocco di Casina e la zona sud di Reggio Emilia, per facilitare i collegamenti con l’Appennino reggiano mettendo in sicurezza i tratti ancora critici”.
E' stato approvato dalla maggioranza dell’Assemblea legislativa l’emendamento al Defr 23-25 che i consiglieri regionali della Lega, Gabriele Delmonte e Maura Catellani, hanno presentato chiedendo di superare la politica dell’intervento singolo basato sull’emergenza di un cantiere per approdare a una progettazione di più lungo respiro con l’obiettivo di modernizzare e risolvere definitivamente i guai storici della Statale 63, fondamentale per i collegamenti tra Reggio Emilia e l’Appennino reggiano.
“La Regione – hanno chiesto Delmonte e Catellani – si sieda allo stesso tavolo di Anas e del Governo per mettere mano a una progettazione nuova del tracciato della Statale 63, costeggiando il più possibile il torrente Crostolo, garantendo un collegamento veloce e sicuro tra la città e la montagna reggiana. Un’urgenza data dal fatto che negli anni il traffico sulla Statale 63 è aumentato sia per qualità che quantità, ma la struttura della Statale, nonostante i lavori fatti per adeguare le gallerie o raddrizzare i tratti più tortuosi, come la recente variante in galleria del Bocco di Casina, non è cambiata".
"Da un lato – ricordano Delmonte e Catellani – si lavora per un rilancio anche turistico della montagna reggiana, ma le sue criticità restano, vengono affrontate con interventi spot e aumentano giorno dopo giorno, anche ai danni dei pendolari che, per lavoro e studio, si muovono ogni giorno lungo la Statale 63, l’unica arteria reggiana che collega la città alla montagna e che ora rappresenta un problema per tutto il territorio reggiano”.
Io non so più se ridere o piangere quando leggo i comunicati di questa persone che vivono costantemente in campagna elettorale . Quando la smetterete di raccontare balle per due voti in più?
Antonio ceccardi
Se qui vale quanto scritto nel primo commento, riguardo a persone che vivono costantemente in campagna elettorale e raccontano balle per qualche voto in più, si potrebbe o dovrebbe pensare altrettanto per le “promesse” fatte, in particolare prima degli appuntamenti elettorali, dai decisori politici – ossia da chi, forte della maggioranza che lo sostiene, detiene il “potere decisionale”.
Promesse che poi, ad urne chiuse, vengono non di rado eluse dietro l’una o altra motivazione, quasi sempre accettata e condivisa dal rispettivo elettorato, senza far ridere o piangere, cioè senza batter ciglio quasi fosse un prosieguo od epilogo scontato, mentre “non si fanno sconti” alla controparte politica (secondo la non entusiasmante logica dei due pesi o due misure).
In ogni caso, al di là delle implicazioni politiche, a me non parrebbe cattiva idea quella di prefigurare intanto l’ipotetico tracciato della SS63 nel tratto qui indicato, indipendentemente dai tempi di esecuzione, perché ciò consentirebbe nel frattempo una pluralità di valutazioni (se per certe circonvallazioni di paese si fosse proceduto così, ne avrebbe poi beneficiato il loro realizzo).
P.B. 28.07.2022
P.B.
Ringrazio Gabriele Delmonte e Maura Catellani per avere affrontato il problema viabilità, come ringrazierei chiunque altro in questi ultimi 50 anni avesse fatto qualcosa di serio per raggiungere il crinale dalla Via Emilia, voglio ricordare che da Reggio Emilia a Cerreto Laghi servono circa due ore, arrivi ubriaco o da ricoverare; si sappia che in due ore da Reggio si va in Trentino. Ma purtroppo non si accusa chi non ha mai fatto nulla in questi decenni ma si accusa chi ha il coraggio di proporre qualcosa. La mia attività lavorativa mi ha portato in varie Regioni, una a noi molto vicina, le Marche, cinque province; questa Regione con cinque Province ha quattro grandi strade di penetrazione dal mare verso l’Appennino, quattro strade nuove in gran parte a quattro corsie, potrei fare l’elenco ma scriverei troppo. L’Emilia Romagna ha nove province, escludendo l’Autostrada (che si paga), l’unica superstrada che conosco è la E45 che da Cesena scavalca l’Appennino e va verso Terni/Orte. Come siamo messi da noi con la fondovalle Val Secchia, la fondovalle Val d’Enza (iniziata e sospesa), la fondovalle Val Lonza (si passa su due guadi forse neppure collaudati e siamo nel 2022), ecc. ecc. datevi una risposta; ma vedo che qualcuno ha il coraggio di criticare Delmonte se solleva il problema della viabilità; dico meno male, pur comprendendo che siamo in campagna elettorale; almeno ci da una speranza, una speranza di un futuro migliore; lo stesso dicasi per la Diga di Vetto; No e sempre No, e ancora No, sanno dire solo questo da 33 anni a questa parte; ma sappiate che la colpa è di tanti di noi.
