"I contagi tra i bambini sotto i dieci anni sono aumentati del 120% in una settimana, ma i bambini rappresentano ancora solo il 15% di tutti i contagi della provincia". Lo ha affermato Alessandro Volta, direttore del Programma materno infantile dell'Ausl di Reggio Emilia. Al momento solo il 25% dei bambini tra i 5 e gli 11 anni sono stati vaccinati con la prima dose (diecimila circa, in numero assoluto), più di mille con due dosi. "Stiamo andando bene, anche se l'obiettivo per questa fascia d'età è arrivare al 50% di copertura - continua Volta -. Dal prossimo mese somministreremo parecchie migliaia di seconde dosi. E siamo a un 35% tra vaccinati e prenotati". Intanto, domenica 30 gennaio si terrà il secondo Open Day della Regione per somministrazione le prime e terze dose a bambini e ragazzi. Sono 1300 le dosi totali, di cui 900 per bambini della fascia d'età 5-11 e 400 per la prima o terza dose dei ragazzi tra i 12 e i 19 anni.
L'Azienda Usl ha così fatto il punto della situazione sulla questione vaccini, dopo che oltre tremila studenti, compresi anche i piccolissimi che frequentano nidi e scuole dell'infanzia, si sono ritrovati in quarantena a causa della variante Omicron. Nella nostra provincia in una settimana si è passati da 1.528 a 6.721 persone in quarantena, tra studenti e personale scolastico. Le classi in quarantena sono passate da 104 a 437.
Semplificare le misure e rendere praticabili i controlli scolastici è quindi ciò che propone al Governo la Regione Emilia Romagna per snellire il processo del rientro sui banchi ed evitare di interrompere continuamente l'attività scolastica in presenza. Tra le richieste avanzate c'è quella di equiparare immediatamente la quarantena tra gli studenti e il resto della popolazione.
Per le scuole dell'infanzia la proposta è di prevedere la quarantena solo per i contatti stretti e di considerare i guariti come gli adulti, con il ritorno in aula dopo 5 giorni di isolamento e non 10.
Per la scuola primaria si chiede di lasciare in classe vaccinati e guariti con la mascherina anche in caso di una persona risultata positiva. Al quindi giorno verrà eseguito un tampone per l'intera classe
Per le scuole secondarie si chiede invece che possano continuare l'attività scolastica in presenza tutti i ragazzi con seconda dose da meno di quattro mesi o booster anche in caso di studenti risultati positivi. In Emilia Romagna si è infatti raggiunto l'81% di vaccinati in quella fascia d'età, per questa la Regione chiede che "nella scuola non siano contraddizioni rispetto alla situazione generale".
La Regione è inoltre disponibile a vaccinare nelle scuole, organizzandosi con le direzioni scolastiche e i dipartimenti di sanità pubblica. Infine è stata fatta richiesta alla struttura commissariale di applicare il prezzo calmierato dei tamponi a 8 euro in farmacia anche alla popolazione dai 5 ai 12 anni. I tamponi di controllo per accertare la fine dell'isolamento rimangono invece gratuiti e si possono prenotare esibendo il documento dell'Asl o anche solo presentando la comunicazione dell'istituto scolastico.
Sulla richiesta delle Regioni si pronuncerà il Governo durante la prossima Conferenza Stato-Regioni prevista per mercoledì 2 febbraio. Per evitare una didattica a singhiozzo le Regioni tutte chiedono di sospendere l'attività di tracciamento dei contagi, richiedendo l'isolamento solo per gli studenti che presentano sintomi, mantenendo un regime di autosorveglianza dei contatti stretti.