Oggi, sabato 2 luglio alle ore 17,30 avrà luogo la “Tavola rotonda sul paesaggio e l’alimentazione nella media valle del Secchia”, per tenere vivo il filo della ricerca e degli studi che hanno accompagnato la Tavola di Bisanzio fin da quando è nata venti anni fa.
Intorno a queste parole, paesaggio e cibo, divenute così cariche di significato e valore, in un momento quasi di emergenza come quello che stiamo vivendo.
L’intervento di apertura è affidato al massimo conoscitore della materia riconosciuto in ambito nazionale e sovranazionale il professor Massimo Montanari, docente della Università di Bologna e di Pollenzo: specialista nella storia dell’alimentazione intesa come storia a tutto campo che coinvolge l’economia, le istituzioni, la cultura. Parlerà dei “Paesaggi del cibo” in Italia e nella Valle del Secchia.
Seguiranno interventi più specifici: Giuliano Bagnoli che ha un curriculum invidiabile di pubblicazioni, e anni di studi sui cibi e sulle tradizioni dei cibi e dei luoghi, in particolare in ambito reggiano. Parlerà della “La pecora nel mondo contadino”, recuperando un aspetto da sempre presente nella vita e nella storia di Baiso.
Gli interventi di Clementina Santi e Giorgio Montecchi, ricercatori e storici, trattano un tema più specificatamente appenninico: il primo contributo “L’economia del castagno in età matildica” porterà alcuni aspetti inediti intorno alla storia del castagno in appennino reggiano e non solo, e in particolare intorno alla sua importanza nell’economia medievale, che hanno lasciato segni importanti anche nel paesaggio con il “Sesto di impianto matildico”. Con uno sguardo anche alla presenza dei castagneti negli ultimi secoli e negli ultimi anni: “Castagne e castagneti oggi”.
Chiude la tavola rotonda l’intervento istituzionale dell’onorevole Antonella Incerti, deputato reggiano che presiede in parlamento la “Commissione agricoltura”, relatrice di un disegno di legge (1650) per la manutenzione e la salvaguardia dei boschi e dei castagneti (da frutto e da legno) che riguarda tutta l’Italia e quindi anche il nostro appennino.
Una tavola colta quindi, tra impegno e leggerezza, nel cuore della Tavola di Bisanzio fatta di spettacoli e di festa, a dimostrare che gli studi scientifici di oggi sulla genetica, sulle filiere produttive, sul ruolo economico e culturale del paesaggio confermano un interesse di secoli.
A fare gli onori di casa e a condurre il filo delle parole sarà l’assessore alla cultura e vice sindaco di Baiso, Fabio Spezzani.