Si è tenuta il 23 marzo 2022 la ricollocazione della croce posta nel luogo dove Don Venerio Fontana morì, colpito da un albero, presso il retro della Pieve di Minozzo. In occasione del sessantesimo anniversario della morte, Luca Sassi, pronipote di Don Vittorio, chiamato Venerio, l’ha ritrovata e restaurata, in modo da ricollocarla nel punto esatto della tragedia.
Luca Sassi, alpino solognese, prima della Santa Messa del 13 marzo, ha anche parlato del parroco, riportandone in vita il ricordo.
«Io, come pronipote, ma soprattutto facente parte di questa comunità, assieme a tutti i miei parenti, mi sono sentito in dovere di rendere omaggio e ricordare Don Venerio. La sua morte, legata a un tragico incidente, ha lasciato orfane le parrocchie di Minozzo, Tapignola e Secchio. Era gennaio del 1962. Lungo l’argine del torrente Prampola fu costruita una croce, e posta nel punto che travolse il parroco. Grazie all’aiuto di alcune persone di Minozzo l’ho ritrovata in mezzo alle sterpaglie, logorata dal tempo e dagli agenti atmosferici. Con l’aiuto di Ivano Fontana, anche lui come me imparentato con Don Venerio, l’ho prelevata e restaurata; ora vorremmo ricollocarla nel punto dov’era, che è stato già sistemato. Possa questo nostro messaggio continuare a rendere onore e gloria a quell’uomo che fece da guida nella vita religiosa, spirituale e di tutti i giorni a tutta la comunità.»
La croce è stata messa a dimora sul retro della Pieve di Minozzo, e si può accedere lasciando le auto presso la canonica e scendendo lungo il sentiero, in una camminata di circa cinque minuti.