Home Cronaca Conferimento rifiuti: perché non premiare i comportamenti virtuosi

Conferimento rifiuti: perché non premiare i comportamenti virtuosi

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Riceviamo e pubblichiamo
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Una decina di giorni fa, all’incirca, abbiamo letto di materiali abbandonati all’esterno dell’isola ecologica di Toano, ossia l’ennesimo episodio di questo genere, di cui da tempo Redacon ci dà via via  notizia, anche se distinguerei  francamente  i casi come questo, laddove succedono, da quelli in cui rifiuti di vario tipo sono dispersi nell’ambiente, talora in posti che ne rendono complicato il recupero (col rischio dunque di non poterli rimuovere).
C’è chi vedrebbe bene il ricorso alle telecamere, che possono effettivamente dissuadere l’abbandono nei punti dove sono  installate, ma può succedere che tale pratica venga semplicemente trasferita  in luoghi privi di telecamere, e semmai molto più esposti  e  “vulnerabili”  sul piano ambientale, rispetto a quanto possa esserlo l’area adiacente ad una Isola Ecologica  (fermo restando che non è comunque  area  adibita ad ospitare  rifiuti).
Si consideri altresì  che gli autori degli abbandoni o “spargimenti” di rifiuti  restano per solito ignoti, anche per l’oggettiva difficoltà ad individuarli, e in assenza di deterrenti il fenomeno è verosimilmente destinato a persistere, incurante del generoso e meritorio impegno di chi periodicamente si adopera per ripulire scarpate, boschi, greti, ecc.. (che semmai saranno poi di nuovo imbrattati da “immondizie” varie, se qualcosa non cambia)
Gratificare le condotte virtuose può anche invogliare altri ad imitarle.
Sta di fatto che quanti “gestiscono” correttamente i propri rifiuti sono alla fine  “trattati” alla stregua di chi, invece,  si comporta  in modo  poco attento, se non irresponsabile,  il che, oltre a sembrarmi  piuttosto ingiusto verso i primi, non incoraggia a seguirne  l’esempio, e mi chiedo allora perché non seguire, perlomeno in via sperimentale, la strada di “premiare” le condotte virtuose, vuoi per gratificarle vuoi anche per invogliare altri ad imitarle.
Se ad un materasso smaltito  in maniera appropriata venisse assegnato un punteggio valevole per ottenere sconto in bolletta, non verrebbe forse lasciato fuori dall’isola ecologica, bensì conferito al suo interno, ed eguale principio potrebbe applicarsi ad ogni materiale quantificabile, con pesatura o misurazione in contenitori graduati per la piccola pezzatura -  plastica, vetro … - e penso ne  beneficerebbe pure la raccolta differenziata.
P.B.