Franzini Lino Presidente della Municipalità di Ramiseto
Buongiorno Presidente Lino Franzini,
concordo con tutto quello che hai scritto, fino a quando chiedi a chi critica di darsi una risposta.
Premetto che quando ho scritto alle ore 00.38 del 29 luglio non sapevo del tuo intervento e nelle mie intenzioni non vi era nessuna volontà di critica, volevo solo evidenziare che dalle parole (promesse ) hai fatti ci sono più difficoltà che fare propaganda elettorale come anche tu evidenzi.
Sai inoltre che 33 anni fa, personalmente ero favorevole alla Diga di Vetto, poi dopo qualche anno di dibattito anche acceso tra i favorevoli ed i contrari ho capito che qualcosa si sarebbe iniziato a fare; più studi di fattibilità anche da parte di che era contrario.
Veniamo a questi ultimi anni e tu ti ricordi che nell’ultima manifestazione che avete organizzato a Ramiseto , quella dei “Trattori con la presenza di imprenditori agricoli della zona di Montecchio e di Cavriago” ti dissi in presenza anche di quelle persone, che l’Assessore all’agricoltura Mammi proponeva dei piccoli invasi nel fiume Enza, che saranno finanziati dopo quelli del bacino del Fiume Secchia, notizia che è diventata realtà in questo ultimo periodo.
( Tutti sanno che l’Ass. Alessio Mammi e stato Sindaco a Scandiano e che il Presidente della Provincia Giorgio Zanni è Sindaco di Castellarano).
Ti precisai inoltre che ha quanto mi risultava, anche i Consiglieri Regionali della Lega, si erano espressi a favore degli invasi e quindi ti suggerivo, per non illudere gli elettori della Lega di non continuare a nominale la Diga di Vetto, ma semplicemente di usare il nuovo termine “invasi”.
Per quanto riguardo la risposta che ho chiesto di avere da parte dei Consiglieri Delmonte e Catellani, resto in attesa delle loro considerazioni personali.
Mentre in qualità di delegato dai cittadini di Ramiseto, riferendomi alla nostra richiesta di chiedere al Sindaco di Ventasso di portare a termine la costruzione del marciapiede nel Centro Abitato non è stato altro, che indicarvi un metodo per richiedere alla Provincia e alla Regione i finanziamenti necessari alla sua realizzazione, come è avvenuto in moltissimi Comuni e Municipalità esistenti in Provincia di Reggio Emilia, ricordo ad esempio la mail n° 12783 del 29/11/2021.
Diciamolo chiaro; non avete avanzato la richiesta dei finanziamenti necessari per Ramiseto perché avete altre priorità, oltre i mille metri di altitudine come è dimostrato dalle notizie in mio possesso.
Non avete tenuto conto che nel Centro Abitato di Ramiseto sono oltre 22 anni che il Comune, la Provincia, la Regione e neppure l’Unione Europea hanno previsto finanziamenti per portare a termine la riqualificazione Urbana del Capoluogo della Municipalità di Ramiseto.
Termino per semplificare il mio pensiero, meglio fare piccole manutenzioni, come la costruzione del marciapiede ed altro, che avventurarsi in “progetti futuribili” (un futuro condizionato, cioè non un semplice possibile, ma un possibile determinato, dipendendo esso da una condizione che può o no verificarsi) che come tu sai sono di competenza del Governo Nazionale e Regionale.
