Il caldo torrido di questi giorni spinge sempre più persone, soprattutto nel fine settimana, a cercare refrigerio in montagna presso un lago o un fiume. Non fa eccezione oggi, 3 luglio, dove molti si sono spostati sul lago Calamone ma non tutti si sono preoccupati di adottare le giuste norme di comportamento per godere della natura.
Corrono sui social, infatti, immagini di uomini intenti a grigliare in riva al lago Calamone, organizzati con tende da campeggio e sedie.
“Stamattina alle 8 sono arrivata al lago – segnala una frequentatrice del posto - e ho sentito un forte odore di griglia. Avvicinandomi vedo quella scena: 3 tende, di cui una da 6 persone, come in campeggio. Sono rimasti, urlando e grigliando, fino alle 10,15 nonostante io abbia provato a dirgli che è vietato.”
Scattata la segnalazione agli organi di competenza e condivisa l’esperienza sui social numerosi sono stati i commenti indignati, di episodi simili se ne vedono sempre di più e sono pochi quelli che ricevono una sanzione perché il personale addetto ai controlli non è sufficiente per un territorio così vasto.
In Italia non esiste una normativa nazionale per la gestione del campeggio libero e questa competenza è stata trasferita alle regioni, in Emilia Romagna a seguito della recente legge regionale n. 16 del 2014, articolo 41, è vietato il campeggio libero al di fuori delle aree attrezzate tuttavia è tollerato il bivacco notturno quando la tenda è montata solo dal tramonto all’alba.
E ancora più recente l’allerta incendi scattata ieri, 2 luglio fino al 28 agosto a cui fa seguito il provvedimento che stabilisce il divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci, e vieta gli abbruciamenti di residui vegetali e stoppie.
Non è difficile capire il motivo di tanta indignazione dal momento che sono state ignorate ben due disposizioni una delle quali messa in atto per garantire l’incolumità della natura ma anche di animali e esseri umani in un momento come questo di grave siccità.
Non ha tardato il commento dell’amministrazione del comune di Ventasso che ha affidato ai social la sua disapprovazione: “Come amministrazione comunale – leggiamo sulla loro pagina Facebook - vogliamo invitare tutti, turisti e non solo, al rispetto delle regole scritte e morali in quanto, in accordo con le forze dell'ordine, al più presto verranno intensificate le operazioni di controllo per limitare questi comportamenti irrispettosi e non più tollerabili. Al lago di Braies, al lago di Carezza, al lago di Molveno in Trentino vi permettereste di campeggiare o accendere fuochi liberi tranquillamente a pochi metri dalla riva? Non siamo una montagna di categoria inferiore e meritiamo rispetto.”
Ma dai …non c’è nessun controllo la gente fa quello che vuole…
In inverno cammina sul ghiaccio…..d estate accende i fuochi…..
STEFANO
Ovunque si va è così…vengono da ogni dove e si permettono di tutto!
È triste e soprattutto fa incazzare vedere i luoghi dove viviamo tutto l’anno trattati così!
Trovate rimedio e soprattutto fioccate multe perché esatto non siamo da meno.
Alle
Alla Pietra stessa storia arrivano il venerdì sera e se ne vanno la domenica sera,
Baracca per tutto il week end, chiamato più volte chi di dovere ,non si sono ma visti. Evidentemente nei week end troppo lavoro e poco personale..
Max
Ormai la gente sa che può fare ciò che vuole tanto di carabinieri, vigili e vigili provinciali, neanche l ombra. Eppure dovrebbero girare controllare e sanzionare ma forse, la solita storia, manca personale. Però durante il lookdown per fare le multe a chi camminava, c erano sempre. Ormai anche a Castelnovo alla sera sembra una pista di formula uno, ma tanto finché non succede l irreparabile, in Italia, funziona così.
Andrea
Quando norme, regolamenti, divieti, ecc. (compresi ad es. i limiti di velocità di 30km/h in vigore su alcuni tratti di strada nei centri abitati) vengono emanati senza predisporre opportuni controlli e sanzioni per chi non li rispetta, è come se fossero scritti sulla carta igienica, con il conseguente utilizzo che si può facilmente immaginare.
Roberto Pastorelli
La cosa più folle è che se io mi fermo in uno spiazzo col.mio van, senza dar fastidio a nessuno il solo mettere un cuneo sotto le ruote fa scattare il reato di campeggio e in caso di controlli arriva il verbale…ma anche solo tenere aperto un finestrino basculante basta già.
Vorrei informare poi l.autore dell’ articolo che il.poter accettare il.montare una tenda al tramonto e toglierla all alba è un diritto internazionale, ovvero il diritto internazionale di bivacco, a cui per fortuna poche regioni cercano di sottrarsi emanando decreti regionali al limite della comicità.
Alex Santo
Nel articolo non si parla di bivacco, ma di campeggio con tanto di grigliate e baracca.
Max
I commenti di Stefano, Alle, Andrea, Roberto, ispirano riflessioni, o conclusioni, piuttosto amare e scoraggianti, se non preoccupanti, perché sembra in effetti di assistere ad un crescendo di comportamenti incongrui, per dirla con un eufemismo, quando basterebbe poco, o molto poco, per renderli invece confacenti (vedi ad esempio il parcheggiare in modo improprio, occupando di fatto due posti auto al posto di uno).
Potremmo o dovremmo chiederci se queste “trasgressioni” siano figlie del permissivismo col quale per tanti anni sono state giustificate le inosservanze dei singoli, ascrivendone la “colpa” alla società, il che può aver suonato per qualcuno come un invito alla deresponsabilizzazione, così da affievolirne, e non di poco, il senso civico (speriamo che il fenomeno abbia quantomeno a fermarsi, e non diventi qualcosa di collettivo).
P.B. 06.07.2022
P.B.