Il 2022 sarà al quinto posto, fino alle previsioni attuali, tra l'anno più caldo mai registrato, con una temperature sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,88 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.
È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti a commento del un nuovo aggiornamento climatico pubblicato da l'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm-Wmo), sulla base delle elaborazioni dei dati relativi al primo trimestre 2022 della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1880.
Con l’arrivo del caldo africano in grande anticipo, in un 2022 segnato da precipitazioni quasi dimezzate, è allarme siccità per le semine ma anche per le coltivazioni di cereali e foraggi seminate in autunno e per ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere.
La mancanza di acqua – sottolinea la Coldiretti di Reggio Emilia – colpisce anche la produzione reggiana. I cereali e i foraggi sono indispensabili per l’alimentazione delle bovine all’interno del disciplinare di produzione del Parmigiano Reggiano, in una situazione già aggravata alle difficoltà di importazione dall’estero di molte materie prime.
Con il picco delle temperature – precisa la Coldiretti - manca l’acqua necessaria ad irrigare le coltivazioni che si trovano in una situazione di stress idrico che ne compromette lo sviluppo e la produzione.
Nonostante le recenti precipitazioni, infatti, il livello idrometrico del fiume Po continua a scendere ed è arrivato a -2,65 metri, dopo aver raggiunto il livello minimo da decenni, mentre le percentuali di riempimento dei grandi laghi sono fermi al 38%, secondo il monitoraggio della Coldiretti.
L’agricoltura – conclude la Coldiretti di Reggio Emilia – è infatti l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarle.