Cari Amici,
a nome di tutto il GAOM auguro a voi e alle vostre famiglie una Santa Pasqua di Resurrezione, piena di vera Speranza, come quella che nonostante le difficoltà e le sofferenze vediamo fiorire nelle nostre missioni in Etiopia.
Tra i tanti segni di rinascita, vorrei indicarne soprattutto due: la nuova spedizione di volontari e “Mariam” il tanto sognato progetto per la valorizzazione della donna che finalmente diventa realtà.
Dopo due anni in cui tutto è stato condizionato dalla pandemia da Covid, stiamo ora vivendo un tempo in cui cerchiamo di tornare alla normalità. Anche il GAOM, seppur non si sia mai fermato, riprende le attività consuete che erano state sospese. Fra queste ecco una nuova importantissima spedizione formata da tre tecnici: Andrea, Fabrizio e Simone. Soggiorneranno in Etiopia dal 15 al 30 aprile, presso la città-baraccopoli di Shashemene. L’obiettivo principale sarà il riuscire ad incontrare molti amici etiopi, che stanno seguendo i nostri progetti. Inoltre saranno impegnati nell’apportare alcune migliorie all’interno delle nostre missioni. In particolar modo dovranno proteggere dalle intemperie, sistemando dei teloni, il porticato delle sisters del De Foucauld, sotto il quale le donne povere dello slum di Shashemene si fermano insieme ai loro bambini per ricevere assistenza. Inoltre, presso lo stesso centro, sarà indispensabile la sostituzione della cisterna solare che è irrimediabilmente danneggiata.
Soprattutto però i nostri tre volontari potranno incontrare Firewot, ragazza etiope, che si è resa disponibile a seguire gratuitamente le ragazze che entrano nel progetto “Mariam”per la valorizzazione della donna. Un progetto tanto desiderato e che ora finalmente si realizza. Le prime cinque ragazze entreranno in percorsi formativi della durata di circa un anno, che aprirà loro le porte al mondo del lavoro. Dare istruzione ad una giovane ha molteplici significati. Innanzitutto una formazione di base che la faccia crescere culturalmente ed aprire la mente. Quindi significa responsabilizzarla, darle strumenti per costruirsi un futuro ed evitare che rimanga vittima della cultura locale. Infatti nel mondo etiope, la donna non ha valore e capita che venga rapita, anche giovanissima, per diventare sposa di un ragazzo. Se il rapimento ha successo, il ragazzo dovrà poi pagare la dote per riappacificarsi con la famiglia di lei. Se però una ragazza ha studiato il suo valore aumenta e sarà quindi difficile che venga rapita.
Augurando ai nostri tre volontari un buon lavoro e continuando a seminare speranza, rinnovo a voi i migliori auguri di una Santa Pasqua.
(Alberto Campari, presidente GAOM)