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“Vitello d’oro” 2022: Alberto Loris Ceccati. Addio ad un grande del volontariato

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Il "Vitello d’oro” è il riconoscimento postumo con il quale la Croce Rossa di Toano vuole premiare cittadini che in vita hanno acquisito particolari meriti, persone quindi degne di riconoscenza e di essere portate a modello.

Il fine non è tanto, o solo, quello di celebrare le loro virtù, ma anche e soprattutto di mantenerne viva la memoria per non dissipare il patrimonio del loro prezioso esempio.

Domenica 1 maggio 2022, al Cavolaforum, a Cavola di Toano è stato consegnato dal presidente della Croce Rossa di Toano, Mario Ferrari e dal sindaco Vincenzo Volpi, ai familiari di Mosè Castagni, Don Raimondo Zanelli, Paride Ferrari, Alberto Loris Ceccati e Giuseppe Lugari, accompagnati dalle note del coro Voci lassù dopo la messa celebrata da don Giancarlo Bertolini e  don Alpino Gigli.

In questo link potrete vedere il video della diretta fatta quella sera.

Conosciamo oggi Alberto Loris Ceccati, nei prossimi giorni presenteremo anche gli altri insigniti. Testi tratti dal libretto edito dal Comune di Toano e Croce Rossa sezione Toano, stampato da La Nuova Tipolito.

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Addio ad un grande del volontariato
Se n’è andato senza far rumore.
In silenzio, come era nel suo stile: mite e garbato.
Alberto Loris Ceccati di Cavola, se n’è andato vinto da una malattia il 25 aprile 2020.
In giovane età aveva conosciuto e affrontato anche la sofferenza della emigrazione.
Un anno dopo il matrimonio con Pasquina Bernardi, celebrato il 27 agosto 1966 a Boccassuolo di Palagano, partì alla volta della capitale lombarda in cerca di lavoro. Poi ancora la gestione del ristorante delle Terme della Salvarola in comune di Sassuolo. Finalmente il ritorno al suo amato paese di Cavola, un paese di cui Loris è stato sicuramente una colonna portante per l’impegno, la concretezza e la spiccata dedizione, che ha sempre espresso nella vita associativa. Componente del Corpo Bandistico locale ne divenne Presidente. È stato designato, con forza e convincimento Presidente della Pro Loco nel 1983 ed è rimasto in carica fino alla sua dipartita.
Il suo entusiasmo e la voglia di fare, in completa sintonia con il Presidente della Banca di Cavola e Sassuolo di allora, Silvio Scalabrini, diedero concretezza ad un ambizioso progetto, invidiato da tutto l’Appennino Reggiano: il CAVOLA FORUM, inaugurato solennemente il 26 giugno 2011.
Loris era un uomo infaticabile, sempre pronto al dialogo con determinazione e mai con rancore.
Di carattere schietto, ma soprattutto un vero galantuomo, il cui comportamento poggiava unicamente sull’onestà, sulla rettitudine e sulla concretezza, accompagnati sempre da un profondo spirito di solidarietà e altruismo. Lo si capì anche quando nell’anno 1993 il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Leonardo Caprioli, ufficialmente annunciò il progetto esecutivo: “OPERAZIONE SORRISO A ROSSOSCH”, per la costruzione di una casa che avrebbe accolto 100 bambini. Rossosch è una città della Russia dove nel 1942 aveva sede il Comando del Corpo d’Armata alpino in cui persero la vita tanti giovani di vent’anni. Dalla Sezione di Reggio Emilia partirono rimboccandosi le maniche l’Alpino Corrado Bagnacani del gruppo di Cavriago, il Presidente Sezionale Gino Morani, l’Alpino Paride Ferrari del gruppo di Cavola ed il volontario Alberto Loris Ceccati del gruppo di Cavola, che pur non essendo Alpino dimostrò di incarnarne gli ideali. Una ulteriore luminosa testimonianza di solidarietà umana.
Il 20 febbraio 2018 Loris ha pianto la scomparsa del figlio Armando Federico, di soli 50 anni, che già aveva percorso un lungo calvario. Il 13 dicembre dello stesso anno se n’è andata anche la moglie Pasquina.
Di fronte a tanta sofferenza, Loris ha saputo ugualmente trovare il coraggio e la forza di reagire con dignità ed il sorriso di sempre.
“Visti questi momentacci vi informerei che qualora venissi a meno organizzatevi una bella festa, sennò la facciamo insieme a me quando si potrà fare”. Sono le amare parole pronunciate da Loris due giorni prima della morte, rivolte a tutti i componenti del Corpo Bandistico e che la figlia Simona con il sostegno della Pro loco, ha rispettato fedelmente non appena è stato possibile.
Mi piace ricordare che lunedì 27 aprile, quando le tue spoglie mortali hanno attraversato il paese di Cavola per l’ultima volta, le Associazioni di volontariato del paese, nel fedele rispetto delle norme vigenti, ti hanno reso l’ultimo omaggio con un picchetto. Dai balconi e dalle finestre la popolazione ti ha salutato con un lungo applauso. Nella stessa ora, i fedeli amici alpini di Treiso (CN) hanno espresso tutta la loro vicinanza nello stesso modo e con lo stesso sentimento.
“Non so quali parole usare per poterti dimostrare la mia tristezza, e penso dell’intera comunità di Cavola, per dimostrarti la gratitudine, per ringraziarti per quanto hai saputo dare per tutte le iniziative portate avanti insieme, partendo dal Corpo Bandistico, dagli Alpini che tu pur non avendone militato nel corpo, avevi tutti i meriti di portarne il Cappello, poi la Protezione Civile e non per ultimo la Pro loco, il Carnevale, il mercato domenicale, la Festa del Tartufo, i pranzi della ex (purtroppo) Banca di Cavola e l’organizzazione delle gite.
Solo con la tua disponibilità, capacità, umiltà, spirito di aggregazione ed il tuo prezioso lavoro siamo riusciti a portare a termine l’ambizioso progetto del Cavola Forum. Senza di te tutto questo non si sarebbe potuto fare.
Sei stato un Grande.
Sei stato un esempio di forza per aver subìto la scomparsa di Armando e Pasquina in meno di un anno, e ora ci lasci anche tu. Mi va di pensare che hai voluto riunirti a loro, anche se lasci un vuoto incolmabile. Non abbiamo potuto nemmeno restarti accanto nelle ultime ore di vita e tutta la comunità non ha potuto renderti quel meritato omaggio che ti eri conquistato.
Ci mancherai.
Ciao grande Loris.” (Silvio Scalabrini)

(Elisa Medici)