Liberiamoci dalla violenza (LDV) è il programma di intervento che l’azienda sanitaria di Reggio Emilia rivolge agli uomini che hanno commesso atti violenti nei confronti delle proprie compagne, per evitare che la situazione degeneri.
Il primo passo del percorso è che la violenza sia chiaramente riconosciuta da chi ne è l’autore. Poi, con l’aiuto di psicologi-psicoterapeuti adeguatamente formati che lavorano in equipe e collaborano con la rete dei servizi sanitari territoriali, inizieranno un percorso con l' obiettivo di interrompere i comportamenti violenti attraverso l’assunzione di responsabilità e la prevenzione delle recidive.
La violenza maschile sulle donne ha origini anche di natura culturale e sociale ed è fondamentale lavorare sulla consapevolezza degli uomini che la esercitano, avendo cura di garantire la sicurezza delle compagne oltre che dei figli e delle figlie che compongono il nucleo familiare.
Nella nostra provincia, ogni anno, sono oltre 300 le donne che si rivolgono al centro antiviolenza “Casa delle donne” per chiedere aiuto e, quando necessario, protezione per violenza e maltrattamenti vissuti per lungo tempo e divenuti non più sostenibili. Questo numero rappresenta soltanto la punta dell’iceberg rispetto alla realtà che molte altre vivono quotidianamente.
Il programma di intervento ha il suo riferimento a Reggio Emilia in un centro LDV di recente apertura, nella Casa della Salute Nord. Sarà questo il punto di accoglienza per gli uomini che intendano comprendere le ragioni della violenza agita e trovare sostegno nella costruzione di modalità relazionali rispettose delle proprie partner, dei figli, dei familiari. Il centro LDV trova spazio nel Consultorio Familiare della Casa della Salute Nord in via Gramsci 54/L a Reggio Emilia e opera su appuntamento il venerdì pomeriggio dalle 14 alle 18.
L’accesso al servizio è volontario, la richiesta di contatto può essere fatta per telefono o mail per un primo appuntamento conoscitivo.
Il centro LDV di Reggio Emilia arricchisce la rete regionale che vede sedi in altre province nell’ambito del servizio sanitario, insieme a realtà private già operative sul territorio, quali: SUM - Servizio Uomini maltrattanti, CIPM - Associazione Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, CTM - Centro Trattamento Maltrattanti.
