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Cri Toano: trasporto in ambulanza di oltre 1500 km. Ora si pensa alla nuova sede

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Oltre 1500 chilometri in ambulanza per accompagnare un paziente in Sicilia, a Siracusa. Attori di questo viaggio a lunga tratta sono stati tre volontari della Croce rossa di Toano, Mattia Bezzi, Giuliano Ferrarini e Carla Munari, che con un nuovo automezzo sono partiti sabato mattina presto (22 gennaio), alle 5, arrivando a destinazione in tarda serata.

“Non avevo mai percorso tanti chilometri in ambulanza - precisa Carla, delegata alla formazione -. La notte siamo stati ospitati là dalla famiglia del paziente, sono stati davvero gentili e accoglienti, facendoci sentire meno pesante il viaggio. Domenica mattina, alle 9, siamo ripartiti e siamo arrivati a Toano alle 23 circa. Il paziente è rimasto là - prosegue -, forse torneremo a prenderlo fra una decina di giorni. Rispetto a come avevo immaginavo è andato tutto molto bene. Il mezzo si è rivelato molto comodo, non c’era traffico e il tempo era bello. Il viaggio è stato confortevole, anche per il paziente, nonostante la malattia importante. È stato bello riuscire ad assecondare una richiesta un po’ insolita”. 

Non è la prima volta che la CRI di Toano affronta una lunga tratta per trasferire un paziente. “Abbiamo già fatto diversi viaggi anche all’estero - racconta il presidente, Mario Ferrari -, siamo andati a Monaco, a Nizza, due volte a Parigi. A questo paziente avevano suggerito un’ambulanza aerea, ma costava troppo, noi abbiamo cercato di andargli incontro, altri chiedevano molto di più. Ci mettiamo a disposizione per queste lunghe trasferte non per guadagnarci, ma per offrire un servizio alla cittadinanza in qualunque modo, anche riducendo il prezzo all’osso, per coprire solo le spese”. 

Il Comitato tranese è una piccola realtà che però “ha sempre fatto il suo dovere”, sottolinea Ferrari. “Nel 2015 siamo riusciti a comprare la sede attuale - rivela -, prima eravamo in affitto. Abbiamo fatto dei sacrifici, il Comune non è ricco e i finanziamenti non si trovano facilmente. Questa sede avrebbe bisogno di una ristrutturazione, ma costerebbe troppo. Però abbiamo ricevuto un lascito da una signora anziana deceduta, non molto cospicuo, ma ci ha consentito di comprare un terreno dove faremo una sede nuova. Adesso dobbiamo trovare i soldi per costruirla”.

(Giuliana Sciaboni per Il Resto del Carlino - Reggio Emilia)