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Istituto “Il tricolore di Carpineti”: a scuola nasce un Giornalino per discutere anche tematiche di attualità

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Cosa pensano i giovanissimi della parità di genere, dei femminicidi, della situazione afghana, e di tutte quelle tematiche cosiddette di attualità? Qual è la loro opinione? “Cosa e come vedono” tutto questo?

A dare qualche risposta hanno provato gli alunni della scuola secondaria “Il Tricolore” di Carpineti. Le loro riflessioni su questi, ed altri argomenti, le hanno poi ‘ trasferite’ su un giornale web .

Così è nato il “Giornalino Tricolore”, realizzato da insegnanti e alunni con dedizione e passione.

Di impegno ne hanno messo tanto. Hanno letto e partecipato, ‘accompagnati’ e guidati dai loro insegnanti, nelle attività progettuali fino a descriverle e raccontarle.

Nel numero di dicembre sono raccolte importanti considerazioni su: La Giornata contro la violenza sulle donne, su come si sono espressi gli organi dell’Unione Europea su alcune problematiche attuali. E ancora ‘Afghanistan ieri e oggi’. E poi sull’adolescenza, “quella complicata età di mezzo, la ricerca della propria identità e l’affermazione di sé, cambiano i rapporti con la realtà e con gli altri. Primi i genitori”.

Nel giornalino d’Istituto ci sono anche pagine dedicate allo svago e al divertimento, come giochi e ricette.

“Vorrei che questo numero fosse il primo di una serie perché scrivere, raccontare, intervistare significa crescere nelle conoscenze, nelle idee e nelle competenze – scrive la preside Sara Signorelli - nella presentazione -. I saperi che entrano in una pagina di giornale sono talmente tanti che valgono diverse ore di lezione. La redazione del giornalino è un esempio tangibile di didattica innovativa e io sono felice di essere stata coinvolta dalla classe 3B in un dibattito sull’Afghanistan che ha insegnato molto anche a me. Scrivere un giornale poi significa riflettere sulle proprie idee, dargli forma, introdurre un cammino di consapevolezza all’idea di commento e di racconto che è molto diverso da quello che oggi avviene sui media, dove spesso ci si limita ad un ‘mi piace’. L’impegno dello scrivere deve divenire leggero nel divertimento del farlo insieme e nella soddisfazione del risultato”.