Continua la collaborazione tra il liceo linguistico Cattaneo dall'Aglio e Redacon tramite la rubrica "Speakeasy",curata direttamente dagli studenti dell'anno 2021-2022
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We have chosen to write this article because we want this important message to be understood: unfortunately, not everyone in the world is as lucky as we are and not everyone has the right to education.
In Afghanistan, the Taliban have banned education for women, but just as Michelle Bachlet stated "the denial of education violates the human rights of women and girls.”
As reported by an Amnesty International campaigner in Afghanistan, Samira Hamidi, the Taliban have deprived a generation of women and girls of the right to education.
Obviously, this is a very big problem and people cannot continue to ignore it.
In the capital, Kabul, schools and universities worked hard and the Taliban said the girls could eventually go back to school, but it hasn't happened yet.
“The leadership has not decided when or how to allow the girls to go back to school," said Waheedullah Hashmi, representative of external relations.
US special envoy for Afghanistan, Tom West, said: "For the sake of the country's future and its relations with the international community, I urge the Taliban to honor their commitments to their people."
Another activist, Bérénice Van Den Driessche, said that the dialogue with the Ministry of Education will be continued to understand where the problems are; she also added that she is confident and expects a return to a normal situation to allow girls to go back to school.
The girls feel uncertain about their future, because they did everything the Taliban asked, and they promised that the young women could go to school, but they did not keep their promise.
For this reason, a young reporter, Mariam Naheebi, protested for women's rights and said: “they have not been honest with us.”
On television, there were interviews and very sad images of some girls crying because they could not attend classes.
Consequently, we have decided to report this sentence from a young student, which expresses all her sadness regarding this situation: “We are human. We have rights. Why are they playing with our future? We only want to continue our studies. Is it a crime to be a girl? Is it a crime we want to study?”
Often we do not realize how lucky we are to have the opportunity to go to school and to be able to study and therefore to develop our personal culture.
For many teenagers, school is a burden and many young people complain about it, while there are girls who are desperate because they are denied access to education.
Therefore, we must never forget the importance of what we have.
https://www.theguardian.com/world/2022/mar/23/girls-in-afghanistan-school-taliban
(Ghinoi Elenoire; Parmeggiani Irene 4^Q)
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Abbiamo scelto di scrivere questo articolo, perché vogliamo che questo messaggio importante venga capito: purtroppo non tutti nel mondo sono fortunati come noi e non tutti hanno diritto allo studio.
In Afghanistan, i talebani hanno vietato l'istruzione alle donne, ma proprio come Michelle Bachelet ha affermato: “la negazione dell'istruzione viola i diritti umani delle donne e delle ragazze".
Come riportato da un'attivista di Amnesty International in Afghanistan, Samira Hamidi, i talebani hanno privato una generazione di donne e ragazze del diritto all'istruzione.
Ovviamente questo è un problema molto grande e non si può continuare a ignorarlo.
Nella capitale, Kabul, le scuole e le università hanno lavorato molto e i talebani avevano detto che le ragazze alla fine avrebbero potuto tornare a scuola, ma non è ancora successo.
“La leadership non ha deciso quando o come consentire alle ragazze di tornare a scuola", ha affermato
Waheedullah Hashmi, rappresentante delle relazioni esterne.
L'inviato speciale degli Stati Uniti per l'Afghanistan, Tom West, ha affermato: "Per il bene del futuro del Paese e delle sue relazioni con la comunità internazionale, esorto i talebani a rispettare i loro impegni nei confronti del loro popolo".
Un’altra attivista, Bérénice Van Den Driessche,, ha detto che il dialogo con il ministero dell'Istruzione verrà continuato per capire dove sono i problemi; inoltre ha aggiunto che è fiduciosa e si aspetta un ritorno alla normalità per consentire alle ragazze di tornare a scuola.
Le ragazze si sentono incerte sul loro futuro, perché hanno fatto tutto ciò che i Talebani chiedevano e loro avevano promesso che le giovani donne avrebbero potuto studiare, ma la promessa non è stata mantenuta.
Per questa ragione, una giovane giornalista ha protestato per i diritti delle donne e ha detto: "Non sono stati onesti con noi".
In televisione sono state trasmesse interviste e immagini molto tristi di alcune ragazze che piangevano perché non potevano frequentare le lezioni.
Di conseguenza abbiamo deciso di riportare questa frase di una giovane studentessa, che esprime tutta la sua tristezza riguardante questa situazione: “Siamo umani. Abbiamo dei diritti. Perché stanno giocando con il nostro futuro. Vogliamo solo continuare i nostri studi. È un crimine essere una ragazza? È un crimine voler studiare?”
Spesso non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunate ad avere la possibilità di andare a scuola e di poter studiare e di conseguenza di poter sviluppare la nostra cultura personale.
Per molti ragazzi e ragazze la scuola il più delle volte è un peso e tanti giovani si lamentano di quest’ultima, mentre ci sono delle ragazze che si disperano perché non hanno accesso agli studi.
Perciò non dobbiamo mai dimenticarci del valore di ciò che abbiamo.
https://www.theguardian.com/world/2022/mar/23/girls-in-afghanistan-school-taliban
(Ghinoi Elenoire; Parmeggiani Irene 4^Q)