Nadia Vassallo, portavoce del comitato Salviamo le Cicogne e capogruppo consigliare Castelnovo ne’ Cuori, interviene con una nota stampa dopo la lettera inviata e pubblicata dai giornali, del dottor Carlo Boni sui temi della sanità, in particolare sull’attesa riapertura del punto nascite più volte promessa, data per imminente e 'scomparsa dai radar nell’ultimo anno'.
Riferendosi al dott. Boni, la capogruppo scrive nella nota: "Le sue parole suonano sincere e coerenti con il suo animo che abbiamo conosciuto e apprezzato condividendo l’esperienza dei viaggi al ministero, la fabbrica delle nebbie. E suonano anche come disillusione e allarme perché proferite proprio dal capogruppo della maggioranza consigliare a Castelnovo, quella che è in linea e presa diretta con l’asse Speranza, Bonaccini, Bini. Il suo è un chiaro ultimatum che non ammette le meline suadenti della politica: “Si o NO?”
"Ma immaginiamo - continua nella nota - che ancora una volta arriveranno risposte che sceglieranno la “o” oppure il punto interrogativo, se non il silenzio come fanno con noi ormai da due anni. Le promesse di Bonaccini, avallate dal ministro Speranza e rilanciate dal sindaco Bini, durante il tour delle elezioni regionali che parlavano di “cose fatte” per i punti nascita e quindi riaperture a breve sono rimaste lettera morta, nonostante i pianti di coccodrillo di Bonaccini meno di un anno fa che si dichiarava pentito di aver chiuso i punti nascita in montagna e, parola d’onore, avrebbe provveduto a riparare il torto…".
La Vassallo ricorda anche che lo scorso 13 ottobre 2021, quando sono state pubblicate le bozze di revisione del DM 70 "che era indicato da Bonaccini come soluzione al problema, abbiamo posto pubblicamente e indirizzato personalmente a Bonaccini, un quesito a cui non è stato risposto: la clausola contenuta che 'applica le nuove regole ai soli punti nascita sotto i 500 parti annuali attivi alla data di pubblicazione del nuovo decreto' significa uno sbarramento alla riapertura di Castelnovo ne’ Monti, Borgotaro, Pavullo, Porretta?".
"Anche noi, - conclude Nadia Vassallo - come il dottor Boni, chiediamo risposte nette, precise, concrete".
Ciò che colpisce di più in questa faccenda, è la faccia tosta di chi promette quando conviene, mentendo sapendo di mentire. Purtroppo continuiamo ad essere la parte di Emilia non considerata e con la volontà politica di farlo. A cosa servono gli investimenti per le aree interne se poi mancano i servizi ? Servono segnali per dare speranza di un futuro ma che futuro ha un territorio dove non si può nascere ? Siamo un territorio di vecchi e la politica che conta lo sa e sa che basterà avere pazienza, saremo sempre meno numerosi e di conseguenza irrilevanti. Mi meravigliano i silenzi della politica locale, che sottolinea col silenzio la propria sudditanza, tacciono consapevoli di contare poco e finiranno col non contare niente.
Antonio D.Manini
Io auguro al comitato Salviamo le Cicogne di avere quanto prima “risposte nette, precise, concrete”, ma se il suo quesito di quattro mesi fa non ha avuto ancora riscontro, come qui si legge, viene da pensare che il Comitato abbia a vedersela con un impenetrabile muro di autoreferenzialità – che significa pure una sostanziale discrezionalità nel fornire risposte – ossia lo stesso “ostacolo” che il PD di Casina segnala nei rapporti con le Amministrazioni espresse da “Liste Civiche” (così almeno sta scritto in una lettera aperta al Sindaco di qualche giorno fa, sempre su Redacon, riguardo alla procedura per la gestione della locale piscina).
A questo punto, dovrebbe essere a mio avviso il PD montano a cercar di “far breccia” nel suddetto muro – se crede nell’importanza del nostro Ospedale – chiedendo risposte al suo omologo regionale, tramite domande ferme e decise, e se del caso insistenti, perché il non farlo darebbe l’impressione che si è pronti a ravvisare l’autoreferenzialità in casa d’altri, e a criticarla, mentre si diventa invece comprensivi ed indulgenti allorché i comportamenti autoreferenziali avessero a determinarsi in casa propria (un po’ come succede per il garantismo applicato a senso unico, o a giorni alterni come si usa dire, a seconda di chi ne è oggetto).
P.B. 13.02.2022
P.B.