Nella provincia di Reggio Emilia parte la chiamata di screening per identificare la presenza di infezione da virus dell’Epatite C.
“C devi pensare” è lo slogan scelto per richiamare l’attenzione su una patologia che rimane silente per lungo tempo e può essere individuata solo con un test dedicato.
L’iniziativa, promossa a livello regionale, è rivolta alle persone nate tra il 1969 e il 1989. Questa fascia di età riceverà, per tutto l’anno 2022, l’invito attivo dell’azienda Usl di Reggio Emilia.
L’epatite C è una malattia del fegato causata dal virus Hcv. L’eliminazione del virus può avvenire spontaneamente, in breve tempo, con guarigione completa. Se l’infezione diventa cronica, invece, è destinata a provocare danni permanenti al fegato e può evolvere in cirrosi o in una forma tumorale.
La maggior parte delle persone affette da epatite C cronica non presenta alcun sintomo, oppure manifesta sintomi generali quali stanchezza cronica e depressione, ma nel lungo termine può andare incontro a forme gravi e progressive.
Non è disponibile un vaccino per evitare l’infezione e l’unica forma di prevenzione contro il virus consiste nell’adozione di misure igieniche che evitino il contatto con sangue contaminato. Una volta contratta l’infezione è trattabile con terapia antivirale, efficace nel 95% dei casi.
Il percorso è gratuito e richiede di eseguire un semplice prelievo di sangue. Il test è in grado di rilevare l’infezione, consentendo l’immediato inizio della terapia.
L’invito allo screening avviene tramite lettera su Fse – Fascicolo Sanitario Elettronico e via sms sul cellulare. Per esprimere l’adesione sarà sufficiente rispondere ad alcune domande attraverso il link contenuto nel testo.
Il cittadino che ha ricevuto l’invito e ha dato la propria adesione potrà eseguire l’esame in occasione di un appuntamento dedicato, prenotato dal sistema di screening o di un appuntamento per l’esecuzione di altri esami clinici, nei centri di prelievo dell’azienda Usl, chiedendo l’aggiunta del test Hcv al momento dell’accettazione.