"Vivere bene in Appennino: longevità e stili di vita", è il tema del convegno promosso dal partito democratico che si è svolto lo scorso sabato, 21 luglio, nel Parco Canevari di Busana.
"Le relazioni di Gianfranco Croci e di Sergio Maccari hanno dato vita ad un interessante dibattito", afferma il coordinatore Paolo Ruffini e aggiunge: "La prospettiva di una sempre maggiore longevità il cambiamento dei modelli sociali e familiari, con una impronta spiccatamente monoparentale, impongono stili di vita che prevengano e rallentino i processi patologici di invecchiamento. L' impegno che ne è scaturito va nella direzione di rafforzare i rapporti tra le associazioni, per raccogliere e promuovere i progetti che coinvolgono le comunità locali. Il Pd ringrazia i presenti, gli organizzatori tutti e dà appuntamento a nuovi e prossimi incontri".
Non voglio certo mettere in dubbio la bontà della iniziativa, e la sua buon riuscita, ma visto che qui si parla di modelli sociali e familiari con una impronta spiccatamente monoparentale, mi augurerei che una qualche organizzazione si proponesse, o prendesse in considerazione, un’iniziativa tesa a valorizzare la famiglia tradizionale. Non tanto per contrapporla a quella monoparentale – che del resto non nasce sempre per scelta degli interessati, bensì per cause di forza maggiore – ma per far piuttosto conoscere alle generazioni più giovani quale ruolo abbia avuto, e avrebbe, la famiglia tradizionale nella tenuta della nostra società, insieme alla funzione di poter verosimilmente agire come argine o lenimento riguardo ai momenti di scoramento e disorientamento cui ciascuno di noi può andare incontro nel corso della vita.
P.B.