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Elda racconta: In comune con la scuola

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Mi è arrivato un messaggio: “Saremo in comune sabato 4 giugno alle 9,30, i bambini l’aspettano”. Si può dire di no a dei bambini? Assolutamente no, anche se questa insegnante aveva capito il verso giusto per farmi dire di sì, sapete in ognuno di noi si nasconde il tallone d’Achille, il più è scovare dove si trova, mi preparo e parto accompagnata dal mio fido bastone.

Dovete sapere che questi ragazzini, circa un mese fa li ho accompagnati, con le loro maestre, a conoscere una parte di Castelnovo, quella a me più nota e che ogni tanto salta fuori nei miei racconti. Mi ero munita di vecchie foto ingrandite e plastificate che mostravo per far vedere come era il paese una volta. Vi dirò un gruppo di quaranta bambini divisi fra me e Ginetto Montipò, io andavo verso Bagnolo e lui verso Rovina, alla fine ce li scambiavamo. Ragazzini della scuola centrale, molto attenti, anche se cominciando a sentirsi grandi, specialmente qualche maschio, seguiva con aria di sopportazione, ma se gli chiedevi cosa avevo detto, rispondevano perfettamente, questo significava che era interessato.

Torniamo a stamattina, naturalmente sono arrivata in anticipo, come del resto faccio sempre quando mi devo recare da qualche parte, però questi cinque minuti sono passati in fretta, chiacchierando col dott. Tamagnini ex preside e grande storico di questa scuola.

Intanto arrivano i 40 alunni di quinta elementare accompagnati dalle loro insegnanti, buona parte di loro mi riconosce e mi saluta con un largo sorriso chiamandomi per nome, questo mi fa molto piacere. Li seguiamo su per le scale comunali fino all’ultimo piano e quando entriamo in questa grande sala c’è un gran silenzio rispettoso verso questo luogo. Bravi questi ragazzini e brave le loro insegnanti, hanno portato due grandi pannelli moltiplicati per due dal titolo:

“Alla scoperta delle nostre radici”

Pannelli bellissimi con scritte, foto e disegni sparsi con metodo e buon gusto insieme. Viene collegato il computer e sul telo bianco vicino al muro viene proiettato il contenuto di questa ricerca, che comincia dalla nostra bella Pietra e si sparge in tutto il paese. Una ricerca storica fantastica che parla della nascita della Pieve, dell’Ospedale, del Palazzo Ducale, dell’Albergo Tre Re, e via, via fino al Mulino di Bibbiano (anche se io l’ho conosciuto come Mulino di Raul Capanni), poi l’Oratorio di Santa Maria Maddalena e la strada principale di un tempo che si chiamava “Via della Scimmia” ora via Franceschini. Non hanno trascurato il “Vaticano”, poi piazza della Luna, arrivando in Piazza Peretti, facendo notare che non è antica.

Bravissimi a dare spiegazioni di ogni posto usando le loro parole, ho molto apprezzato questo, non mi sono mai piaciute le ripetizioni a “pappardella”, bravi loro, ma anche le loro insegnanti tutte giovani e di aspetto gradevole.

Ora non resta che attaccare questi pannelli nel posto giusto di questo edificio e spero proprio che restino lì per parecchi anni, questa è la storia del nostro paese raccontata dagli alunni delle classi quinte, della scuola primaria, Giovanni 23°.

Elda Zannini

 

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