Dal 10 Aprile il Centro Laudato Sì di Bismantova ospiterà la serie di mostre dal titolo “Storie di sacra natura”. L’iniziativa si svolgerà in tre distinti momenti.
Si parte con l’esposizione fotografica di Oriana Gazzotti dal titolo “Sacri sguardi” che si conclude il 25 Aprile. L’artista contempla l'interazione tra uomo, natura e misticismo, oltre il confine del sentire, in una poesia visiva.
Dall’1 al 22 maggio è la volta di “Erbe sante, sante erbe” dove Ermanio Isarco Beretti, artista e studioso di erbe, con l’ironia che lo contraddistingue, propone disegni e installazioni legate al mondo delle erbe, la coscienza di come esse siano nostre alleate, abitanti silenziosi e parte indiscussa del Creato.
Si conclude con Simona Sentieri e Palmiro Incerti che propongono “Divina mente” dal 29 maggio al 26 giugno coniugando pittura e scultura. Gli artisti espongono opere realizzate con materiali poveri e anche di riciclo, interpretando così una versione di bellezza “diversa-mente” dai canoni classici. Forniscono una loro parafrasi di alcun versi della Divina Commedia, rendendo omaggio alla Pietra di Bismantova che accolse il sommo poeta.
Ai nostri microfoni la curatrice dell’iniziativa Simona Sentieri da una narrazione della genesi dell’evento e dei principi che ne hanno ispirato la progettazione.
Simona come è nata l’idea di questa mostra?
“Partecipavo ad una riunione con l'Associazione Legambiente Appennino, presso il Centro Laudato Si' all'Eremo della Pietra di Bismantova. Io, la presidentessa Nuccia Mola e gli altri presenti abbiamo subito apprezzato il luogo nella sua bellissima ristrutturazione, così come la sensazione evocativa che emanava tutt'intorno il paesaggio. Abbiamo convenuto che un luogo così poteva prestarsi per esprimere la bellezza della natura, dando un messaggio non solo naturalistico o informativo ma anche artistico. È nato così questo progetto come frutto della collaborazione tra Legaambiente e il Parco Nazionale dell’Appennino tosco – emiliano. Al riguardo mi sento di ringraziare espressamente il presidente Fausto Giovanelli per la fiducia che ha dimostrato nei confronti dell’iniziativa.
Come siete passati dalla formulazione dell’idea alla sua effettiva concretizzazione?
Ho contattato alcuni miei amici artisti che ho trovato subito disponibili ed entusiasti a condividere questo progetto. Abbiamo pensato ad un evento con un unico comun denominatore: la natura.
Quali sono i tuoi obiettivi in quanto curatrice della mostra?
La mia intenzione è di parlare di ambiente, ma in maniera creativa, intellettuale, artistica e poetica oltre che naturalistica. Narrare di “luogo natura” e “luogo sacro”, è come cucire con lo stesso filo un'unica trama strutturale di bellezza, rispetto, poesia.
Come mai l’unione di quattro artisti?
Chi mi conosce sa che la mia linea è sempre stata quella della contaminazione, della collaborazione tra artisti, perché penso che lo scambio generi crescita come la biodiversità in natura assicura il futuro della Terra.
Quattro artisti che portano varie tecniche espressive…
Ho curato questo evento in tre linguaggi diversi tra loro, che consentiranno la contemplazione del luogo, ora visiva ed evocativa, ora ironica e leggera ma non superficiale, ora intellettuale e interpretativa, lasciando libera scelta di espressione agli artisti stessi.
Come si pone Legambiente nei confronti di questa iniziativa?
I membri di Legambiente ritengono che la cultura sia un veicolo molto importante ed efficace per sensibilizzare al rispetto e alla collaborazione per un mondo migliore, facendo conoscere il proprio territorio anche attraverso l'espressione artistica.
C’è qualcosa che vorresti aggiungere per far sì che il pubblico si interessi a queste mostre?
Credo che mio padre, che è stato sempre uno dei difensori della bellezza naturale della Pietra di Bismantova insieme al gruppo G.a.b. (Gruppo amici Bismantova) negli anni 70, e poi col C.a.i. (Club Alpino Italiano) negli ultimi 30 anni, sarebbe stato contento di vedere questo valore aggiunto culturale nel nostro territorio. La nostra Pietra di Bismantova è un luogo spettacolare, espressione della natura nella sua grandezza che ci porta senza alcun dubbio anche alla sacralità del luogo stesso in grado di dare un grande valore aggiunto all'evento.
