Gli inquirenti che indagano sulla morte di Giuseppe Pedrazzini sono tornati nell’abitazione di Cerrè Marabino per effettuare un nuovo sopralluogo.
Sul posto, oltre ad essere presenti i carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia, sono arrivati i Ris (Reparto investigazioni scientifiche) per scattare fotografie e cercare altre tracce.
L’uomo è stato trovato senza vita l’11 maggio scorso nel pozzo situato all’interno della sua proprietà. Al momento sono tre le persone indagate: la vedova, la figlia e il genero, accusate di soppressione di cadavere e truffa ai danni dello Stato per aver continuato – secondo gli inquirenti – a percepire la pensione della vittima anche dopo il suo decesso.
Tempo fa la vedova ha dichiarato che l'uomo sarebbe morto per cause naturale e che gli altri due familiari avrebbero poi gettato il corpo nel pozzo. Ma qualunque sia la causa del decesso l’unica certezza al momento, sembra essere che tutti e tre i familiari abbiano taciuto per un interesse economico, come sottolineato dal Gip nell’ordinanza dello scorso 16 maggio.
La famiglia, secondo le ipotesi accusatorie, si sarebbe trovata in difficoltà economiche. E è emerso che dopo la morte di Pedrazzini la famiglia avrebbe anche pubblicato un annuncio per vendere un terreno agricolo a Toano.