Riceviamo e pubblichiamo
Zona Pastorale di Felina
06.02.2022 - V Domenica del Tempo Ordinario - anno C
Introduzione alle letture
Is 6,1-2a.3-8:
Il profeta narra la propria vocazione a servire il Signore.
Salmo Responsoriale Sal 137,1-2a; 2bc-3; 4-5; 7d-8:
Con il salmista lodiamo e ringraziamo Dio per i suoi prodigi.
1Cor 15,1-11:
L’apostolo ci offre una sintetica esposizione del credo cristiano.
Lc 5,1-11:
La chiamata dei discepoli si pone in continuità con
tutte le vocazioni dell’Antico Testamento.
Calendario settimanale
Giovedì 10 Febbraio Santa Scolastica
Venerdì 11 Febbraio Beata Vergine di Lourdes
Giornata mondiale dell’ammalato
Domenica 13 Febbraio Domenica VI Tempo Ordinario
Ore 16,30 In Cattedrale Santa Messa di saluto al Vescovo Massimo
( accesso dalle 15,30 fino ad esaurimento posti )
La Caritas abbisogna di latte; può essere lasciato nel cesto in fondo alla chiesa, consegnato in parrocchia, o agli incaricati
Sacramento della riconciliazione
Anticipando le sante Messe del sabato alle ore 16, e alle ore 18,00
per il sacramento della riconciliazione saremo disponibili
dalle ore 14,45 alle ore 15,45 e dalle ore 16,45 alle ore 17,45
in altri momenti su richiesta se possibile.
Benedizioni alle famiglie:
Abbiamo concluso la visita benedizione alle famiglie;
se qualcuno non fosse stato presente può contattare don Maurizio
tel: 334 5636 506
Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco
Capitolo sesto - “Educazione e spiritualità ecologica”
III. La conversione ecologica
220. Tale conversione comporta vari atteggiamenti che si coniugano per attivare una cura generosa e piena di tenerezza. In primo luogo implica gratitudine e gratuità, vale a dire un riconoscimento del mondo come dono ricevuto dall’amore del Padre, che provoca come conseguenza disposizioni gratuite di rinuncia e gesti generosi anche se nessuno li vede o li riconosce: «Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra […] e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà» (Mt 6,3-4). Implica pure l’amorevole consapevolezza di non essere separati dalle altre creature, ma di formare con gli altri esseri dell’universo una stupenda comunione universale. Per il credente, il mondo non si contempla dal di fuori ma dal di dentro, riconoscendo i legami con i quali il Padre ci ha unito a tutti gli esseri. Inoltre, facendo crescere le capacità peculiari che Dio ha dato a ciascun credente, la conversione ecologica lo conduce a sviluppa-re la sua creatività e il suo entusiasmo, al fine di risolvere i drammi del mondo, offrendosi a Dio «come sacrificio vivente, santo e gradito» (Rm 12,1). Non interpreta la propria superiorità come motivo di gloria per-sonale o di dominio irresponsabile, ma come una diversa capacità che a sua volta gli impone una grave responsabilità che deriva dalla sua fede.
Un racconto per l'anima
Un uccello guaritore
Un giorno un grande principe orientale fece chiamare a corte il più saggio dei maestri religiosi del suo regno. Gli domandò:
— Sento dire che è vostra opinione che le varie religioni portano tutte ad un unico Dio, invocato con nomi diversi; e perciò, secondo voi, Dio ama ugualmente il musulmano, il buddista e il cristiano: purché tutti in buona fede. Rispose il maestro:
— Ascoltate, o sovrano, questo racconto. Un padre aveva numerosi figli e un ricco tesoro. Nel tesoro erano custodite molte perle Preziose, tutte simili; ma tra esse ce n’era una d’inestimabile valore. Un giorno il padre divise con amore il suo tesoro tra i figli, ormai adulti. Tutti pensavano d’avere la perla preziosissima e contenti si sparsero per il mondo, a vi-vere la loro vita. Quando qualcuno di loro scopre finalmente che la sua perla non è quella d’inestimabile valore, con dispiacere, ma anche con gioia, raduna gli altri fratelli e dice loro: «Questa mia perla non è la più bella, tuttavia sicuramente attesta che io sono vostro fratello e che vostro padre è anche mio padre!». Piacque al re l’insegnamento e d’allora nel suo regno tutti i fedeli delle varie religioni si amano come fratelli e onorano con nomi e riti diversi il Padre di tutti.
Domenica VI del Tempo Ordinario (Anno C)
13 Febbraio 2022
Vangelo secondo Luca (LC 6,7.20-26)
In quel tempo, Gesù, disceso con i dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone. Ed egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti.