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Un ciclone ha colpito duramente il Madagascar. Promossa una raccolta fondi per sostenere l’accoglienza degli sfollati e la ricostruzione

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Sabato 5 febbraio il ciclone Batsirai ha colpito il sud-est del Madagascar con venti di oltre 200 km/h e piogge torrenziali. Il passaggio del ciclone, che ha attraversato l’isola da est a ovest, ha danneggiato gravemente abitazioni, capanne, chiese ed edifici in muratura nelle regioni di Manakara, Ampasimanjeva, Mananjary, Nosy Varika e Mahanoro.

In seguito, l’intensità di Batsirai è diminuita e al momento non si segnalano vittime.

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Il National Office for Risk and Disaster Management del Madagascar stima che il ciclone abbia causato circa 50mila sfollati e il World Food Programme (WFP) prevede che fino a 150mila persone saranno costrette a lasciare la propria abitazione.

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Il Ministero degli Affari Esteri malgascio ha rivolto un appello alla comunità internazionale per sostenere la popolazione e ricostruire le infrastrutture danneggiate. Il 27 gennaio il Governo aveva già dichiarato lo stato di calamità nazionale a seguito della tempesta tropicale Ana che ha duramente colpito la capitale Antananarivo.La Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla ha una presenza missionaria storica in Madagascar e attualmente conta una decina di persone impegnate stabilmente nell’Isola Rossa.

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Il ciclone ha colpito anche alcuni luoghi dove operano i missionari - la parrocchia di Manakara, il Centro Terapeutico di Ambokala (danni ai padiglioni che accolgono i malati mentali), l’ospedale di Ampasimanjeva (divelto il tetto della farmacia e degli alloggi dei dipendenti) - e danneggiato la Casa della Carità di Mananjary. Le scuole sostenute da RTM nel distretto di Manakara stanno inoltre offrendo in questi giorni riparo a migliaia di sfollati, pur avendo anch’esse subìto alcuni danni alle strutture.

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Per questa ragione la Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla e Volontari nel Mondo RTM promuovono una raccolta fondi straordinaria per offrire ai missionari la possibilità di accogliere sfollati e ricostruire le strutture rase al suolo o danneggiate dal ciclone.

Le offerte, con la causale “Emergenza ciclone in Madagascar”, possono essere effettuate:

  • con bonifico bancario sul conto (IBAN): IT28A 05034 12800 0000 0000 3413, presso Banco BPM intestato a COMPAGNIA DEL SS. SACRAMENTO – CARITAS REGGIANA – MISSIONI DIOCESANE RAMO ONLUS,
  • online mediante il link https://cmdre.it/donations/emergenza_ciclone_madagascar/ sul sito del Centro Missionario,
  • in contanti o assegni, ogni mattina dal lunedì al venerdì, presso la Curia di via Vittorio Veneto 6 a Reggio Emilia (chiedere di Teresa Tagliaferri)

TESTIMONIANZE DIRETTE DI MISSIONARI E VOLONTARI

 A Manakara, racconta don Luca Fornaciari, “Molte case sono senza tetto, i pali della luce sono caduti quasi tutti e la strada principale della città è interrotta per gli alberi abbattuti dal vento. In chiesa una ventina di persone sono venute a chiederci un riparo. Intanto le ospitiamo nelle case che abbiamo a disposizione”.

Da alcune settimane una delegazione della Congregazione mariana delle Case della Carità (CdC) guidata dal suo Responsabile generale don Filippo Capotorto è in visita sull’Isola Rossa. “Carissimi tutti - scrive don Filippo - grazie delle preghiere. Il ciclone è entrato in Madagascar sabato sera a Mananjary e ha colpito in particolare il sud dell'Isola con forte vento e pioggia, la stima dei danni non è stata ancora fatta perché molte strade sono bloccate dagli alberi sradicati”.

Alla Fondation Médicale di Ampasimanjeva, dove c’è l’ospedale, vive e lavora Giorgio Predieri, veterano della missione diocesana: “È da tempo - ha detto Giorgio - che non vedevo un ciclone così forte. Sono stati divelti i tetti di alcuni edifici e caduti diversi alberi”.  L’ospedale di Ampasimanjeva è l’unico presidio sanitario nel raggio di decine di chilometri e fornisce cure mediche a decine di migliaia di persone. Dai villaggi le persone percorrono lunghi tragitti a piedi per curarsi. In particolare hanno subito seri danni la farmacia e le abitazioni degli infermieri.

“Noi stiamo tutti bene”, scrive da Ampasimanjeva la volontaria Giada Tirelli. “Stiamo ancora tirando su l'acqua in cappella e nelle varie stanze. Intorno a noi il ciclone ha fatto molti danni. Ha scoperchiato diversi tetti, tra cui quello della farmacia, abbattuto tanti alberi e tirato giù lampioni e cavi della corrente. Stanotte tante famiglie hanno dormito nella sala riunioni. Apparentemente sembra che non ci siano feriti”.

A Manakara, il responsabile di RTM, Giangavino Milia, scrive: “Già da sabato le famiglie con abitazioni particolarmente precarie avevano trovato riparo nelle scuole che sosteniamo, ad essi si sono aggiunte le migliaia di sfollati con case distrutte o allagate. Ora stiamo facendo i sopralluoghi per verificare eventuali danni, in alcuni casi abbiamo già riscontrato tetti divelti e aule inagibili.”

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LA MISSIONE REGGIANA IN MADAGASCAR

A Manakara

  1. don Luca Fornaciari (Comunità Sacerdotale Familiaris Consortio, CSFC)
  2. don Simone Franceschini (CSFC)
  3. Annamaria Borghi (volontaria CMD)
  4. Enrica Salsi (Responsabile del progetto dell’Ospedale psichiatrico di Ambokala)
  5. Camilla Lugli (Collaboratrice sociale nell’ Ospedale psichiatrico di Ambokala)
  6. Giangavino Milia (Responsabile progetti RTM)

Ad Ampasimanjeva

  1. Giorgio Predieri (veterano della Missione all’Ospedale)
  2. Sara Cassanelli (Ostetrica)
  3. Giada Tirelli (Infermiera)

Ad Antananarivo

  1. suor Giacinta Gobetti (Casa della Carità di Tongarivo)
  2. Teresa Negrini (Rappresentante Paese di RTM)
  3. Mauro Pitzalis (Capo progetto di RTM)

In allegato le foto della missione reggiana colpite dal ciclone.

Foto 1: le abitazioni dei dipendenti dell’Ospedale di Ampasimanjeva prive del tetto rimosso dalla furia del vento.

Foto 2: il fiume Faraony, esondato, ha allagato i villaggi e le risaie di Ampasimanjeva. Il raccolto del riso, principale alimento dei malgasci, è compromesso.

Foto 3: la furia del vento ha scoperchiato le abitazioni degli infermieri dell’ospedale di Ampasimanjeva. Il tetto è ricaduto a 50 metri dall’edificio. Il reparto degli adulti dell’Ospedale di Ampasimanjeva, in secondo piano nella foto, ha invece resistito al ciclone.

Foto 4 e 5: l’ospedale per malati psichiatrici di Ambokala.

Foto 6: un gruppo di sfollati a Manakara