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La Lanterna di Diogene, ora si guarda al futuro

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Si conclude la quinta edizione del ciclo di incontri culturali de "La Lanterna di Diogene".

"Condurre 5 edizioni è stato per me un piacere e ragione di orgoglio" riferisce il direttore artistico Thomas Predieri.

"Il fatto che la Lanterna - prosegue poi - riesca a vantare così tanti appuntamenti, così tanti nomi importanti è frutto di una collaborazione allargata tra le associazioni. Esistono ancora ampi margini di miglioramento, ma come piccolo esperimento culturale posso dire che stia procedendo nel migliore dei modi".

Thomas Predieri, classe 1999 e studente universitario di lettere presso ľUniversità di Parma, ci tiene particolarmente a ringraziare tutti coloro che ogni anno rendono possibile questo progetto: "Se non fosse per l'aiuto di tutti coloro che continuano a mettersi in gioco, questo progetto probabilmente non sarebbe mai andato avanti. Le associazioni continuano a portare proposte e mi piacerebbe ne arrivassero delle altre per allargare le collaborazioni sul territorio. Grazie ad Auser, Liberamente montagna gruppo culturale e ricreativo, Legambiente Appennino reggiano, Villacultura e al gruppo di giovani Jerry Can. Poi se non fosse per singole persone non riuscirei a gestire tutto. A Michela Costi, Erica Spadaccini e Fabrizio "Sacca" Saccardi va il mio grazie più grande".

Parlando della stagione conclusa, Predieri continua: "Il tema ribelli, rivolte e rivoluzioni, al centro di quest’ultima edizione, è stato trattato sotto vari aspetti ed è stato sviluppato dai relatori più diversi. Questa è la caratteristica della nostra Università del sapere permanente, il voler trattare più materie, ma con un filo conduttore".

Predieri poi si ferma a parlare delle collaborazioni esterne: "È stato fantastico poter collaborare con istituti importanti come Istoreco e ľistituto Alcide Cervi, penso che riuscire a lavorare con istituzioni di questa portata ci aiuti a mostrarci come una buona realtà culturale, degna di considerazione". E nel futuro? "Beh, prima di tutto vorrei finire il mio ciclo di studi triennale e ciò mi porterà lontano dalla Lanterna per alcuni mesi. Per la VI Edizione ho già alcune idee in testa, ma voglio prima sentire le associazioni e vedere se qualcuno volesse aggiungersi al nostro progetto. In particolare mi piacerebbe riuscire a trovare qualcuno che potesse aiutarmi con i social perché, a conti fatti, mi occupano davvero molto tempo. E vorrei poterli migliorare".

Conclude dicendo: "Diciamo che per la prossima edizione il sogno sarebbe riuscire a portare Alessandro Barbero al Teatro Bismantova. Seguendo questo sogno vi invito a partecipare anche alla prossima edizione sperando di potervi appassionare e sorprendere ad ogni conferenza".