Inutile che ti ricordi che al Governo Nazionale hanno partecipato tutti quanti i partiti maggiori e minori dello scacchiere politico nazionale, quindi meglio “amministrare i Comuni nell’interesse dei loro cittadini” che possono verificare le cose che in concreto saranno fatte, mail n° 2317 del 03/03/2022.
Peccato che non siano state lette le tante mail inviate, altrimenti il Sindaco Enrico Ferretti e anche tu, in qualità di Presidente della Municipalità, non avreste risposto in questo modo; per questo ho ritenuto giusto fare elementari osservazioni.
Sempre disponibile ad ulteriori contributi, se ritenuti necessari. Cordiali saluti.
Paolo Fracassi
Come cittadino penso che i politici non amministrano la cosa pubblica nel rispetto delle leggi, per il bene comune e la vita delle persone ma forse, per fare i divulgatori di idee futuribili altrui, sperando di fare carriera politica oppure nel mondo del lavoro.
Siamo continuamente al neologismo dell’ annuncite, ( un futuro condizionato, cioè non un semplice possibile, ma un possibile determinato, dipendendo esso da una condizione che può o no verificarsi )
Ricordo la proposta del Sindaco Enrico Ferretti, su Redacon del 14 marzo u.s. che andava oltre, proponendo la strada Reggio – Mare e i numerosi comunicati dei Consiglieri Regionali Bondavalli, Delmonte, Catellani ed altri, sempre sulla SS 63 solo per dire che vivono di politica, ma noi cittadini dobbiamo prendere atto che i problemi restano, anche se ricordo che dal 1968 ad oggi qualcosa è stato fatto.
I tempi di percorrenza e le condizioni delle strade erano pessime, lo posso testimoniare di persona essendo nato e vissuto nel Comune di Ramiseto e lavorando a Reggio Emilia, forse i Consiglieri Regionali sono nati altrove e non conoscono i problemi degli abitanti montanari.
Porto ad esempio un piccolo intervento sulla viabilità , come cittadino “delegato dagli abitanti e turisti della Municipalità di Ramiseto”, nel Comune di Ventasso, “i sigg. Consiglieri, Comunali, Provinciali, Regionali lo sanno”, ho avanzato una piccola richiesta di portare a termine il marciapiede mancante nel Centro Abitato per rendere sicura la circolazione stradale in quanto i pedoni sono costretti a camminare sulla carreggiata stradale a loro rischio e pericolo per andare a fare la spesa, o semplicemente una semplice camminata sulla strada provinciale 15, ad intenso traffico di veicoli che collega la SS-63 con la SS del Passo del Lagastrello – Parma/Aulla.
Il 16 Febbraio 2022, dalla Presidenza della Regione Emilia Romagna sono stato informato che la pratica n° PG/2022/131190 DEL 14/02/2022 è per competenza in carica alla segreteria dell’Assessore Andrea Corsini, e solamente dopo molti mesi, a seguito di un interrogazione al Sindaco di Ventasso, da parte del Consigliere Dott. Manari del 31 maggio u.s, ho avuto la possibilità di leggere la risposta del Sindaco Enrico Ferretti a cui mi sono permesso di fare alcune osservazioni con parole molto semplici.
Mi permetto di chiedere hai sigg. Consiglieri Regionali, Gabriele Delmonte e Maura Catellani, che io penso siano a conoscenza della risposta del Sindaco all’Interrogazione sopra citata;
cosa diresti se dalla Regione e dal Governo vi rispondessero nel modo in cui ha risposto il Sindaco Enrico Ferretti hai cittadini di Ramiseto?
Paolo Fracassi
In attesa della risposta dei sigg. Consiglieri Delmonte e Catellani, ecco le mie osservazioni che seguono il precedente intervento;
Osservazioni: alla risposta del Sindaco Enrico Ferretti, inviata al Gruppo Consigliare VENTASSO INSIEME.
Il giorno precedente , 0 1 giugno u.s. qualche ora prima il Sindaco ha risposto sullo stesso argomento “allo SPI CGIL con motivazioni e modalità diversa, con una sola citazione colta, del tempo di Carlo Cotica!
