Sono nato come te in una terra di case basse e nudi sassi cinto da tanto amore. Il vento musicava la mia ninna nanna, l'argine del torrente vegliava le mie sponde, grande era la felicità nella piccola stanza tra il silenzio delle pietre.
Amore vero, amore viscerale, la voce del sangue non finge, la bocca della tua terra non morde. Amore profondo, amore intenso, le carezze e i buoni consigli aiutano a crescere bene un bambino, nulla è chiesto di più.
Ho ricevuto in dono il carattere orgoglioso dell'albero di castagno, la fragilità delle sue foglie secche, il tumulto e l'irrequietezza del temporale, la diffidenza della volpe, il fardello leggero e gratificante dello scrivere storie.
Amo fortemente chi mi ama, la pacca sulla spalla è musica dell'anima, mi fa sentire vivo nel fremito di un ricordo ormai lontano di gagliarda e beata giovinezza, mentre affannano la mente pensieri prigionieri del tempo presente.
Alberto Bottazzi
Bellissima poesia.
Spero non interrompa la sua collaborazione con Redacon.
Le sue parole arrivano sempre al cuore.
Complimenti!
ms