Il 31 marzo, dopo due anni e due mesi, termina lo stato di emergenza e si torna lentamente alla normalità con l'allentamento progressivo di alcune misure: ecco quali
Il nuovo decreto del Consiglio dei Ministri approvato il 17 marzo scorso prevede che entro l'inizio dell'estate molte delle restrizioni finora in vigore non saranno più necessarie, come l'uso della mascherina, l'obbligo del green pass e la quarantena in caso di contatto con un positivo.
Cosa cambia dal primo aprile
Torna tutto in bianco. Archiviamo il sistema della suddivisione delle Regioni per colore, anche se rimarrà il bollettino quotidiano per monitorare l'andamento dei contagi.
Lavoro e smart working
Gli over 50 potranno tornare al lavoro senza rispettare l’obbligo di vaccinarsi previsto fino al 15 giugno. Dovranno però esibire un tampone negativo antigenico (valido 48 ore) oppure molecolare (valido 72 ore). Rischieranno la sanzione da 100 euro, ma non la sospensione dal lavoro.
Ristoranti e bar, negozi e servizi, stadi e discoteche
Per ristoranti e bar all'aperto non sarà più necessario possedere il green pass; così come per feste all'aperto, cerimonie, alberghi e strutture ricettive. Mentre rimane in vigore il green pass rafforzato per bar e ristoranti al chiuso fino al 15 aprile, dopo di che basterà quello base. Non serve il green pass per i clienti degli alberghi che vanno nei ristoranti e bar interni.
Per gli stadi all'aperto e al chiuso e per le discoteche torna la capienza del 100% e per quelle all'aperto non servirà il green pass.
Accesso libero ai servizi e negozi di parrucchieri, barbieri, estetisti, uffici pubblici, banche, sport all’aperto anche nei circoli, centri termali, sagre e fiere, centri educativi per l’infanzia.
Trasporto pubblico
Niente green pass anche per il trasporto pubblico, dove ricordiamo continua a vigere l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2. Per prendere arei, treni e navi si dovrà invece possedere almeno quello base.
Scuola e quarantene
Nelle scuole di ogni ordine e grado con quattro soli casi positivi le lezioni restano in presenza, ma docenti, educatori e bambini che abbiano più di 6 anni devono indossare la mascherina Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto.
I positivi seguono l’attività scolastica in Dad e possono rientrare in classe con un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.
Niente quarantena precauzionale per chi viene a contatto con un positivo, anche se non vaccinato: basterà osservare l’autosorveglianza.
Dal 15 giugno
Scade l’obbligo vaccinale per medici, infermieri, operatori delle Rsa, insegnanti e personale della scuola, ma anche per chi lavora nel comparto della difesa, della sicurezza, del soccorso pubblico, per il personale della polizia locale, dei servizi segreti e della polizia penitenziaria. Fine dell’obbligo vaccinale anche per le persone che hanno più di 50 anni di età: non saranno più tenute a presentare il green pass per entrare al lavoro.
Dal primo maggio il via libera: niente più green pass e stop all'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 negli stadi e durante i concerti. Per quanto riguarda la mascherina chirurgica nei luoghi al chiuso, l'obbligo resta in vigore fino al 30 aprile poi si vedrà. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, insiste infatti nel chiedere cautela perché «i casi stanno risalendo in tutta Europa».