Un nuovo reperto arricchirà la favolosa esposizione all’interno della biblioteca di Carpineti.
Si tratta di un trilobite Paradoxides (Marocco), Cambriano inferiore e ha circa 520 milioni di anni, dono del signor Fiorenzo, un 'giovanotto di novant'anni' che con il suo camper gira il mondo e spesso si reca in Marocco.
“È un artropode (come i crostacei o gli insetti di oggi) - racconta Sandro Beretti. Appena possibile, con Franco Capone, curatore della nostra mostra permanente di fossili, verificheremo le modalità con cui è stato restaurato. Dalle foto inviate, Franco lo giudica un pezzo interessante, visto che i trilobiti a quell'epoca erano presenti in tutti i mari, quindi anche nella nostra area geografica, una volta sommersa. Gli troveremo sicuramente un posticino nella nostra esposizione. Fiorenzo ogni tanto viene a trovarci con qualche sorpresa. Fiorenzo adesso vive a Scandiano ma resta un nostro affezionato amico".
L’idea di esporre i reperti in biblioteca è nata un paio di anni fa e oggi ospita fossili provenienti da diverse donazioni, in particolare quella di Mario Campani, che testimoniano come 15 milioni di anni fa, al posto delle nostre montagne, ci fosse un mare caldo, popolato da squali, razze e nautilus, con ricci, coralli e altri invertebrati sui fondali. Nelle sezione dedicata a i fossili sono esposti artropodi, cefalopodi, echinodermi, gasteropodi e lamellibranchi ed è spiegata la loro origine e le tappe dell’evoluzione che questi testimoniano: dai primi animali marini di 600 milioni di anni fa ritrovati in Australia, alla nascita circa 200 mila anni fa dell’Homo sapiens in Africa. Si tratta di fossili trovati nelle cosiddette arenarie di Bismantova e in località come Monte Valestra, Pantano, Cigarello e Migliara alle colline di Albinea o alla pianura di San Valentino.