Da ieri, le calde coperte colorate create dalle volontarie Auser Carpineti terranno caldi gli ospiti della Casa di carità di Frassinoro.
Inaugurata nel 1941 è la prima casa di carità istituita in Italia. Fondata da Don Mario Prandi, accoglie, aiuta e sostiene persone affette da gravi disabilità. Durante la guerra non esita ad aprire le porte della casa ai feriti partigiani: nell'estate del 1944 ospitò parte dei feriti sfollati dall'ospedale partigiano di Cà Cerbiani a seguito dell'attacco nazifascista alla "zona libera" e ricoverati provvisoriamente alle Perdelle. L'edificio, nell'inverno del 1944/1945, nei mesi della seconda repubblica partigiana, divenne infermeria permanente dei partigiani. Dal 25 aprile 1945 la casa ritorna a svolgere il suo compito originario che porta avanti tutt'oggi.
L’idea di produrre coperte da donare è nata con lo scopo di creare un ambiente di incontro, per anziani e persone sole e per quelle isolate territorialmente, nel quale condividere amicizie e socializzare. Purtroppo la pandemia ha interrotto il contatto fisico ma non le ha fermate. "Loro continuano - sottolinea il referente il referente Auser Carpineti Nunzio Ferrari - nonostante le difficoltà. Sì, perché anche se non possono incontrarsi, continuano a tenersi compagnia ‘in chat’ attraverso un gruppo whatsapp. Ora sono impegnate nella lavorazione a uncinetto dei papaveri rossi per Anpi, per il 25 aprile".