Vorrei avere gli occhi di ieri,
il coraggio di prima, vorrei
ritrovare i miei passi sereni,
la bellezza della luce del sole.
Vorrei dormire sonni tranquilli,
come un neonato nel lettino,
con i sonaglini del “non so nulla”
attaccati alla sponda dei sogni.
Vorrei raccogliere la prima viola,
inviolabile dai vetri imprigionata,
odorare il risveglio della natura,
come un tasso che esce dal letargo.
Vorrei desiderare un viaggio sulla luna,
i desideri non invecchiano con l’età,
vorrei amarti, possederti più di prima,
perdermi in un abbraccio che sa di rinascita.
Vorrei dimenticare il buio del presente,
leggendo le pagine luminose del passato,
per ritrovar conforto nell’oggi così doloroso,
agghiacciante, dove regnano rabbia e morte.
Vorrei abbandonarmi ai ricordi,
per non ballare sul marciapiede
del non so come sarà il futuro…
vorrei capire il tempo che mi rimane.
Alberto Bottazzi
Grazie! Davvero grazie per le sue opere. Parole che hanno il potere di portami nei luoghi dei ricordi conosciuti. Questo tempo presente ci rattrista, l’augurio che possiamo farci è di avere sempre coraggio di amare e credere ancora nei sogni. Si, uno sguardo al futuro “con gli occhi di ieri” e con la saggezza di oggi.
Aspetto volentieri I suoi prossimi pensieri.
Marcella
Marcella
Buongiorno Marcella. Ringrazio di cuore le sue parole che infondono coraggio nel proseguire l’avventura della scrittura. Mi ritengo onorato di dialogare con Lei che apprezza così tanto i miei pensieri.
La saluto caramente e le auguro una felice domenica.
Alberto
Alberto Bottazzi