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Casina, presentato a Bergogno il premio Gambarelli

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Domenica 12 giugno a Bergogno Matilde di Canossa, interpretata da Elisa Montruccoli conclude così il suo saluto "“Sia dunque onore a mastro Pietro e alla sua arte. Tornata, dal passato, nei luoghi che furono il cuore dei miei domini”.

Il mastro è Pietro Gambarelli, ricercatore storico e scultore della pietra, prematuramente scomparso lo scorso anno, cui il premio di studio è dedicato, con il patrocinio della Deputazione di storia patria per le antiche provincie modenesi, sezione di Reggio Emilia, del comune di Casina e della Pro loco del paese.

Presentazione premio Gambarelli (foto di Gianni Santandrea)

La conduttrice Giovanna Caroli ha aperto l’evento ricordando, fra l’altro, come nel 2015, in occasione della presentazione del primo libro di storia locale curato da “Piero”, com’era conosciuto da tutti, si era pensato a un secondo volume.

“Il concorso che stiamo inaugurando - ha sottolineato Caroli - ci permette, in un certo senso, di esaudire la volontà dell’autore di proseguire nella ricerca storica su Bergogno e le terre canossane”.

Il sindaco Stefano Costi ha ricordato come ovunque, in paese, ci sia il segno tangibile dell’opera di Gambarelli, dalle sculture in arenaria ai progetti che con tanta dedizione aveva portato avanti per il recupero e la valorizzazione del borgo e del territorio circostante.

“Un pregevole bassorilievo di Piero - ha rilevato - si trova anche nell’antico municipio della cittadina di Frizlar, in Germania, gemellata con il nostro Comune”.

E’ quindi intervenuto il presidente della giuria, il fratello gemello di Pietro, Giuseppe Gambarelli, che ha evidenziato
un altro aspetto del fratello, la sua apprezzata attività di infermiere nel reparto di cardiologia dell’ospedale di Castelnovo Monti. “Lui - ha affermato - aveva una vera e propria venerazione per la figura di Matilde. Le vicende medievali che hanno visto protagonista quella grande donna sono sicuramente state una delle principali motivazioni che lo hanno accompagnato nelle sue ricerche storiche e pure nelle sue espressioni artistiche”.

Le principali caratteristiche del bando e del regolamento del concorso, che si snoderà in quattro edizioni, sono state illustrate da Giovanna Caroli e riprese dal presidente della Deputazione reggiana di storia patria, Giuseppe Adriano Rossi, che ha ribadito: “Il premio a lui intitolato si colloca certamente nella prospettiva che Gambarelli scriveva nella
premessa della sua pubblicazione, in cui sperava ‘che amici e compaesani continuino l’opera di scoperta e valorizzazione’. La sezione di Reggio della Deputazione, che iniziò l’attività nel 1861, ha sempre avuto attenzione per le vicende matildiche. Alla luce di ciò abbiamo ben volentieri accolto l’invito della famiglia a contribuire nella stesura dei documenti e a far parte della commissione giudicatrice”.

Lucia Barbieri, presidente della Pro loco, ha fatto gli onori di casa: “Ieri abbiamo inaugurato, fra le altre cose, la fontana di acqua solforosa tanto voluta da Pietro. E’ stato un amico per Bergogno ed ha collaborato per renderlo sempre più bello ed accogliente”.

Nella sua relazione finale, Giuseppe Giovanelli ha voluto sottolineare l’entusiasmo e la costanza di Gambarelli nell’apprendere l’arte della ricerca storica. “Mostrava una notevole voglia d’imparare e di cimentarsi - ha attestato - e
in poco tempo aveva compiuto passi da gigante”.

Il premio di studio 2022-23, ha scadenza il 28 febbraio 2023 ed un valore di 2.500 euro.

La documentazione ufficiale sarà a breve disponibile sul sito del comune di Casina o contattando da subito la segreteria del concorso (Eva Barbieri, 347 6912689, [email protected]).