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Fondazione Villa Maria Onlus di Casina: porte chiuse contro il virus

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L'elevato numero di contagi dei casi registrati in queste ultime settimane con la diffusione della variante Omicron, ci ha riportato a vivere una nuova "emergenza sanitaria”.

Nel caos generato dalle nuove diposizioni emanate dal Governo e la difficoltà pratica di chi si trova a vivere e, soprattutto, a gestire questa nuova ondata dal punto di vista sanitario e burocratico, ci siamo chiesti cosa sta accadendo nelle Rsa. Ricordiamo che gli anziani ospiti nelle case di riposo hanno pagato un caro prezzo in termini sanitari e sociali.

Abbiamo chiesto ad Elisa Conconi della Fondazione Villa Maria Onlus di Casina di raccontarci come è la situazione attuale all’interno della residenza, anche dopo le indicazioni contenute nell’ultimo decreto governativo.

“Tutte le misure messe in atto per contrastare l’insorgere dei nuovi casi nella casa di riposo scongiurano al momento casi di positività. In ottemperanza alle disposizioni contenute nell’ultimo decreto, gli operatori e i nostri ospiti sono tutti vaccinati. Ogni quindici giorni, infatti, effettuiamo i tamponi agli operatori e ogni mese agli ospiti. In caso dovessimo riscontrare un caso positivo la struttura verrebbe temporaneamente chiusa. L’accesso è consentito solo ai parenti che hanno effettuato le tre dosi del vaccino o due dosi con tampone effettuato e l’incontro avviene attraverso un pannello a vetro dotato di microfono. Poi, per chi lo desidera e per chi non ha la possibilità di raggiungere la residenza ovviamo con le videochiamate. Si fa tutto quanto ci è possibile per dare sicurezza ai nostri ospiti e cercare un modo per garantire loro un contatto con il mondo esterno”.