Note biografiche degli artisti
Ermanio Isarco Beretti
Nato a Spigone di Vetto (RE) nel 1953, vive a Pianezzo, comune di Carpineti, dove coltiva erbe aromatiche, disegna e intrattiene gli amici nel suo giardino artistico, con storie fantasiose e immaginifiche. Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Brera, sperimenta in diverse direzioni artistiche e sempre con grande ironia, intorno alla quale è incentrato il suo riconoscibile stile. L'artista si guarda indietro e torna a cercare, nel segno dei tempi, nelle mode che cambiano, quello che resta di ancora profondo, autentico e genuino, con un profumo e un sapore da ricordare anche se lontano nel tempo, sempre senza prendersi troppo sul serio.
Palmiro Incerti
Nasce a Vezzano sul Crostolo il 14 Febbraio 1951. Lavora nel settore industriale con qualifica di meccanico manutentore.
Determinante per lui è l'incontro con lo scultore Giorgio Benevelli dal quale scaturisce una ammirazione profonda riferita alla sua capacità di dare anima al metallo.
Inizia da autodidatta, cui fa seguito la formazione dei maestri scultori quali Pavesi, Giuffredi e Belletti. Sperimenta, ricerca e lavora diversi materiali: marmo alla pietra, legno e metallo, resine, gesso, creta, spesso materiali di recupero. Espone le sue opere in diverse mostre personali e collettive e partecipa a vari simposi su legno. Da alcuni anni gestisce un suo spazio espositivo personale a Vezzano sul Crostolo. Le sue opere sono pubblicate sulla pagina Facebook PaLsculture.
Orianna Gazzotti
Nasce a Toano. Vive e lavora a Scandiano. L'interesse e l'amore per le arti visive si sviluppa già dall’infanzia, all'interno di una famiglia dove ciascuno dei nove zii possiede un'abilità artistica naïf: pittore, liutaio, intarsiatore, fotografo, scultore ligneo…
Grazie ai consigli preziosi dello zio fotografo, acquista le prime macchine fotografiche da ragazzina e, a periodi alterni e con diverse intensità, sempre alla ricerca di qualcosa, fotografa, scatta, sperimenta, gioca con le luci e i chiaroscuri, senza mai prendersi troppo sul serio.
La vita la distrae da questa passione per un buon lasso di tempo ma i geni del d.n.a. di famiglia fanno sì che la passione per la fotografia torni a riproporsi con grande trasporto negli ultimi anni, frequentando corsi di fotografia e sperimentando con le nuove tecniche digitali.
Complice di questo re - innamoramento, un viaggio di volontariato in Africa dove, come afferma, “tutta la bellezza della terra si concentra e ne racchiude le emozioni e la magia”.
Utilizza la fotografia come strumento per cogliere ed esprimere emozioni, alla ricerca della bellezza nei dettagli della quotidianità.
Simona Sentieri
Originaria di Castelnovo ne’ Monti (RE) consegue il diploma al Liceo Scientifico. Frequentato il D.a.m.s. a Bologna settore Arte. Diventando Design d'Interni ne ha fa la sua professione per molti anni. Vive quasi vent’anni all’estero, dedicandosi alla pittura. Da alcuni anni rientrata in Italia, si dedica alla ricerca artistica e stilistica personale legata al suo territorio, ispirata alla natura e al mondo femminile. Partecipa ad esposizioni personali e collettive in diverse città. Apre un suo laboratorio personale dove crea ed espone le proprie opere dedicandosi alla pittura a tempo pieno. Il suo stile è astratto figurativo, materico e di decisa tendenza alla sperimentazione di materiali riciclati e naturali, introduce il gesto del rammendo insieme agli ossidi di ferro e alla calce. Da diversi anni scrive poesie su un blog e racconti di donne in particolare collaborando e pubblicando su riviste culturali locali. Realizza installazioni artistiche a cielo aperto in natura, crea laboratori artistici per bambini e intrattenimenti culturali di divulgazione e letture di poesie.