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Reggio Emilia, artigianato in ripresa: aumentano produzione e ordini

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Sul territorio reggiano registrate quasi 18.500 imprese artigiane. Produzione in aumento del 3,4% e ordini in crescita dell’1,3%.

Dopo la pesante flessione registrata da marzo 2019 a marzo 2021, continua infatti a recuperare punti la produzione delle imprese artigiane, che tra gennaio e marzo ha registrato un +3,4%, mentre a fine marzo 2021 era attestata a -0,6%.

Secondo i dati analizzati analizzati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio è stato, dunque, un trimestre che ha segnato un buon livello di recupero per l'artigianato reggiano, sia in termini di attività produttiva che in termini demografici.

Le valutazioni delle imprese sull’andamento della produzione nel periodo gennaio-marzo 2022 stringono però il cerchio attorno a chi ha registrato aumenti: solo una impresa intervistata su cinque parla di un incremento della produzione nel primo trimestre del 2022 rispetto al 2021, mentre il 23% ha rilevato una diminuzione della produzione e la quota restante è stata segnata da stabilità.

La crescita del fatturato presenta un trend simile a quello della produzione, con una variazione del +3,1% rispetto al primo trimestre 2021, quando la variazione era stata del -0,9%.

Il fatturato estero ha registrato una performance ancora migliore raggiungendo il +4,7%. Per gli ordinativi l'incremento è salito dell’1,3%, con un picco degli ordinativi sui mercati esteri pari al +5,7%.

Relativamente alla demografia delle imprese artigiane della provincia di Reggio Emilia, a fine marzo 2022 si contavano 18.471 imprese artigiane registrate sul territorio, pari ad un terzo delle complessive 54.464 imprese presenti in provincia.

Già a dicembre 2021, per la prima volta dal 2008, si era registrata un’inversione del trend decrescente nell’andamento delle imprese artigiane registrate. La variazione registrata allora era del +0,18% su base annua; il trend lievemente positivo si è confermato anche nel primo trimestre 2022, con un numero di iscrizioni al Registro Imprese superiore alle cessazioni di 20 unità (500 iscrizioni contro 480 cessazioni).

L’inversione di segno è dovuta prevalentemente alla forte dinamicità del settore costruzioni. Dal punto di vista settoriale si segnala, infatti, che la quota più rilevante di imprese artigiane opera nelle costruzioni, comparto che da solo raccoglie 9.049 unità, pari al 49%. Seguono il settore manifatturiero, dove si concentra il 22% delle imprese artigiane locali (4.040 imprese in termini assoluti), e le altre attività di servizi che ne raccoglie il 9% (1.623 imprese in termini assoluti).

A livello regionale, infine, Reggio Emilia si conferma la provincia con la più alta incidenza di imprese artigiane (34% sul totale).