La grave siccità che colpisce il Paese e le temperature superiori alle medie stagionali, sia in pianura che in quota, hanno indotto la Regione a decretare lo stato di grave pericolosità per il rischio incendi boschivi sull’intero territorio regionale. Da oggi 2 luglio e fino al 28 agosto. La situazione verrà rivalutata ogni settimana. Per quanto riguarda i venti, le previsioni meteo prevedono che resteranno deboli, limitando l’indice di propagazione degli incendi.
Dallo scorso 25 giugno l'allerta era scattata già nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
Lo stato di grave pericolosità è frutto di una valutazione tecnica, a cui concorrono vari soggetti: il centro funzionale Arpae E-R, che analizza la situazione climatica e le previsioni meteo a medio termine (piogge e temperature attese, intensità della ventilazione); i Carabinieri Forestale, che valutano lo stato della vegetazione, e i Vigili del Fuoco, che si occupano dei dati relativi agli incendi effettivamente registrati (circa cento nell’ultima settimana).
Emanato dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestale, il provvedimento stabilisce il divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci, e vieta gli abbruciamenti di residui vegetali e stoppie.
Di conseguenza, anche nei parchi di proprietà della Provincia - quello di Roncolo a Quattro Castella e la Pinetina di Vezzano sul Crostolo – sarà vietato accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci. In particolare, al Parco di Roncolo il barbecue sarà consentito esclusivamente – e prestando la massima attenzione - alle 4 postazioni in muratura appositamente attrezzate, con divieto assoluto di introdurre griglie a carbonella o analoghi mezzi e strumenti per la produzione di fiamme.
All’aumento dei divieti stabilito dalla Regione, corrisponde un inasprimento delle misure di deterrenza: chi viola le norme o adotta comportamenti pericolosi potrà subire sanzioni fino a 10.000 euro. Sotto il profilo penale, è prevista la reclusione da 4 a 10 anni se l’incendio è doloso (provocato volontariamente); ma anche se l’atto risulta colposo (causato in maniera involontaria), per negligenza, imprudenza o imperizia, si può essere condannati a risarcire i danni.
In caso di avvistamento di un incendio boschivo, chiamare il numero 115 (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco). Per la segnalazione di illeciti e di comportamenti a rischio: 1515 (emergenza ambientale dell’Arma dei carabinieri-specialità Forestale).
Da venerdì 1° luglio, presso la sede dell’Agenzia a Bologna, tutti i giorni compresi i festivi, dalle 8 alle 20, sarà attiva la Sala Operativa Unificata Permanente. Squadre dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri Forestali e del volontariato di Protezione civile saranno impegnate in attività di avvistamento, prevenzione, spegnimento incendi, e repressione delle violazioni.
Vi consiglio sopralluoghi alle Fonti di Poiano che tra fuochi,immondizia ovunque, velocità auto da falciare la gente e guardoni sembra terra di nessuno.
Uno schifo.
Alle
Cerreto, Ventasso, Febbio basterebbe una pattuglia ferma nei weekend. Invece fanno ciò che vogliono tanto nessuno li vede come sembra.
Andrea