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Il Consorzio Parmigiano Reggiano annuncia dati positivi del primo semestre

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Un grande risultato quello raggiunto dal Consorzio nel primo semestre 2022: rispetto al primo semestre 2021, c'è un incremento delle vendite totali pari al 2,4% (68.461 tonnellate vs 66.884 tonnellate), con un aumento dei volumi anche nei mercati internazionali che crescono dell’1,6% (29.215 tonnellate vs 28.751). E questo nonostante la pandemia, le incognite legate alle incertezze della crisi geopolitica determinata dall’ invasione russa del 24 febbraio,  il caro energia e  la riduzione del potere di acquisto delle famiglie in alcuni mercati.

Ricordiamo che il Consorzio ha chiuso un 2021 da record, con un giro d’affari al consumo pari a 2,7 miliardi di euro.

Segno positivo anche per le vendite nel mercato italiano: +2% (27.435 tonnellate vs 26.887), grazie alla ripresa del canale della ristorazione e delle vendite dirette che aumentano del 4% (8.242 tonnellate vs 8.100 tonnellate).

Prima nello sviluppo, la Spagna (+14,7% con 656 tonnellate vs 572 tonnellate del primo semestre 2021), bene anche Stati Uniti, primo mercato estero per la Dop Parmigiano Reggiano (+12,6% con 7.170 tonnellate vs 6.366 tonnelate) e Francia (+8,3% con 6.033 tonnellate vs 5.570).

Buoni i risultati anche Oltreoceano con il Giappone che cresce del 79,6% (445 tonnellate vs 248) e l’Australia che segna un +57,9% (290 tonnellate vs 184 tonnellate).

È stato inoltre approvato dal Mipaaf il Piano di regolazione dell’offerta 2023-2025 che entrerà in vigore il 1 gennaio 2023 che ha l’obiettivo di definire le modalità di gestione dell’offerta di Parmigiano Reggiano al fine di adeguarla alla domanda.

Due le novità più importanti: consolidare, senza ulteriori aumenti, la produzione di fine 2021, prevedendo una riduzione delle riassegnazioni annuali (dal 10,0% allo 0,5%) e l’aumento degli importi di contribuzione aggiuntiva con Importo unico da 18 a 25 €/quintale e Importo Grande splafonatore da 30 a 40 €/quintale; la seconda è la generazione e distribuzione di nuove Quote Latte Parmigiano Reggiano agevolate per circa 1,8 milioni di quintali (gratuite e a prezzi agevolati) finalizzate a ridurre il livello di splafonamento, e di conseguenza di contribuzione economica aggiuntiva, per gli allevatori che rispetteranno i criteri specifici di non aumento produttivo.

Al fianco di tali interventi, la proposta introduce altri importanti novità e miglioramenti per sostenere politiche specifiche rivolte ai giovani e ai produttori di montagna, e introdurre leve di flessibilità per gestire lo strumento in correlazione ai bisogni reali del mercato e per dare maggiore efficacia al contrasto delle eventuali crisi di mercato.