"La Statale 63 tra Casina e Carpineti, dopo l’incendio del 24 febbraio, resterà chiusa per ancora due mesi, quindi fino a maggio o, meglio, all’inizio dell’estate per ultimare i necessari lavori di ripristino e sistemare danni per un milione di euro”.
Così il consigliere regionale della Lega Gabriele Delmonte dopo la risposta della Giunta regionale al questione time che il rappresentante del carroccio, assieme alla collega Maura Catellani, aveva presentato sulla grave situazione della viabilità nell’appennino reggiano.
“L’assessore regionale alla viabilità Andrea Corsini - afferma Delmonte - ha smentito le affermazioni di Anas, che aveva annunciato la chiusura della Statale fino a fine marzo, ma, con Anas, continua a lavorare solo su interventi tampone lungo la Statale 63. Serve, invece, una nuova programmazione, una soluzione alternativa, sostenibile e utile per la montagna reggiana e non correre dietro al singolo problema così da risolvere il problema della viabilità. Altrimenti chi abita l’appennino reggiano non potrà che convincersi di abitare un territorio abbandonato dalla Regione e trarne le debite conseguenze”.
L’assessore Corsini ha confermato l’impegno della Regione al confronto aperto con Anas e gli enti locali interessati per seguire l’andamento dei lavori e annunciato, all’interno dell’accordo quadro 2021-2025 con Anas, un intervento da 36 milioni per la sistemazione del tratto della Statale 63 tra il Bocco di Casina e Puianello.
“Bene questo stanziamento, che arriva con 15 anni di ritardo, ma davanti a noi – ha però aggiunto Delmonte – abbiamo una circolazione che ora è riversata su percorsi che, stante la chiusura della galleria dopo l’incendio, attraversano piccole frazioni, lungo carreggiate strette, piene di curve, dove la manutenzione e la sicurezza è venuta meno, un tracciato tutto al buio. Un percorso necessario per i pendolari che devono raggiungere i posti di lavoro e obbligato per i turisti che volessero raggiungere le piste da sci reggiane, anche se a ben vedere sono più vicini, quanto a tempo di percorrenza, gli impianti del Trentino”.
“A causa della interruzione della Statale 63 la montagna reggiana – ha denunciato Delmonte - è più lontana di un’ora dal capoluogo e, anche a causa della chiusura del punto nascite di Castelnovo Monti voluto dalla Regione, per una partoriente arrivare in ambulanza all’ospedale di Reggio Emilia oggi è ancora più difficile e rischioso. Ecco perché serve sollecitare Anas a pensare a un nuovo tracciato adeguato ai nostri tempi e alla mobilità di oggi o l’Appennino reggiano sarà sempre più abbandonato a se stesso”.
Vergogna e basta, non mi viene in mente nient’altro. Questo è il risultato di anni di menefreghismo e miopia. Dimissioni subito per i sindaci e chiunque altro abbia gestito i rapporti con ANAS.
GAL
Apprezzo le parole chiare dell’assessore regionale alla viabilità, come ho apprezzato le molte parole “sprecate” dal Presidente Errani, successivamente da Bonaccini, ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti, a parte i ritardi, i fondi, e tante altre scusanti, il fatto determinante è l’assoluta latitanza nei fatti, solo Bla Bla Bla.
Ora si parla di Maggio, forse Giugno, ma siamo PAZZI, chi ripaga il tempo, il caro benzina/gasolio ai pendolari della SS63.
Penso che sia ora della rivolta popolare con azioni forti in modo da svegliare la classe politica sonnecchiante, tralasciamo ANAS ente inutile.
Cordialmente
Eravamo in attesa da anni per vedere ripristinare e soprattutto la messa in SICUREZZA le gallerie , ( la galleria del Seminario è stata aperta nel 1994).
Ho fatto la pendolare per anni , prima e dopo la costruzione delle gallerie….!!!
il sacrificio di prendere strade alternative si può fare per alcuni mesi
per la sicurezza di tutti !
Ci sono state tante polemiche come per es. scarsa l’illuminazione – assenza di vie di fuga ecc…! Vero … Ora ci siamo …. spero !!
Buon lavoro
Alice
Alice
Io penso che alla persone che ci governano da Bologna non importi nulla della manciata di voti dell’Appennino, ci tolgono i servizi ( vedi punto nascite), e i nostri governanti locali contano come il due di coppe briscola a bastoni.
Una amministrazione moderna le cose da fare le programma con tempi e costi certi, ma qui si naviga a vista come sempre, gli scogli però li dobbiamo evitare noi cittadini.