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Bilancio 2022, Carpineti Civica: “Dove sono cultura, commercio e agricoltura?”

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Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo di minoranza Carpineti Civica.

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Tutte le risorse disponibili sono investite nei lavori pubblici, ma c’è molto altro che si può fare e si dovrebbe fare.
Qualche giorno fa il consiglio comunale di Carpineti ha approvato, con il nostro voto contrario, il bilancio di previsione del 2022, l’atto più politico di un’amministrazione.
Si tratta di un bilancio in perfetta continuità con l’idea che la Giunta ha avuto in questi anni e quindi, in pratica, un bilancio di soli lavori pubblici su cu vengono dirottate quasi tutte le risorse disponibili.
I lavori pubblici sono necessari e doverosi – anche se le nostre priorità su dove intervenire sono diverse da quelle dell’amministrazione – ma è il caso di porre l’attenzione con decisione su quello che manca.

Tutto il resto.
Nulla sull’agricoltura, nulla sul commercio, briciole trascurabili sulla cultura e ci chiediamo quali siano le prospettive politiche di tre assessorati così importanti che sul bilancio sono finanziati solo per l’ordinaria amministrazione.
Se tutto il lavoro è sostenere le associazioni, allora basta l’assessorato alle associazioni, non c’è bisogno di altro.
Sull’agricoltura, a bilancio, non ci sono nemmeno i capitoli.
Titolo senza contenuto. Zero.
Il commercio, non solo carpinetano, è in crisi da anni, il Covid non ha migliorato la situazione, ma l’unica azione svolta riguarda i sostegni dati alle imprese dal Governo, così simili alla richiesta di aiuto che facemmo in un consiglio comunale prima della pandemia e che l’assessore definì pannicelli caldi. È vero che Internet è una concorrenza potente, ma se chiude un supermercato è difficile dare la colpa alla Rete e sarebbe il caso di avere un’idea di commercio che tenga conto del mondo moderno e che dia una prospettiva, un indirizzo, una
speranza al passo con i tempi.
Ora la prospettiva sembra restare a guardare.

Se escludiamo la gestione del Castello e San Vitale, in carico a due associazioni, sulla cultura non viene fatto nulla. Abbiamo una biblioteca che costa, per restare aperta, 60.000 euro all’anno e su cui non si comprano libri se non grazie agli aiuti del Governo. È vero che sono appena stati acquistate centinaia di volumi grazie al decreto Franceschini, ma giustificare i 187€ messi a bilancio (12 libri all’anno in un mercato che ne produce 200 al giorno) è come tenere un ristorante aperto e comprare cibo una volta al mese. Pare che dopo i recenti acquisti le richieste di prestito siano aumentate. Chissà perché.

A differenza del 2020, il 2021 è stato un anno quasi normale, con cinema e teatri aperti, festival piccoli, medi e grandi e eventi culturali lungo tutta la penisola. Carpineti, invece, non organizza nulla in proprio e pare evidente che persegue un’idea di cultura che non genera profitto, indotto, promozione del territorio.

Abbiamo un posto bellissimo come parco Matilde che l’assessorato non usa mai per il suo scopo principale ed è stata dilapidata una lunga tradizione di eventi e manifestazioni culturali che aveva portato al nostro comune prestigio, spettatori, attenzione e ospiti di valore mondiale. Eravamo in prima fila, invidiati, capofila, con evidenti ricadute sul territorio. Non aderiamo nemmeno ai progetti provinciali, dove non c’è nulla da progettare, solo investire la propria parte.
Semplicemente, non esistiamo.

Si dirà che mancano le risorse – e nessuno si azzardi di nuovo a tirare fuori i soldi della discarica –, ma è una scusa debole, per un assessorato che dovrebbe conoscere quanti soldi servono per organizzare un evento e, di conseguenza, sapere che può permetterselo.
Mentre il bilancio dei lavori pubblici viene variato spesso, utilizzando progetti e richieste di finanziamento ad altri enti, su cultura e commercio non accade nulla, le variazioni sono minime se non nulle, non si fanno progetti, non si partecipa a bandi sulle attività, si resta ai pochi spiccioli di contributi, senza nessuna prospettiva anche quando si ospitano eventi di altri comuni che sono organizzati proprio anche grazie a bandi regionali.
Abbiamo rivolto queste osservazioni all’assessore, durante il consiglio comunale e non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Era collegato in remoto, ci auguriamo che si trattasse di un improvviso e insolito problema di microfono.
Troveremo di sicuro il modo di tornare su tutti gli argomenti nella sede competente, il nostro consiglio comunale.

1 COMMENT

  1. Entrando nel “dialogo” che ha coinvolto il Comune di Carpineti (maggioranza e opposizione) come Carpineti da Vivere ci sentiamo di dover chiarire un punto che riguarda strettamente il panorama culturale: in specifico con la nostra lunga rassegna estiva di Scarpazzoniamo nel parco a Carpineti e questo senza entrare nel merito di bilanci per i quali non abbiamo le competenze.
    Una puntualizzazione che sembra doverosa nei confronti di tutti i volontari che appartengono a diverse associazioni e dei protagonisti che hanno animato i nostri incontri.
    Sono stati 12 appuntamenti che avevano come tema il cibo, le tradizioni, i libri e le parole che li accompagnano, non un mero evento di gastronomia, ma un momento di incontri con studiosi, produttori, ristoratori, che hanno parlato, raccontato, fatto degustare i sapori che intorno al cibo costruiscono una piccola economia.
    Come ha scritto un amico giornalista che ci ha seguito in ogni evento “Abbiamo fatto cultura, abbiamo animato un parco e un paese, abbiamo fatto arrivare grandi teste e grandi mani a parlare e cucinare”.
    Abbiamo fatto cultura presentando libri e abbiamo collegato enti diversi come la Biblioteca di Carpineti, che continuerà questo lavoro di ricerca sul cibo, e varie associazioni di volontariato per un obiettivo comune: far parlare di Carpineti;
    perché come ha detto un nostro illustre ospite Massimo Montanari “C’è il territorio, c’è il cibo, c’è il lavoro. Parole lontane ma vicine Cultura- Lavoro”
    Come Carpineti da Vivere continueremo il nostro cammino, forse non saremo artefici di grandi cambiamenti, ma almeno potremo sempre dire di averci provato.

    associazione carpineti da vivere

    • Firma - associazione carpineti da vivere