Al momento non mi risulta che la “verbalizzazione del verbale concordato tra i presenti ”nell’incontro del 13 Aprile u.s.al quale ho partecipato, sia stato firmato.
Noi cittadini di Ramiseto che abbiamo avanzato la richiesta della costruzione del marciapiede mancante nel Centro Abitato, molto più umilmente ci permettiamo di rispondere alla nota del Sindaco con alcune semplici considerazioni .
*Al di là del linguaggio e di estro creativo sulle competenze “vogliamo ricordare la nostra richiesta al Sindaco Enrico Ferretti” : chiedere al presidente della Provincia il progetto di fattibilità tecnica ed economica e l’accordo locale di programma per il marciapiede a Ramiseto.
Il• 13 Aprile u.s. e prima ancora il 06 Dicembre2021, avrebbe potuto capire; però penso non abbia voluto capire neppure il senso “dell’interrogazione del Consigliere Manari” e non ricordare “Pirandello” con parole come, “ancorchè ultroneo” per poi proseguire con parole come “soggiace ad ostativi” impegni economici anche per la Provincia e per quanto riguarda le note questioni
tecniche di “spazio prodromico” per evidenti “cotali” necessità prioritarie.
Per quanto attiene alle affermate difficoltà di “spazio prodromico” alla creazione del marciapiede, si ritiene che lo spazio per realizzarlo sia dimostrato dalla disponibilità dei privati interessati alla concessione in modalità non molto onerosa“ vedi allegato prot. 11682 del 02/11/’21”.
Sindaco Ferretti ; lo sa che bastava la sua decisione politica ed amministrativa, come è stato fatto agli inizi del 1995 – per il 1° tratto dal Sindaco Zambonini e nel 2004 per il 2° tratto dal Sindaco Dazzi.
Dal 2009, in poi vi sono state veramente, solo promesse e previsioni ogni 5 anni; è chiara la risposta del Sindaco Ferretti ; faremo, faremo, poi fra 5 anni noi cittadini e turisti ci troveremo ancora nell’attuale situazione.
Dopo aver letto la sua relazione di inizio mandato 2021/2026, che è aperta ad ogni possibilità di intervento , anche per quanto riguarda la nostra richiesta della costruzione del marciapiede può ancora, con un aggiornamento del bilancio di previsione del Comune, aggiornare il Piano Triennale dei LL.PP che,
per l’anno in corso ( la prima annualità, diventa esecutivo come Piano Annuale ( sono gli interventi previsti per il bilancio 2022).
Successivamente:
la Giunta Comunale approva un progetto preliminare ( se l’anno precedente non era già stato approvato uno “studio di fattibilità” o documento preliminare delle alternative progettuali”)
Il dirigente con una “Determina Dirigenziale” approva il progetto esecutivo con il quadro economico e impegna la spesa prevista a bilancio ed i lavori potrebbero iniziare prima della fine del 2022.
Vorremmo riferirle che, a quanto ci risulta il suo impegno di spesa per circa 40.000,00 euro per la messa in sicurezza delle strade con l’istallazione nel Centro Abitato di Ramiseto ed in altre località del Comune di Ventasso, di dissuasori, anche quelli più utilizzati nei Centri Abitati definiti “speed check” sulle vie di collegamento più trafficate al solo fine di “effetto deterrente prolungato”, sono vietati da una nota ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti inviata a tutti i Prefetti Italiani che, sancisce nero su bianco che gli “speed check” non sono approvati da nessuna norma vigente e non sono
inquadrabili in nessuna delle categorie previste dal C.d.S. ; sono , dunque utilizzati in maniera indebita dalle amministrazioni e non sono utili.
Potrebbero essere utili, solo se utilizzati dalla Polizia Stradale (art. 12 del C.d.S. ) in integrazioni a sistemi autovelox o dalla pattuglia come ausilio ulteriore alla loro attività.
Ne• deriva, che essi sono legali solamente quando al loro interno nascondono misuratori di velocità approvati dalla legge.
Ciò• significa che tutte le amministrazioni locali che utilizzano “speed check” come deterrente, senza montare telecamere al loro interno agiscono senza rispettare le norme vigenti e possono, quindi, essere indagate per danno erariale, dal momento che hanno acquistato con i soldi dei contribuenti dispositivi non regolari.
