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Diritto allo studio, si amplia la possibilità di accedere alle borse di studio universitarie

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L’Emilia-Romagna è pronta a rispondere alla chiamata del Pnrr per ampliare ulteriormente la platea degli studenti e delle studentesse che beneficiano delle borse di studio. Quest’anno sono stati 26.400, il 100% degli idonei.

Per andare incontro alla crescente domanda di sostegno a causa della difficile situazione economica e puntare su una università sempre più inclusiva e un diritto allo studio garantito a tutte e tutti, la giunta regionale ha deciso di cogliere l’opportunità indicata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, aumentando da 23mila a 24.335,11 euro l’indicatore della situazione economica Isee che dà diritto all’assegnazione della borsa e dei servizi, nel rispetto degli altri requisiti di merito previsti dai bandi regionali.

Sarà anche aumentato l’importo delle borse di studio: 6.157,74 euro per i fuori sede, 3.598,51 euro per i pendolari e 2.481,75 euro per gli studenti in sede, oltre alla previsione di ulteriori incrementi dell’importo delle borse per gli studenti con maggiori difficoltà economiche e per le studentesse iscritte alle lauree Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics).

Sono le novità inserite negli atti di programmazione che si stanno predisponendo, a partire dal Piano regionale degli interventi e dei servizi per il diritto allo studio universitario e l’alta formazione nel triennio 2022-2024, atteso in Assemblea legislativa previo parere con la consulta degli studenti e i comuni con sede di Università.

Il punto sulle politiche regionali per consentire al maggior numero possibile di giovani di raggiungere i più alti gradi dell’istruzione, con particolare attenzione agli studenti meritevoli in difficili situazioni economiche, è stato fatto dall’assessora regionale all’Università, Paola Salomoni.

“In Emilia-Romagna, il diritto allo studio universitario rappresenta una leva fondamentale per contrastare le disparità socio-economiche e sostenere i giovani nella costruzione dei propri percorsi formativi e professionali- sottolineano Bonaccini e Salomoni - per un sistema accademico che non lasci indietro nessuno. Siamo pronti, dunque, a seguire la rotta indicata dal Pnrr, che mette a disposizione mezzo miliardo di euro a livello nazionale per il potenziamento del diritto allo studio”.

“Peraltro- aggiungono presidente e assessore - restiamo su una strada tracciata da tempo: l’Emilia-Romagna è tra le Regioni che hanno sempre garantito il 100% delle borse di studio agli studenti idonei, a partire da quelli con minori disponibilità economiche. Continueremo a farlo anche in futuro, con l’obiettivo di consolidare l’attrattività del sistema regionale universitario, grazie anche alla proficua e costante collaborazione con gli Atenei del nostro territorio”.

In vista dell’approvazione del Piano regionale triennale 2022-2025 sul diritto allo studio universitario, la giunta regionale sta intanto lavorando alla messa a punto delle direttive riguardanti i bandi di concorso ER.GO per il prossimo anno accademico 2022-2023 che, come di consueto, saranno pubblicati a inizio luglio.

Tra le novità, oltre all’innalzamento della soglia di reddito Isee e all’aumento dell’importo delle borse di studio previsto dal Pnrr è previsto anche il pagamento anticipato al 10 novembre di una prima rata della borsa di studio per le matricole delle lauree, diplomi di primo livello e lauree a ciclo unico.