Riceviamo e pubblichiamo
Zona Pastorale di Felina
19.06.2022 -SS Corpo e Sangue di Cristo (Anno C)
Prima Lettura. Gen 14,18-20:
Nel gesto di Melchisedek ravvisiamo l’anticipazione
del sacrificio di Cristo, presente nell’Eucaristia.
Salmo Responsoriale Sal 109,1;2;3;4:
Applichiamo le parole del Salmo a
Cristo Signore, re e sacerdote per sempre.
Seconda Lettura 1Cor 11,23-26:
L’apostolo ci trasmette il racconto dell’istituzione dell’eucaristia.
Vangelo 9,11b-17:
L’episodio è un’anticipazione del pasto eucaristico.
Calendario settimanale
Da sabato 18 abbiamo trasferito la Santa Messa Festiva delle ore 16,30 a Gombio (chiesa vecchia).
Domenica 19 Giugno SS Corpo e Sangue di Cristo
- Ore 10,30 Santa Messa presieduta dall’ Arcivescovo
presso la chiesa della Pieve a Castelnovo.
Siamo invitati a partecipare e a fermarci a pranzo un “pic nic in oratorio”; invitiamo ognuno a portare qualcosa: “quello che mangerebbe lui e la sua famiglia” (pizza, erbazzone, insalata di riso...) e si mette in comune.
Per favorire la partecipazione viene sospesa la Santa Messa delle ore 11,00 a FELINA;
restano le altre ore 8,00 a Felina, ore 9,30 Gatta, ore 11,00 a Villaberza - Ore 16,30 A Villaberza battesimo di Manfredini Nicolò,
di Fabio e Gregori Lucia.
Con Lunedì 20 riprendiamo alla sera alle ore 20,15 la celebrazione delle Sante Messe negli oratori
Lunedì 20 giugno
Ore 20,15 Santa Mesa a Fariolo
Martedì 21 giugno San Luigi Gonzaga
Ore 20,15 Santa Mesa a Casa Nostra
Mercoledì 22 giugno
Ore 20,15 Santa Mesa a Gatta oratorio san Giacomo
Giovedì 23 giugno Natività di San Giovanni Battista
Ore 20,15 Santa Mesa a Montecastagneto
Venerdì 24 giugno Sacratissimo Cuore di Gesù
Ore 20,15 Santa Mesa a Ramusana
Sabato 25 giugno Cuore immacolato della B V MARIA’
Domenica 26 giugno Domenica XIII
Visita – Benedizione alle Famiglie: Felina Via Roncroffio, Case di Sopra, Salatte.
Un racconto per l’anima
Un miracolo eucaristico
Successe tanti anni fa che un prete non voleva più celebrare l’eucaristia perché non credeva più che il Pane e i Vino dell’altare fossero il vero corpo e il vero sangue di Gesù. Mentre andava a Roma, per la strada si fermò a Bolsena, al confine tra la Toscana e il Lazio.
Poteva essere la sua ultima celebrazione, perché non ci credeva più. Mentre spezzava l’Ostia sul calice quell’ostia cominciò a gocciare
sangue. Goccia dopo goccia il sangue gli macchiò le mani e cadde sull’altare, poi cadde anche sui gradini di marmo mentre comunicava la gente.
A questo punto quel povero prete si sentì impaurito in fondo all’anima per la sua poca fede. Gesù gli aveva fatto vedere il suo sangue, mentre, nel segreto del cuore, al prete, ritornavano le parole dello stesso Signore: «Hai creduto perché hai veduto; beati quelli che crederanno senza vedere...». Il prete non smise di fare il prete. Celebrò l’eucaristia fino alla fine di tutta la sua vita. Il papa prese il corporale di quella celebrazione e d’accordo con tutto il popolo lo fece mettere dentro una bellissima chiesa, il Duomo di Orvieto, dove si trova ancora. E si possono vedere le macchie del sangue.».
Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco
Capitolo sesto - “Educazione e spiritualità ecologica”
VII. La Trinità e la relazione tra le creature
239. Per i cristiani, credere in un Dio unico che è comunione trinitaria porta a pensare che tutta la realtà contiene in sé un’impronta propriamente trinitaria. San Bonaventura arrivò ad affermare che l’essere umano, prima del peccato, poteva scoprire come ogni creatura «testimonia che Dio è trino». Il riflesso della Trinità si poteva riconoscere nella natura «quando né quel libro era oscuro per l’uomo, né l’occhio dell’uomo si era intorbidato». Il santo francescano ci insegna che ogni creatura porta in sé una struttura propriamente trinitaria, così reale che potrebbe essere spontaneamente contemplata se lo sguardo dell’essere umano non fosse limitato, oscuro e fragile. In questo modo ci indica la sfida di provare a leggere la realtà in chiave trinitaria.
Domenica XIII del Tempo Ordinario (Anno C)
26 Giugno 2022
Vangelo secondo Luca (Lc 9,51-62)
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che di-ciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli ri-spose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Fi-glio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio pa-dre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nes-suno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».