Home Cronaca Elicottero precipitato, due le inchieste in corso

Elicottero precipitato, due le inchieste in corso

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C’è un’inchiesta giudiziaria, in capo alla Procura di Reggio Emilia volta ad accertare eventuali responsabilità di reato e quella sulla sicurezza, per la quale procede l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) che ha disposto l’invio di un proprio investigatore sul luogo dell’incidente. Si indaga per disastro e omicidio colposo a carico di ignoti, per la tragedia avvenuta lo scorso 9 giugno: l' elicottero decollato dall’aeroporto di Lucca con 7 occupanti, risultato disperso per due giorni e ritrovato completamente distrutto.

L’area del ritrovamento è stata messa sotto sequestro. Il magistrato inquirente ha già richiesto l’autopsia sui sette cadaveri carbonizzati per capire con esattezza momento del disastroso impatto e cause di morte. Le salme sono state trasferite in obitorio a Modena.

Al vaglio degli inquirenti diverse ipotesi: "le condizioni atmosferiche, il fattore umano perché per una inchiesta di questo tipo si cercano anche eventuali criticità legate al pilota e all'operatore. Si valuta anche se ci sia potuta essere una problematica tecnica dell'aeromobile. E poi, un velivolo del tipo Koala, come da normativa internazionale non avrebbe in dotazione la scatola nera ma potrebbe essere stato equipaggiato con un apparato provvisto di memoria".

La giustizia farà il suo corso per scoprire le cause che hanno portato allo schianto. Adesso è il momento del dolore. Nel tragico schianto dell’elicottero sul Monte Cusna, ci sono sette vittime.

Il pilota, Corrado Levorin, 33 anni, è descritto da chi lo ha conosciuto per lavoro come elicotterista esperto, attento e scrupoloso. Padovano, aveva la passione per il basket; si era formato alla scuola Guido Baracca di Lugo di Romagna, ottenendo la licenza di istruttore e il brevetto per voli privati e commerciali. Dipendente della Avio Helicopters di Thiene: pilotava elicotteri a noleggio per scopi turistici o di affari, come nel caso dell'ultimo fatale volo.

Due manager libanesi sull'elicottero precipitato. Chadi Kreidy  e Tarek El Tayak, 55 anni. Non è la prima tragedia che colpisce la sua famiglia: due anni fa, il 4 agosto 2020, aveva perso la moglie nell'esplosione al porto di Beirut che fece oltre 200 vittime.

E poi quattro cittadini turchi, tutti dipendenti della Eczacibasi Holding, un vasto gruppo industriale che si occupa di prodotti per l'edilizia, prodotti di consumo e assistenza sanitaria e farmaceutica. llker Uçar, Arif Cez di Karamursel, Serhat Kenar di Manisa e Altur Erbil di Istanbul.