Si sono concluse le operazioni di recupero dell’Agusta Koala precipitato sul monte Cusna, giovedì 11 giugno, con sette persone a bordo e tutte decedute. Il velivolo, noleggiato dall’E80 Group di Viano, era partito da Lucca diretto a Treviso.
Nella giornata di ieri, 14 giugno, diverse squadre di Vigili del Fuoco dei comandi di Reggio Emilia, Modena e Bologna, hanno preso parte al recupero dei detriti, sparsi sul greto del fiume Lama. Alle operazioni hanno partecipato anche il SAER e il soccorso Alpino della Guardia di Finanza.
I detriti recuperati del relitto, individuato fin dalla mattina di sabato 11 giugno, sono stati raccolti in appositi sacchi da squadre in assetto spelo-alpino provenienti dal distaccamento di Castelnovo né Monti e dalla sede centrale. I sacchi sono stati caricati col verricello dall’elicottero che li ha condotti nei pressi del campo sportivo di Civago. Qui, sono stati sistemati su un autocarro proveniente dal comando di Bologna che li ha trasportati presso il deposito individuato dall’Autorità giudiziaria, come ha spiegato Luca Nanni del Nucleo Elicotteri vigili del fuoco ai microfoni rainews. Serviranno per futuri accertamenti.
Intanto i tecnici stanno raccogliendo il dna dei familiari delle vittime per poi procedere al riconoscimento definitivo delle salme.
Proseguono le indagini della procura di Reggio Emilia, al momento si indaga per disastro colposo e omicidio colposo plurimo; non ci sono indagati. Ieri anche il sopralluogo dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) che conduce un’indagine parallela.