Un’ intera comunità sotto choc, incredula dalla città fino all’Appennino, da quando si è diffusa la notizia dell’arresto di Daniele Franci, direttore artistico dell’Etoile -Centro Teatrale Europeo con sede in via Fratelli Cervi, a Reggio Emilia. L'uomo è accusato di aver "perpetrato violenze sessuali che in un caso avrebbero visto anche pratiche sessuali estreme, quali lo strangolamento sino a determinare quasi lo svenimento della vittima".
Sarebbero una decina le vittime, tra cui minorenni, e gli episodi contestati al 45enne che sarebbero stati compiuti in alcuni casi anche dall’anno 2016 e portate avanti sino all’inizio dell’estate dell’anno scorso.
Secondo quanto riportato da Reggionline, le indagini dei carabinieri sono partite intorno alla metà dello scorso mese di aprile dopo che una delle giovani vittime e allievo della scuola ha deciso di sporgere denuncia. Il giovane aveva anche contattato alcuni suoi ex compagni per confidarsi. Alcuni hanno denunciato spontaneamente le violenze subite altri, invece, sono state rintracciate e ascoltate dai carabinieri. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche le chat sui telefoni cellulari sequestrati.
Sulla vicenda è intervenuto il consigliere d’opposizione a Castelnovo e in Unione Alessandro Ranieri Davoli che annuncia di aver presentato una interpellanza urgente al Consiglio dell' Unione e chiede: “Quali rapporti ha avuto e ha in essere l’amministrazione di Castelnovo Monti, l’Unione Montana e l’Azienda Speciale Consortile Teatro Appennino con Daniele Franci, direttore artistico Etoile? Arrestato con l’accusa di violenze sessuali omosessuali, 'estreme”, su decine di giovani allievi, anche minorenni?".
Franci infatti, negli anni scorsi ha collaborato con diverse scuole e il teatro locale.
L’arresto è una misura cautelare. Le indagini sono ancora in corso.
