Questa sera a Casina il castello si illuminerà di giallo e azzurro per dire no alla guerra. L’amministrazione comunale fa appello ad una ripresa del dialogo perchè si possa risolvere il conflitto e, soprattutto, sia garantito il rispetto dei diritti umani.
Accanto alle tante iniziative simboliche intraprese per chiedere la pace, ha iniziato a muoversi la macchina della solidarietà. E’ scattata una vera e propria gara in tutta Italia.
Nei comuni dell’Appennino reggiano al momento enti ed associazioni di volontariato attendono comunicazioni ufficiali. Lo hanno ribadito il primo cittadino di Castelnovo Monti Enrico Bini e i volontari della Croce verde che sottolineano che non sono al momento attivate raccolte ufficiali di abiti, farmaci, alimenti, denaro o generi di prima necessità.
Intanto si rincorrono appelli sulle pagine facebook.
Ad esempio, sulla pagina “Sei di Vezzano se “ e “Sei di Toano se…” sono stati condivisi appelli per raccogliere più cose possibili da mandare in Ucraina per aiutare la popolazione: generi alimentari come pasta, olio, riso, biscotti, caffè, e poi medicine, antidolorifici e analgesici, siringhe, bende, disinfettanti, e ancora insulina, vitamine, pannolini, teli anti gelo; poi scarpe, vestiti, coperte.
A Reggio un lungo elenco di generi non solo di prima necessità, richiesti anche dal ristorante di Reggio Emilia, la Grande Mela - e riproposto dalla Chiesa ortodossa. Nel loro appello si legge: “Noi, insieme alla comunità dell’Est Europa della nostra regione - scrivono - ci siamo mobilitati per fare dei pacchi con prodotti che potrebbero essere utili ai rifugiati appena usciti dal paese, alla dogana di Palanca della Repubblica Moldava. Vi preghiamo di mettere nei pacchi prodotti come: asciugamani, salviette umidificate, fazzoletti; prodotti alimentari asciutti (come merendine, tè in bustine, biscotti, conserve, cibo per bambini piccoli, etc.) siate attenti alle scadenze; prodotti per l’igiene (in particolare pannolini per bambini e assorbenti per le donne); libri, quaderni con attività per bambini piccoli, matite; qualsiasi altra cosa che pensiate possa essere utile per loro”.
La Croce Rossa italiana e la Caritas italiana hanno attivato una raccolta fondi sui loro canali ufficiali per far fronte all'emergenza in Ucraina e sostenere gli interventi di assistenza umanitaria.
La macchina della solidarietà avanza, facciamo attenzione alle tante richieste cercando di verificare le fonti 'non ufficiali', per essere certi di aiutare concretamente la popolazione ucraina.
si potrebbero attivare corridoi per minori soli, per ospitarli come fu fatto per i bambini dopo il dramma di Chernobyl
maru