Noi cittadini di Ramiseto crediamo ancora che gli “affermati ostativi impegni” da lei elencati possono essere rivalutati, dopo; attenta progettualità utilizzando una quota parte dei 40.000,00 euro da lei previsti per il Centro Abitato di Ramiseto e con la stessa percentuale, lei può l’utilizzare una quota dell’avanzo dell’ Amministrazione Comunale precedente dell’anno 2021, dei 700.000,00 euro rimasti.
Siamo disponibili ad ulteriori contributi se ritenuti necessari.
Nella speranza di una volenterosa riconsiderazione, che sarebbe estremamente gradita ed apprezzata dagli abitanti e turisti di Ramiseto, si porgono distinti saluti.
Il Delegato dei cittadini di Ramiseto, Paolo Fracassi.
Paolo Fracassi
Bene ha fatto Delmonte e la Catellani a sollevare il problema della viabilità della SS63, sono opere fondamentali per il futuro dei territori dell’Appennino, sono opere che dovrebbero avere la priorità in quanto incidono su un intero comprensorio montano, speriamo che non siano proclami di campagna elettorale. Senza voler criticare nessuno mi scappa da ridere pensare che completare alcuni tratti di marciapiedi a Ramiseto, tratti in cui immagino che quando li fecero non furono realizzabili, è un’opera da citare su Redacon con commenti da pagina intera, cosa dire allora dei paesi dove mancano completamente?; lo stesso traffico e lo stesso pericolo c’è anche nelle altre frazioni, se sono obbligatori a Ramiseto dovrebbero esserlo ovunque; ma il mondo è bello perchè vario e grazie a Redacon si leggono anche queste cose.
Davide
A Davide che penso sia molto più giovane di me, vorrei dire alcune cose, se posso:
1° prevede lui stesso e lo spera, che sollevare il problema della viabilità sulla SS 63 sia importante, però nello stesso tempo si augura che non sia un proclama di campagna elettorale, avrà molto tempo per capirlo tanto poi, smetterà di ridere.
2° chiedo scusa, personalmente penso che sia meglio argomentare una richiesta, che stroncare, deridere, “una proposta approvata da un assemblea di cittadini e sostenuta da iniziative in atto”, in modo molto democratico e visibile.
3° Tutte le persone sanno che le strade sono classificate in base loro classificazione: vedi C.d.S. capirà Davide che il pericolo del traffico in atto, su di esse, non è uguale alle strade comunali o di frazioni.
Quanto all’ultima affermazione di Davide ; il mondo intero è bello perché vario lo confermo anch’io e non intendo commentarlo, ognuno è in grado di giudicarlo come vuole.
Infine preciso che il mio intento è quello di partecipare alla discussione di ogni argomento che mi interessa, con il fine di contribuire alla discussione in atto secondo il mio pensiero e le mie conoscenze.
Grazie per l’attenzione.
Paolo Fracassi
Mi rivolgo ai Cittadini dell’Assemblea che fanno riferimento a Paolo, non so che nome ha questa associazione di Cittadini, come è costituita e quale mandato hanno dato a Paolo; ma questo non ha importanza, vorrei solo dire che se i problemi di Ramiseto sono il completamento di tratti mancanti di marciapiedi, sono un’isola felice; purtroppo nei paesi montani che conosco i problemi prioritari sono ben altri che i marciapiedi, sono i servizi, sono la stessa viabilità mancante o carente, sono lo spopolamento, la mancanza di lavoro, la mancaza di giovani, il degrado, il dissesto e l’abbandono del territorio; ma se a Ramiseto il problema è il marciapiede, beati loro. Non comprendo cosa intende tra strade comunali o di frazione citate al punto 3; le frazioni dovrebbero avere strade comunali o strade provinciali, dipende dove sono collocate queste frazioni.
Davide
Al Sig. Davide non rispondo, non voglio polemizzare , mi dispiace deluderlo, le Autorità politiche ed amministrative del Comune di Ventasso sono a conoscenza delle persone che hanno delegato il sottoscritto Paolo Fracassi, per portare alla loro attenzione il problema del marciapiede, non aggiungo altro.
Grazie.
Paolo Fracassi